(Cittadino e Provincia) – Perugia 26 gennaio 2013 – “Errare è umano, ma perseverare è decisamente diabolico – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale - così, e in nessun’altro modo, può essere letta la posizione del Comune di Perugia favorevole alla trasformazione della E 45 in autostrada. Posizione che, oltretutto, si scontra con il recente rifiuto opposto dallo stesso Governo nazionale a considerarla una priorità nelle scelte generali. Non è da oggi che, con interrogazioni e dichiarazioni, in maniera propositiva e non per puro spirito di contestazione, suggerisco l’idea alternativa della messa in sicurezza dell’arteria medesima, di rilievo nazionale, idea che consentirebbe di risolvere i problemi di adeguamento e ammodernamento con notevole risparmio di risorse e senza far gravare su cittadini e attività economiche il peso del pedaggiamento. Nessun pedaggio può essere imposto, in un momento come questo di grandi sacrifici e ristrettezze ! Nessun balzello può gravare sui cittadini, specie quando poi esso andrebbe direttamente nelle tasche delle grandi imprese che, in ipotesi, realizzerebbero l’opera. Il Comune di Perugia e la Regione Umbria, su questo versante stanno perdendo tempo : rifiutando l’idea della messa in sicurezza della E 45, con potenziamento dell’illuminazione, delle banchine, l’eliminazione di tratti pericolosi, il miglioramento strutturale della manutenzione, danno all’ANAS buon gioco nel trascurare la Strada stessa, facendola arrivare ad un punto di degrado tale per cui, tra qualche tempo, nessun intervento di “rattoppo “(che pure si va facendo) sarà possibile. E’ la solita strategia del far arrivare imprese e vie di comunicazione al massimo stato di degrado per poi imporre l’ingresso di interessi privati nella loro gestione , con tutti i ricavi nelle mani dei pochi e i balzelli a carico di tutti gli utenti? Se così è, e temo che la strategia sia questa, bisogna continuare a contrastare con forza questi disegni, tutti insieme, forze politiche, associazioni di categoria, sindacati ,associazioni di consumatori ! Stesso discorso per la futura E 78 : la sua realizzazione dovrà compiersi con fondi pubblici, europei e nazionali , vista la sua enorme valenza di corridoio europeo . Si mettano al lavoro gli uffici della Pubblica Amministrazione nel reperire tutti i fondi possibili, senza “marchette “ e regali a privati che, eseguendo le opere, esigono poi l’inevitabile tornaconto”.
Gc13024.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 26 gennaio 2013 – “Errare è umano, ma perseverare è decisamente diabolico – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale - così, e in nessun’altro modo, può essere letta la posizione del Comune di Perugia favorevole alla trasformazione della E 45 in autostrada. Posizione che, oltretutto, si scontra con il recente rifiuto opposto dallo stesso Governo nazionale a considerarla una priorità nelle scelte generali. Non è da oggi che, con interrogazioni e dichiarazioni, in maniera propositiva e non per puro spirito di contestazione, suggerisco l’idea alternativa della messa in sicurezza dell’arteria medesima, di rilievo nazionale, idea che consentirebbe di risolvere i problemi di adeguamento e ammodernamento con notevole risparmio di risorse e senza far gravare su cittadini e attività economiche il peso del pedaggiamento. Nessun pedaggio può essere imposto, in un momento come questo di grandi sacrifici e ristrettezze ! Nessun balzello può gravare sui cittadini, specie quando poi esso andrebbe direttamente nelle tasche delle grandi imprese che, in ipotesi, realizzerebbero l’opera. Il Comune di Perugia e la Regione Umbria, su questo versante stanno perdendo tempo : rifiutando l’idea della messa in sicurezza della E 45, con potenziamento dell’illuminazione, delle banchine, l’eliminazione di tratti pericolosi, il miglioramento strutturale della manutenzione, danno all’ANAS buon gioco nel trascurare la Strada stessa, facendola arrivare ad un punto di degrado tale per cui, tra qualche tempo, nessun intervento di “rattoppo “(che pure si va facendo) sarà possibile. E’ la solita strategia del far arrivare imprese e vie di comunicazione al massimo stato di degrado per poi imporre l’ingresso di interessi privati nella loro gestione , con tutti i ricavi nelle mani dei pochi e i balzelli a carico di tutti gli utenti? Se così è, e temo che la strategia sia questa, bisogna continuare a contrastare con forza questi disegni, tutti insieme, forze politiche, associazioni di categoria, sindacati ,associazioni di consumatori ! Stesso discorso per la futura E 78 : la sua realizzazione dovrà compiersi con fondi pubblici, europei e nazionali , vista la sua enorme valenza di corridoio europeo . Si mettano al lavoro gli uffici della Pubblica Amministrazione nel reperire tutti i fondi possibili, senza “marchette “ e regali a privati che, eseguendo le opere, esigono poi l’inevitabile tornaconto”.
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