Guasticchi "Un riconoscimento al valore dell'uomo, alla sua onestà e alle sue capacità imprenditoriali"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 9 febbraio ’12) – Si preannuncia un 2012 “difficile” per le finanze della Provincia di Perugia dovuto al rispetto del patto di stabilità. Ad illustrare la situazione in sede di II Commissione consiliare, l’assessore provinciale con delega al Bilancio, Ornella Bellini, insieme al dirigente in materia Alberto Orvietani, chiedono un intervento dell’Upi nazionale affinché in questo momento di crisi si sospenda o quanto meno si rivedano i parametri del patto di stabilità. Riguardo a quest’ultimo, “rilevantissime e di straordinario impatto sul bilancio della Provincia sono le nuove misure introdotte dalla legge n. 183/2011 – ha detto Orvietani -. L’effetto più stringente lo si ha, appunto, nella determinazione del saldo obiettivo che ciascun ente deve perseguire. Il calcolo si effettua applicando alla media della spesa corrente 2006-2008 la percentuale del 16,5% per il 2012 e del 19,7% per il 2013 e successivi. A questo importo vanno detratti i tagli ai trasferimenti erariali previsti in 5,75 milioni. Complessivamente, per la Provincia di Perugia si tratta di un aggravio del saldo obiettivo molto pesante. Infatti, lo si può stimare in 16,1 milioni (si pensi che nel 2011 era stato di 1,26 milioni)”. “Se si deve rimanere entro questi parameri, si rischia di apportare tagli pesantissimi a tutto – ha detto l’assessore -. Con 16,1 milioni di saldo obiettivo si compie un salto nel 2012 i cui esiti non siamo in grado di valutare. La modalità di calcolo del saldo obiettivo penalizza obiettivamente la Provincia di Perugia perché molta parte della nostra spesa corrente è costituita da risorse trasferite per l’esercizio di deleghe regionali. Sarebbe opportuno – ha proposto l’assessore Bellini – considerare nel calcolo solo le spese correnti finanziate con le entrate proprie perché altrimenti il calcolo risulta falsato”. Una ulteriore novità riguarda la disciplina dei parametri di virtuosità e per quest’anno quelli validi sono il rispetto del patto di stabilità interno, autonomia finanziaria, equilibrio di parte corrente e rapporto fra entrate di parte corrente riscosse ed accertate. Se la Provincia di Perugia non rientrasse fra gli enti virtuosi, il perseguimento dell’obiettivo del rispetto del patto di stabilità 2012 sarebbe difficoltoso e subordinato ad azioni straordinarie che l’ente dovrà intraprendere, e ciò malgrado il suo bilancio presenti, da sempre, parametri di virtuosità come accertato e certificato in tutti i rendiconti di gestione approvati”. Sull’argomento, Luca Baldelli (Prc) ha affermato che “l’essere virtuosi non costituisce una premialità. Il problema è affrontare in sede Upi una battaglia per l’eliminazione del patto di stabilità o quanto meno una sua momentanea sospensione”. Anche Enrico Bastioli (Sinistra e Libertà) chiama l’intervento dell’Upi che “deve preoccuparsi di come affrontare le strategie dei bilanci delle province”. Dello stesso avviso anche Piero Sorcini (Pdl) è dello stesso avviso ed aggiunge che “la priorità deve essere il patto di stabilità così sarà garantito appoggio politico”.
Eco12002.RB
(Cittadino e Provincia – Perugia, 9 febbraio ’12) – Si preannuncia un 2012 “difficile” per le finanze della Provincia di Perugia dovuto al rispetto del patto di stabilità. Ad illustrare la situazione in sede di II Commissione consiliare, l’assessore provinciale con delega al Bilancio, Ornella Bellini, insieme al dirigente in materia Alberto Orvietani, chiedono un intervento dell’Upi nazionale affinché in questo momento di crisi si sospenda o quanto meno si rivedano i parametri del patto di stabilità. Riguardo a quest’ultimo, “rilevantissime e di straordinario impatto sul bilancio della Provincia sono le nuove misure introdotte dalla legge n. 183/2011 – ha detto Orvietani -. L’effetto più stringente lo si ha, appunto, nella determinazione del saldo obiettivo che ciascun ente deve perseguire. Il calcolo si effettua applicando alla media della spesa corrente 2006-2008 la percentuale del 16,5% per il 2012 e del 19,7% per il 2013 e successivi. A questo importo vanno detratti i tagli ai trasferimenti erariali previsti in 5,75 milioni. Complessivamente, per la Provincia di Perugia si tratta di un aggravio del saldo obiettivo molto pesante. Infatti, lo si può stimare in 16,1 milioni (si pensi che nel 2011 era stato di 1,26 milioni)”. “Se si deve rimanere entro questi parameri, si rischia di apportare tagli pesantissimi a tutto – ha detto l’assessore -. Con 16,1 milioni di saldo obiettivo si compie un salto nel 2012 i cui esiti non siamo in grado di valutare. La modalità di calcolo del saldo obiettivo penalizza obiettivamente la Provincia di Perugia perché molta parte della nostra spesa corrente è costituita da risorse trasferite per l’esercizio di deleghe regionali. Sarebbe opportuno – ha proposto l’assessore Bellini – considerare nel calcolo solo le spese correnti finanziate con le entrate proprie perché altrimenti il calcolo risulta falsato”. Una ulteriore novità riguarda la disciplina dei parametri di virtuosità e per quest’anno quelli validi sono il rispetto del patto di stabilità interno, autonomia finanziaria, equilibrio di parte corrente e rapporto fra entrate di parte corrente riscosse ed accertate. Se la Provincia di Perugia non rientrasse fra gli enti virtuosi, il perseguimento dell’obiettivo del rispetto del patto di stabilità 2012 sarebbe difficoltoso e subordinato ad azioni straordinarie che l’ente dovrà intraprendere, e ciò malgrado il suo bilancio presenti, da sempre, parametri di virtuosità come accertato e certificato in tutti i rendiconti di gestione approvati”. Sull’argomento, Luca Baldelli (Prc) ha affermato che “l’essere virtuosi non costituisce una premialità. Il problema è affrontare in sede Upi una battaglia per l’eliminazione del patto di stabilità o quanto meno una sua momentanea sospensione”. Anche Enrico Bastioli (Sinistra e Libertà) chiama l’intervento dell’Upi che “deve preoccuparsi di come affrontare le strategie dei bilanci delle province”. Dello stesso avviso anche Piero Sorcini (Pdl) è dello stesso avviso ed aggiunge che “la priorità deve essere il patto di stabilità così sarà garantito appoggio politico”.
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