(Cittadino e Provincia) – Perugia 27 febbraio 2013 – “La scorsa settimana, in seno alla seduta del Consiglio provinciale – afferma in una interrogazione il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - ho discusso una mia interrogazione sul tema dell’assetto idrogeologico , della sua tutela e delle positive azioni da compiere in merito . Ho proposto alcune misure ( alcune delle quali già da me sollecitate ) che, se attuate con il concorso di tutte le Istituzioni, potranno portare ad una sorta di “ posa della prima pietra “ di un nuovo modello di sviluppo, fondato sulla valorizzazione e la protezione reale dell’ambiente :
1) rispetto del Regio decreto del 1904 circa il governo del suolo e la responsabilizzazione dei privati proprietari di fondi nel favorire il corretto deflusso delle acque onde evitare frane , il tutto attraverso controlli coordinati ed estesi da parte di Provincia, Regione, Corpo forestale dello Stato ; 2) impiego di fondi per lavori socialmente utili volti alla difesa dell’assetto idrogeologico, attraverso un Piano coordinato finanziato da Unione europea, Governo, Regione, Provincia ognuno per la sua parte. Questi lavori socialmente utili debbono, a mio giudizio, coinvolgere i disoccupati, specie di lunga durata. Se tale programma fosse attuato, si farebbe davvero prevenzione e si abbatterebbero in maniera drastica gli esborsi di denaro pubblico destinati alle calamità . Dal dopoguerra ad oggi, il nostro Paese, rifiutando ogni seria politica programmata di prevenzione e tutela dell’assetto idrogeologico , ha speso per calamità ed eventi affini qualcosa come 213 miliardi di euro ai prezzi del 2009, una cifra che, con adeguati investimenti per la tutela del sistema idrogeologico, sarebbe stata di gran lunga inferiore, con immenso beneficio per le casse dello Stato e per i cittadini tutti ; 3) integrazione al reddito dei cassintegrati e modifiche legislative per consentire il loro impiego in lavori socialmente utili di cura del territorio, prosciugando il fiume del lavoro nero ; 4) sburocratizzazione e semplificazione normativa per consentire ai privati che vogliono procedere a opere di taglio e ripulitura selettiva di arbusti e legna lungo i corsi d’acqua di poterlo fare, con risparmio di denari per la collettività e beneficio per tutti, senza stupidi intralci burocratici che non fanno che creare problemi e sciagure . Il modello da seguire in tal senso è la Legge regionale 7 / 2004 del Trentino Alto Adige . La risposta del Vicepresidente Aviano Rossi è stata improntata a grande attenzione e condivisione per le tematiche espresse, rimarcando al contempo gli intralci posti dai Governi nazionali in materia , specie negli avviamenti al lavoro . Trasformerò quindi l’interrogazione in Mozione, chiedendo un ampio, serio e dettagliato confronto sul tema”.Gc13077.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 27 febbraio 2013 – “La scorsa settimana, in seno alla seduta del Consiglio provinciale – afferma in una interrogazione il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - ho discusso una mia interrogazione sul tema dell’assetto idrogeologico , della sua tutela e delle positive azioni da compiere in merito . Ho proposto alcune misure ( alcune delle quali già da me sollecitate ) che, se attuate con il concorso di tutte le Istituzioni, potranno portare ad una sorta di “ posa della prima pietra “ di un nuovo modello di sviluppo, fondato sulla valorizzazione e la protezione reale dell’ambiente :
1) rispetto del Regio decreto del 1904 circa il governo del suolo e la responsabilizzazione dei privati proprietari di fondi nel favorire il corretto deflusso delle acque onde evitare frane , il tutto attraverso controlli coordinati ed estesi da parte di Provincia, Regione, Corpo forestale dello Stato ; 2) impiego di fondi per lavori socialmente utili volti alla difesa dell’assetto idrogeologico, attraverso un Piano coordinato finanziato da Unione europea, Governo, Regione, Provincia ognuno per la sua parte. Questi lavori socialmente utili debbono, a mio giudizio, coinvolgere i disoccupati, specie di lunga durata. Se tale programma fosse attuato, si farebbe davvero prevenzione e si abbatterebbero in maniera drastica gli esborsi di denaro pubblico destinati alle calamità . Dal dopoguerra ad oggi, il nostro Paese, rifiutando ogni seria politica programmata di prevenzione e tutela dell’assetto idrogeologico , ha speso per calamità ed eventi affini qualcosa come 213 miliardi di euro ai prezzi del 2009, una cifra che, con adeguati investimenti per la tutela del sistema idrogeologico, sarebbe stata di gran lunga inferiore, con immenso beneficio per le casse dello Stato e per i cittadini tutti ; 3) integrazione al reddito dei cassintegrati e modifiche legislative per consentire il loro impiego in lavori socialmente utili di cura del territorio, prosciugando il fiume del lavoro nero ; 4) sburocratizzazione e semplificazione normativa per consentire ai privati che vogliono procedere a opere di taglio e ripulitura selettiva di arbusti e legna lungo i corsi d’acqua di poterlo fare, con risparmio di denari per la collettività e beneficio per tutti, senza stupidi intralci burocratici che non fanno che creare problemi e sciagure . Il modello da seguire in tal senso è la Legge regionale 7 / 2004 del Trentino Alto Adige . La risposta del Vicepresidente Aviano Rossi è stata improntata a grande attenzione e condivisione per le tematiche espresse, rimarcando al contempo gli intralci posti dai Governi nazionali in materia , specie negli avviamenti al lavoro . Trasformerò quindi l’interrogazione in Mozione, chiedendo un ampio, serio e dettagliato confronto sul tema”.Gc13077.red