Siglato stamani protocollo d'intesa a sostegno del paziente oncologico - Rossi, "Costituire tavolo permanente con associazioni sanitarie"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 4 maggio ’10) – Da oggi Provincia di Perugia e Sezione Provinciale Lilt di Perugia (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) insieme per diffondere la cultura della prevenzione e le dignità del malato di tumore. Questo è l’intento che sta alla base del Protocollo d’intesa siglato nella giornata di oggi presso la Sala consiliare della Provincia di Perugia dalle due istituzioni. La firma è stata del Vice Presidente della Provincia di Perugia, Aviano Rossi, del Presidente nazionale Lilt Francesco Schittulli (nonché Presidente della Provincia di Bari) e di Antonio Rulli Commissario Regionale Umbria Lilt. L’obiettivo è costruire intorno al paziente oncologico una rete di solidarietà, di sicurezza e di informazione per attivare un rapporto di collaborazione anche attraverso la rete degli Sportelli del Cittadino e Servizi decentrati e di uno Sportello on line “Non solo rosa”, al fine di fornire assistenza ai malati di cancro, rispetto al supporto psicologico, all’integrazione sociale e all’affiancamento negli adempimenti burocratici, riservando particolare attenzione alle donne che incontrano maggiore difficoltà nel conciliare le esigenze che la malattia comporta, con quelle del lavoro, della famiglia e della vita sociale. “La Provincia di Perugia è impegnata nella promozione della salute, attraverso il sostegno alle associazioni che operano in campo socio – sanitario. Numerosi sono i protocolli di intesa già sottoscritti. Quello con la LILT – ha detto il Vice presidente Rossi – rappresenta uno degli snodi cruciali di questo percorso, per la storia, l’autorevolezza, l’affidabilità e tante altre qualità che nel tempo hanno portato questa associazione a diventare una “istituzione” nel campo dell’associazionismo socio – sanitario. L’interesse della Provincia – ha proseguito – è rivolto all’ambizioso impegno verso un fattivo contributo alla Programmazione Sanitaria, attraverso il tavolo permanente con le associazioni”. Rossi ha poi parlato di cifre affermando che “oggi solo il 5% di tutti i malati cronici si presenta ai servizi sanitari con una manifestazione acuta. Questo non giustifica più che – ha commentato – il 60-70% della spesa sanitaria sia riversato sul modesto 5% di manifestazioni acute. È necessario piuttosto intervenire sulla popolazione sana o su quella in cui i danni della malattia sono ancora reversibili. È opportuno – ha concluso – puntare su un modello pro-attivo piuttosto che reattivo, concentrando l’attenzione sulla prevenzione primaria, che elimina l’esposizione ai rischi, nonché sulla prevenzione secondaria che individua la malattia in fase precoce per controllarne i sintomi e l’evoluzione”. “Oggi di tumore ci si ammala di più ma si muore di meno – ha detto il professor Schittulli – questo grazie alla diffusione della diagnosi precoce, i farmaci cosiddetti “intelligenti” e ad una maggiore coscienza collettiva. La Lilt è, insieme alla Croce Rossa Italiana, un ente pubblico che opera nel territorio nazionale, con un vasto panorama di impegno che va dalla corretta informazione alla riabilitazione del paziente intesa in senso ampio comprendendovi anche quella psicologica, professionale e non solo l’aspetto fisico”. Il professore, dopo aver spiegato il ruolo dell’associazione ed aver rimarcato l’importanza della prevenzione che, a suo avviso, dovrebbe iniziare sin da bambini in tenera età inculcando sani stili di vita e di alimentazione, ha parlato anche del ruolo delle Province. “ Il ruolo delle Province è crescente – ha sottolineato – la gestione socio-sanitaria deve essere collegata al territorio. Le Regioni dovrebbero legiferare, programmare e controllare, mentre a Province e Comuni il compito di gestire tutto ciò che è sanitario, in quanto enti più vicini al cittadino”.
