La Presidente invita l’Esecutivo a tornare indietro
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 29 maggio ‘24 - La Provincia di Perugia interviene sulla decisione del Governo di tagliare risorse per 250 milioni agli enti locali. E la definisce una decisione assurda e insensata che penalizza i tanti Comuni virtuosi del nostro territorio.
A esprimere la presa di posizione è la Presidente della Provincia che appoggia le proteste di Upi e Anci che hanno parlato di tagli irragionevoli e di una spending review che va a danneggiare maggiormente quei Comuni che hanno ricevuto più fondi dal Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza).
Infatti il taglio agli enti locali è calcolato per il 50% sulla spesa corrente e per il restante 50% in proporzione ai contributi assegnati a ciascun ente a valere sulle risorse del Pnrr.
Secondo la presidente della Provincia di Perugia se si dovesse andare avanti i Comuni sarebbero costretti a subire una diminuzione delle risorse di parte corrente nel momento in cui gli enti, impegnati nella realizzazione di opere essenziali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr, dovranno far fronte all’aumento delle spese di gestione.
La presidente della Provincia si unisce a Upi e Anci nell’invitare il governo a ripensarci prima che sia troppo tardi perché sarebbe una beffa per i cittadini, se dopo aver realizzato le opere pubbliche attese per anni i Comuni fossero costretti ad abbandonarle perché messi nell'impossibilità di gestirle.
Quindi anche la Provincia di Perugia come tante altre Province d’Italia, sollecita una mobilitazione per fermare questa decisione ricordando che a quattro anni dalla pandemia gli enti locali sono al lavoro per ‘sfruttare’ al meglio le risorse europee che rappresentano un investimento per il futuro e che risultano indispensabili per garantire servizi come asili, scuole superiori, impianti sportivi, strutture per il sociale e per la sanità, oltre agli indispensabili interventi su ambiente e mobilità. Invece, sottolinea ancora la Presidente, il Governo pensa addirittura a tagliare le risorse di parte corrente.
Oi24041.red/RB
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 29 maggio ‘24 - La Provincia di Perugia interviene sulla decisione del Governo di tagliare risorse per 250 milioni agli enti locali. E la definisce una decisione assurda e insensata che penalizza i tanti Comuni virtuosi del nostro territorio.
A esprimere la presa di posizione è la Presidente della Provincia che appoggia le proteste di Upi e Anci che hanno parlato di tagli irragionevoli e di una spending review che va a danneggiare maggiormente quei Comuni che hanno ricevuto più fondi dal Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza).
Infatti il taglio agli enti locali è calcolato per il 50% sulla spesa corrente e per il restante 50% in proporzione ai contributi assegnati a ciascun ente a valere sulle risorse del Pnrr.
Secondo la presidente della Provincia di Perugia se si dovesse andare avanti i Comuni sarebbero costretti a subire una diminuzione delle risorse di parte corrente nel momento in cui gli enti, impegnati nella realizzazione di opere essenziali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr, dovranno far fronte all’aumento delle spese di gestione.
La presidente della Provincia si unisce a Upi e Anci nell’invitare il governo a ripensarci prima che sia troppo tardi perché sarebbe una beffa per i cittadini, se dopo aver realizzato le opere pubbliche attese per anni i Comuni fossero costretti ad abbandonarle perché messi nell'impossibilità di gestirle.
Quindi anche la Provincia di Perugia come tante altre Province d’Italia, sollecita una mobilitazione per fermare questa decisione ricordando che a quattro anni dalla pandemia gli enti locali sono al lavoro per ‘sfruttare’ al meglio le risorse europee che rappresentano un investimento per il futuro e che risultano indispensabili per garantire servizi come asili, scuole superiori, impianti sportivi, strutture per il sociale e per la sanità, oltre agli indispensabili interventi su ambiente e mobilità. Invece, sottolinea ancora la Presidente, il Governo pensa addirittura a tagliare le risorse di parte corrente.
Oi24041.red/RB