(Cittadino e Provincia) – Perugia 5 febbraio 2013 – “Nella generale indignazione ( giusta e anzi sacrosanta ! ) per l’esclusione dell’Aeroporto di Sant’Egidio dal novero degli scali di interesse nazionale – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale - sembra sempre più prevalere l’ipocrisia : le stesse forze che, in maniera del tutto trasversale, hanno bocciato e continuano a bocciare l’ipotesi della variante ferroviaria per la tratta Orte – Falconara passante per Foligno, Assisi, Sant’Egidio e per il comprensorio eugubino – gualdese, non possono ora gridare e stracciarsi le vesti per quanto è accaduto. Se la variante fosse diventata realtà nei Piani regionali, di sicuro l’Aeroporto non avrebbe subito il pesantissimo declassamento che ha subito nei giorni scorsi . Chi è causa del suo mal ( con riferimento ad alcuni politici anche e soprattutto locali ) pianga se stesso. Giorni fa il Gruppo del PRC è intervenuto per esprimere sdegno verso la decisione partorita negli ambienti nazionali governativi e dell’ENAC. In seguito soprattutto alla ferma presa di posizione del Gruppo provinciale del PRC è stato votato all’unanimità un Ordine del Giorno sull’argomento. Ora, con la stessa forza e con lo stesso sdegno, il Gruppo si sente in dovere di ritornare sul tema : chi continua a spingere per un raddoppio ferroviario ( che oltretutto tale non sarebbe !) lungo la linea “ morta “ di Valtopina, chiudendo gli occhi del buonsenso davanti ad un’ipotesi alternativa che genererebbe ben altri flussi di utenza, è responsabile della bocciatura dell’aeroporto al pari di coloro i quali, a livello nazionale, hanno escluso l’infrastruttura dall’elenco degli approdi di rilevanza nazionale. L’ipocrisia di certa politica umbra e non solo non paga e non può pagare ! Come si poteva e si può pensare di dare prestigio all’Aeroporto se non lo si infrastrutturalizza in maniera adeguata con una tratta ad Alta velocità capace di attrarre un’utenza di centinaia di migliaia di persone ? Come sempre qualcuno, pur di difendere i privilegi dei territori ai quali fa capo, non si accorge che a quegli stessi territori, con la sua azione politica e con le sue scelte, sta arrecando un danno enorme. Non si persegue l’idea dello sviluppo di alcuni territori ( vedi Foligno , Spoleto e Perugia ) a danno di altri territori, primo perché ciò rappresenta una violazione della democrazia e dell’eguaglianza di tutti i cittadini, secondo perché l’Umbria o esce tutta insieme dall’arretratezza infrastrutturale che l’attanaglia, oppure è condannata a vedere , anche per gli anni a venire, lo stesso film : bocciature su bocciature di infrastrutture rilevanti, davanti alla volontà di qualche proconsole di non farle decollare nella misura in cui garantirebbero a tutte le comunità della Regione ( e non solo a qualcuna in particolare….) un avvenire nella dignità e nello sviluppo” .
Gc13045.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 5 febbraio 2013 – “Nella generale indignazione ( giusta e anzi sacrosanta ! ) per l’esclusione dell’Aeroporto di Sant’Egidio dal novero degli scali di interesse nazionale – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale - sembra sempre più prevalere l’ipocrisia : le stesse forze che, in maniera del tutto trasversale, hanno bocciato e continuano a bocciare l’ipotesi della variante ferroviaria per la tratta Orte – Falconara passante per Foligno, Assisi, Sant’Egidio e per il comprensorio eugubino – gualdese, non possono ora gridare e stracciarsi le vesti per quanto è accaduto. Se la variante fosse diventata realtà nei Piani regionali, di sicuro l’Aeroporto non avrebbe subito il pesantissimo declassamento che ha subito nei giorni scorsi . Chi è causa del suo mal ( con riferimento ad alcuni politici anche e soprattutto locali ) pianga se stesso. Giorni fa il Gruppo del PRC è intervenuto per esprimere sdegno verso la decisione partorita negli ambienti nazionali governativi e dell’ENAC. In seguito soprattutto alla ferma presa di posizione del Gruppo provinciale del PRC è stato votato all’unanimità un Ordine del Giorno sull’argomento. Ora, con la stessa forza e con lo stesso sdegno, il Gruppo si sente in dovere di ritornare sul tema : chi continua a spingere per un raddoppio ferroviario ( che oltretutto tale non sarebbe !) lungo la linea “ morta “ di Valtopina, chiudendo gli occhi del buonsenso davanti ad un’ipotesi alternativa che genererebbe ben altri flussi di utenza, è responsabile della bocciatura dell’aeroporto al pari di coloro i quali, a livello nazionale, hanno escluso l’infrastruttura dall’elenco degli approdi di rilevanza nazionale. L’ipocrisia di certa politica umbra e non solo non paga e non può pagare ! Come si poteva e si può pensare di dare prestigio all’Aeroporto se non lo si infrastrutturalizza in maniera adeguata con una tratta ad Alta velocità capace di attrarre un’utenza di centinaia di migliaia di persone ? Come sempre qualcuno, pur di difendere i privilegi dei territori ai quali fa capo, non si accorge che a quegli stessi territori, con la sua azione politica e con le sue scelte, sta arrecando un danno enorme. Non si persegue l’idea dello sviluppo di alcuni territori ( vedi Foligno , Spoleto e Perugia ) a danno di altri territori, primo perché ciò rappresenta una violazione della democrazia e dell’eguaglianza di tutti i cittadini, secondo perché l’Umbria o esce tutta insieme dall’arretratezza infrastrutturale che l’attanaglia, oppure è condannata a vedere , anche per gli anni a venire, lo stesso film : bocciature su bocciature di infrastrutture rilevanti, davanti alla volontà di qualche proconsole di non farle decollare nella misura in cui garantirebbero a tutte le comunità della Regione ( e non solo a qualcuna in particolare….) un avvenire nella dignità e nello sviluppo” .
Gc13045.red