(Cittadino e Provincia – Perugia, 18 settembre ’12) – Il consigliere provinciale di Perugia Giampiero Panfili (Pdl) ha presentato un ordine del giorno con cui “chiede al Presidente della Provincia di attivarsi presso la Regione Umbria al fine di seguire l’esempio della Toscana cancellando l’addizionale locale sul costo della benzina disposta in ragione del terremoto di Marsciano per contribuire alla riduzione del prezzo del carburante. La richiesta è dettata dal “prezzo del carburante che ha raggiunto livelli insostenibili andando ad incidere in maniera determinante sul costo di ogni altro prodotto a causa dell’aumento delle spese di trasporto; in Umbria la quasi totalità del trasporto è fatto su gomma; il prezzo del carburante finisce con il colpire maggiormente le famiglie più disagiate rappresentando una tassa indiretta che non risponde ai principi di progressività e di proporzionalità; una parte delle addizionali sono rappresentate da accise di carattere regionale che interessano l’Umbria per 4 centesimi; la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la tassa sulle calamità perché finisce con il colpire i territori due volte: in primis con le conseguenze dirette dovute agli effetti degli eventi naturali, in secondo poi con l’aumento dei costi del carburante; la Regione Toscana aveva già chiesto al Presidente del Consiglio di cancellare l’iva sull’aumento dell’accisa”.
Gc12370.RBr
(Cittadino e Provincia – Perugia, 18 settembre ’12) – Il consigliere provinciale di Perugia Giampiero Panfili (Pdl) ha presentato un ordine del giorno con cui “chiede al Presidente della Provincia di attivarsi presso la Regione Umbria al fine di seguire l’esempio della Toscana cancellando l’addizionale locale sul costo della benzina disposta in ragione del terremoto di Marsciano per contribuire alla riduzione del prezzo del carburante. La richiesta è dettata dal “prezzo del carburante che ha raggiunto livelli insostenibili andando ad incidere in maniera determinante sul costo di ogni altro prodotto a causa dell’aumento delle spese di trasporto; in Umbria la quasi totalità del trasporto è fatto su gomma; il prezzo del carburante finisce con il colpire maggiormente le famiglie più disagiate rappresentando una tassa indiretta che non risponde ai principi di progressività e di proporzionalità; una parte delle addizionali sono rappresentate da accise di carattere regionale che interessano l’Umbria per 4 centesimi; la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la tassa sulle calamità perché finisce con il colpire i territori due volte: in primis con le conseguenze dirette dovute agli effetti degli eventi naturali, in secondo poi con l’aumento dei costi del carburante; la Regione Toscana aveva già chiesto al Presidente del Consiglio di cancellare l’iva sull’aumento dell’accisa”.
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