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(Cittadino e Provincia – Perugia, 4 maggio ’10) – Da oggi Provincia di Perugia e Sezione Provinciale Lilt di Perugia (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) insieme per diffondere la cultura della prevenzione e le dignità del malato di tumore. Questo è l’intento che sta alla base del Protocollo d’intesa siglato nella giornata di oggi presso la Sala consiliare della Provincia di Perugia dalle due istituzioni. La firma è stata del Vice Presidente della Provincia di Perugia, Aviano Rossi, del Presidente nazionale Lilt Francesco Schittulli (nonché Presidente della Provincia di Bari) e di Antonio Rulli Commissario Regionale Umbria Lilt. L’obiettivo è costruire intorno al paziente oncologico una rete di solidarietà, di sicurezza e di informazione per attivare un rapporto di collaborazione anche attraverso la rete degli Sportelli del Cittadino e Servizi decentrati e di uno Sportello on line “Non solo rosa”, al fine di fornire assistenza ai malati di cancro, rispetto al supporto psicologico, all’integrazione sociale e all’affiancamento negli adempimenti burocratici, riservando particolare attenzione alle donne che incontrano maggiore difficoltà nel conciliare le esigenze che la malattia comporta, con quelle del lavoro, della famiglia e della vita sociale. “La Provincia di Perugia è impegnata nella promozione della salute, attraverso il sostegno alle associazioni che operano in campo socio – sanitario. Numerosi sono i protocolli di intesa già sottoscritti. Quello con la LILT – ha detto il Vice presidente Rossi – rappresenta uno degli snodi cruciali di questo percorso, per la storia, l’autorevolezza, l’affidabilità e tante altre qualità che nel tempo hanno portato questa associazione a diventare una “istituzione” nel campo dell’associazionismo socio – sanitario. L’interesse della Provincia – ha proseguito – è rivolto all’ambizioso impegno verso un fattivo contributo alla Programmazione Sanitaria, attraverso il tavolo permanente con le associazioni”. Rossi ha poi parlato di cifre affermando che “oggi solo il 5% di tutti i malati cronici si presenta ai servizi sanitari con una manifestazione acuta. Questo non giustifica più che – ha commentato – il 60-70% della spesa sanitaria sia riversato sul modesto 5% di manifestazioni acute. È necessario piuttosto intervenire sulla popolazione sana o su quella in cui i danni della malattia sono ancora reversibili. È opportuno – ha concluso – puntare su un modello pro-attivo piuttosto che reattivo, concentrando l’attenzione sulla prevenzione primaria, che elimina l’esposizione ai rischi, nonché sulla prevenzione secondaria che individua la malattia in fase precoce per controllarne i sintomi e l’evoluzione”. “Oggi di tumore ci si ammala di più ma si muore di meno – ha detto il professor Schittulli – questo grazie alla diffusione della diagnosi precoce, i farmaci cosiddetti “intelligenti” e ad una maggiore coscienza collettiva. La Lilt è, insieme alla Croce Rossa Italiana, un ente pubblico che opera nel territorio nazionale, con un vasto panorama di impegno che va dalla corretta informazione alla riabilitazione del paziente intesa in senso ampio comprendendovi anche quella psicologica, professionale e non solo l’aspetto fisico”. Il professore, dopo aver spiegato il ruolo dell’associazione ed aver rimarcato l’importanza della prevenzione che, a suo avviso, dovrebbe iniziare sin da bambini in tenera età inculcando sani stili di vita e di alimentazione, ha parlato anche del ruolo delle Province. “ Il ruolo delle Province è crescente – ha sottolineato – la gestione socio-sanitaria deve essere collegata al territorio. Le Regioni dovrebbero legiferare, programmare e controllare, mentre a Province e Comuni il compito di gestire tutto ciò che è sanitario, in quanto enti più vicini al cittadino”.
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