(Cittadino e Provincia – Perugia 14 dicembre 2012) – Si e svolta una riunione congiunta delle prime tre commissioni consiliari permanenti (presidenti rispettivamente Massimiliano Capitani, Giampiero Fugnanesi e Luca Baldelli) intorno a importanti materie di finanza e di bilancio. L’assessore al Patrimonio Piero Mignini ha infatti aggiornato i consiglieri presenti sulla situazione intorno alla vendita degli immobili inseriti nel Piano delle dismissioni dell’anno 2012 in collegamento con il Patto di Stabilità, mentre l’assessore provinciale al Bilancio Ornella Bellini ha descritto il recente Decreto Legge 174 che riguarda le disposizioni urgenti in materia di Finanza e funzionamento degli enti territoriali (con una parte che riguarda anche i controlli interni). “Secondo la normativa vigente – ha spiegato Mignini – oggi ci sarà la scadenza della terza pubblicazione, vedremo che cosa succederà. Se non ci sarà alcuna offerta, si aprirà la trattativa privata, da attuarsi ovviamente secondo determinati requisiti economici”. L’assessore ha poi spiegato che, secondo lui, ora bisognerà affidare alle Province competenze sicure e certe e che sarebbe stato meglio approvare il decreto sul riordino delle Province, visto che c’era dietro un attento lavoro dell’Upi e che si sarebbe potuto davvero tagliare i rami secchi e vitalizzare quelli esistenti. Baldelli ha espresso la sua condivisione con l’assessore ed ha aggiunto: “Per quanto riguarda le Province, non solo non c’è stata la ‘rivoluzione copernicana’, ma, agita agita, tutto è rimasto come prima”. Per Il capogruppo dei Socialisti riformisti Enrico Bastioli la questione è stata affrontata “In maniera pessima”, mentre per il capogruppo in Consiglio provinciale dell’Idv Franco Granocchia le critiche all’operato del Governo non riguardano solamente questo aspetto ma anche tanti altri, come quello delle pensioni. In conclusione dell’incontro, Piero Sorcini, capogruppo del Pdl, ha aggiunto: “Aver lasciato incompiuto il riordino delle Province porta ad un infinita discussione, spesso impropria, sia in campagna elettorale che con il prossimo Parlamento”.
Gc12517.MLF
(Cittadino e Provincia – Perugia 14 dicembre 2012) – Si e svolta una riunione congiunta delle prime tre commissioni consiliari permanenti (presidenti rispettivamente Massimiliano Capitani, Giampiero Fugnanesi e Luca Baldelli) intorno a importanti materie di finanza e di bilancio. L’assessore al Patrimonio Piero Mignini ha infatti aggiornato i consiglieri presenti sulla situazione intorno alla vendita degli immobili inseriti nel Piano delle dismissioni dell’anno 2012 in collegamento con il Patto di Stabilità, mentre l’assessore provinciale al Bilancio Ornella Bellini ha descritto il recente Decreto Legge 174 che riguarda le disposizioni urgenti in materia di Finanza e funzionamento degli enti territoriali (con una parte che riguarda anche i controlli interni). “Secondo la normativa vigente – ha spiegato Mignini – oggi ci sarà la scadenza della terza pubblicazione, vedremo che cosa succederà. Se non ci sarà alcuna offerta, si aprirà la trattativa privata, da attuarsi ovviamente secondo determinati requisiti economici”. L’assessore ha poi spiegato che, secondo lui, ora bisognerà affidare alle Province competenze sicure e certe e che sarebbe stato meglio approvare il decreto sul riordino delle Province, visto che c’era dietro un attento lavoro dell’Upi e che si sarebbe potuto davvero tagliare i rami secchi e vitalizzare quelli esistenti. Baldelli ha espresso la sua condivisione con l’assessore ed ha aggiunto: “Per quanto riguarda le Province, non solo non c’è stata la ‘rivoluzione copernicana’, ma, agita agita, tutto è rimasto come prima”. Per Il capogruppo dei Socialisti riformisti Enrico Bastioli la questione è stata affrontata “In maniera pessima”, mentre per il capogruppo in Consiglio provinciale dell’Idv Franco Granocchia le critiche all’operato del Governo non riguardano solamente questo aspetto ma anche tanti altri, come quello delle pensioni. In conclusione dell’incontro, Piero Sorcini, capogruppo del Pdl, ha aggiunto: “Aver lasciato incompiuto il riordino delle Province porta ad un infinita discussione, spesso impropria, sia in campagna elettorale che con il prossimo Parlamento”.
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