Verso una “sicurezza partecipata”, le istituzioni insieme per tutelare il cittadino
(Cittadino e Provincia) Perugia 23 aprile ‘24 - E’ stato firmato, dalla Provincia di Perugia e da Michela Sambuchi Vice Questore e responsabile del coordinamento e controllo delle attività e servizi della Polizia Postale, nella sala del Consiglio Provinciale, il “Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici sui sistemi informativi “critici” dipendenti da Provincia di Perugia”.
Alla firma erano presenti la Presidente della Provincia, il Prefetto Armando Gradone, il Questore Fausto Lamparelli, i dirigenti dell’Ente e una rappresentanza di consiglieri provinciali.
Le parti, è scritto nel documento, potranno sviluppare attività formativa congiunta cooperando al fine di rendere operativo il Protocollo d’Intesa. Sarà inoltre possibile sviluppare iniziative congiunte, volte a valorizzare il reciproco rapporto di collaborazione. La durata dell’impegno sarà di tre anni rinnovabile con accordo scritto.
È stato ricordato, durante l’incontro, che il settore informatico è da sempre un fiore all’occhiello della Provincia sin dall’inizio dell’inarrestabile processo di informatizzazione. “L’attacco hacker che la Provincia ha recentemente subito, da problema è diventato risorsa – hanno spiegato i rappresentanti dell’Ente – ringraziamo l’intervento tempestivo della Polizia Postale, capace di intercettare le cause e fermare l’attacco. Questo protocollo è un atto che ci permette di crescere nella formazione, nella collaborazione e nelle difese informatiche”.
“Il documento – ha detto Sambuchi - è uno strumento importante di sicurezza partecipata. E’ proprio questo spirito di collaborazione che, permettendo la circolarità di informazione, ci consente di capire come si muovono gli hacker così da riuscire ad adottare le contromisure idonee. La nostra attività si esplicita nell’acquisire informazioni che possano aiutarci nello studio degli attacchi informatici, materia in continuo cambiamento”.
“Il progresso tecnologico - ha rimarcato il Questore Lamparelli – fa sì che oggi la criminalità non viaggia soltanto sulle strade ma nelle superstrade virtuali. La “sicurezza partecipata”, sarà la chiave del futuro per riuscire a fermare i malviventi informatici. Tutte le istituzioni devono lavorare insieme per tutelare il cittadino”.
Il Prefetto Gradone ha ricordato come erano pochissimi, nel 1985, a credere nel valore e nella necessità di istituire la Polizia Postale che oggi rappresenta un settore importantissimo per arginare le frodi in campo informatico.
Dai banchi dell’opposizione l’iniziativa è stata considerata ottima, rilevando che sarebbe importante coinvolgere le scuole nei vari territori, mentre la maggioranza ha manifestato l’importanza di coinvolgere anche i piccoli Comuni in questo processo.
OI24035.DB
(Cittadino e Provincia) Perugia 23 aprile ‘24 - E’ stato firmato, dalla Provincia di Perugia e da Michela Sambuchi Vice Questore e responsabile del coordinamento e controllo delle attività e servizi della Polizia Postale, nella sala del Consiglio Provinciale, il “Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici sui sistemi informativi “critici” dipendenti da Provincia di Perugia”.
Alla firma erano presenti la Presidente della Provincia, il Prefetto Armando Gradone, il Questore Fausto Lamparelli, i dirigenti dell’Ente e una rappresentanza di consiglieri provinciali.
Le parti, è scritto nel documento, potranno sviluppare attività formativa congiunta cooperando al fine di rendere operativo il Protocollo d’Intesa. Sarà inoltre possibile sviluppare iniziative congiunte, volte a valorizzare il reciproco rapporto di collaborazione. La durata dell’impegno sarà di tre anni rinnovabile con accordo scritto.
È stato ricordato, durante l’incontro, che il settore informatico è da sempre un fiore all’occhiello della Provincia sin dall’inizio dell’inarrestabile processo di informatizzazione. “L’attacco hacker che la Provincia ha recentemente subito, da problema è diventato risorsa – hanno spiegato i rappresentanti dell’Ente – ringraziamo l’intervento tempestivo della Polizia Postale, capace di intercettare le cause e fermare l’attacco. Questo protocollo è un atto che ci permette di crescere nella formazione, nella collaborazione e nelle difese informatiche”.
“Il documento – ha detto Sambuchi - è uno strumento importante di sicurezza partecipata. E’ proprio questo spirito di collaborazione che, permettendo la circolarità di informazione, ci consente di capire come si muovono gli hacker così da riuscire ad adottare le contromisure idonee. La nostra attività si esplicita nell’acquisire informazioni che possano aiutarci nello studio degli attacchi informatici, materia in continuo cambiamento”.
“Il progresso tecnologico - ha rimarcato il Questore Lamparelli – fa sì che oggi la criminalità non viaggia soltanto sulle strade ma nelle superstrade virtuali. La “sicurezza partecipata”, sarà la chiave del futuro per riuscire a fermare i malviventi informatici. Tutte le istituzioni devono lavorare insieme per tutelare il cittadino”.
Il Prefetto Gradone ha ricordato come erano pochissimi, nel 1985, a credere nel valore e nella necessità di istituire la Polizia Postale che oggi rappresenta un settore importantissimo per arginare le frodi in campo informatico.
Dai banchi dell’opposizione l’iniziativa è stata considerata ottima, rilevando che sarebbe importante coinvolgere le scuole nei vari territori, mentre la maggioranza ha manifestato l’importanza di coinvolgere anche i piccoli Comuni in questo processo.
OI24035.DB