"La trasformazione delle Province primo passo di una riforma complessiva che deve coinvolgere burocrazia e altre istituzioni"
(Cittadino e Provincia) – Roma 4 aprile 2014 - “Per me la politica è passione, per fortuna in banca un lavoro ce l'ho e non l'ho mai abbandonato”. Così ha risposto il Presidente della Provincia di Perugia, ospite di “Agorà”, la popolare trasmissione televisiva in onda su Rai 3, alla domanda del conduttore Gerardo Greco: “Ora che chiudono le Province, resta senza lavoro?”. Il Presidente della Provincia di Perugia ha inoltre precisato come in realtà non si può parlare di “chiusura”, ma di trasformazione di questi Enti, i cui livelli occupazionali saranno garantiti. “La vicenda parte da lontano – ha spiegato – le Province sono diventate il capro espiatorio sull'onda del sentire dell'opinione pubblica. In realtà sia la Corte dei Conti che la Commissione parlamentare hanno sottolineato come i costi della politica non siano da ricercare in questo Ente. Come Presidente della Provincia percepisco 1460 euro al mese, i consiglieri intorno ai 700 euro. Ritengo che questo provvedimento sia soltanto l'inizio di un percorso che debba coinvolgere il Senato e altri livelli istituzionali. Senza scordare che è necessario incidere sulla struttura burocratica che dalla Bassanini in poi è il vero freno di questo Paese”.
Oi14140.Port/GG
(Cittadino e Provincia) – Roma 4 aprile 2014 - “Per me la politica è passione, per fortuna in banca un lavoro ce l'ho e non l'ho mai abbandonato”. Così ha risposto il Presidente della Provincia di Perugia, ospite di “Agorà”, la popolare trasmissione televisiva in onda su Rai 3, alla domanda del conduttore Gerardo Greco: “Ora che chiudono le Province, resta senza lavoro?”. Il Presidente della Provincia di Perugia ha inoltre precisato come in realtà non si può parlare di “chiusura”, ma di trasformazione di questi Enti, i cui livelli occupazionali saranno garantiti. “La vicenda parte da lontano – ha spiegato – le Province sono diventate il capro espiatorio sull'onda del sentire dell'opinione pubblica. In realtà sia la Corte dei Conti che la Commissione parlamentare hanno sottolineato come i costi della politica non siano da ricercare in questo Ente. Come Presidente della Provincia percepisco 1460 euro al mese, i consiglieri intorno ai 700 euro. Ritengo che questo provvedimento sia soltanto l'inizio di un percorso che debba coinvolgere il Senato e altri livelli istituzionali. Senza scordare che è necessario incidere sulla struttura burocratica che dalla Bassanini in poi è il vero freno di questo Paese”.
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