(Cittadino e Provincia) – Perugia 12 febbraio 2013 – “I progetti di formazione integrata e i multiformi percorsi formativi patrocinati e realizzati dalla Provincia di Perugia –afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale - costituiscono un tratto saliente dell’operato dell’Ente. Come presidente della III Commissione , in armonia con la volontà di tutti i commissari, ho espresso sin dal 2009 la necessità di fare del lavoro e della formazione i principali campi d’azione dell’Ente , attraverso un ruolo attivo in tutte le vertenze aperte sul territorio ( pur con strumenti limitati in capo alla Provincia ), attraverso la revisione di modalità d’azione che parevano premiare più i formandi che i destinatari dei progetti di formazione, attraverso la sinergia stretta con tutti i soggetti del mondo produttivo e associativo . Sono di questi giorni le notizie di iniziative congiunte con il mondo dell’artigianato, della piccola e media impresa, della scuola. Nel territorio, progetti di qualità hanno consentito la formazione di saperi professionali di eccelsa qualità, con creazione immediata, in alcuni casi , di posti di lavoro. A quattro anni di distanza, ormai, possiamo dire di aver camminato sulla giusta strada : grande è stato l’impegno sia della Commissione , tutta, che del Vicepresidente . Oggi, il 60 % dei frequentanti i corsi di formazione della Provincia di Perugia trova lavoro, dato questo che rappresenta certamente un unicum nel panorama nazionale. Certo, non tutto va come dovrebbe, la congiuntura economica è drammatica, con aumento esponenziale delle ore di Cassa integrazione, dei precari malpagati e del numero dei disoccupati, ma l’Ente sta facendo la propria parte, fino in fondo e con convinzione. E’ anche grazie a questo impegno che il tasso di disoccupazione in Umbria e nella nostra Provincia è al di sotto di 1,5 punti percentuale rispetto a quello nazionale, cosa di cui troppo spesso ci si dimentica . E’ ovvio che si parla di un contesto pesante, grave, di povertà e incertezza crescente e generalizzata, ma allora tanto più è forte e valido l’invito rivolto ai Governi nazionali a prendere esempio dai livelli locali, a varare un Piano del lavoro che combatta il precariato, a studiare rapidamente forme di reddito di cittadinanza almeno per i disoccupati di lunga durata, a far crescere la cultura della coesione sociale attraverso la valorizzazione dei saperi, oggi troppo spesso costretti a cercare all’estero la loro giusta e meritata ricompensa . La III Commissione sarà sempre attiva in prima fila su questi temi”.
Gc13056.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 12 febbraio 2013 – “I progetti di formazione integrata e i multiformi percorsi formativi patrocinati e realizzati dalla Provincia di Perugia –afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale - costituiscono un tratto saliente dell’operato dell’Ente. Come presidente della III Commissione , in armonia con la volontà di tutti i commissari, ho espresso sin dal 2009 la necessità di fare del lavoro e della formazione i principali campi d’azione dell’Ente , attraverso un ruolo attivo in tutte le vertenze aperte sul territorio ( pur con strumenti limitati in capo alla Provincia ), attraverso la revisione di modalità d’azione che parevano premiare più i formandi che i destinatari dei progetti di formazione, attraverso la sinergia stretta con tutti i soggetti del mondo produttivo e associativo . Sono di questi giorni le notizie di iniziative congiunte con il mondo dell’artigianato, della piccola e media impresa, della scuola. Nel territorio, progetti di qualità hanno consentito la formazione di saperi professionali di eccelsa qualità, con creazione immediata, in alcuni casi , di posti di lavoro. A quattro anni di distanza, ormai, possiamo dire di aver camminato sulla giusta strada : grande è stato l’impegno sia della Commissione , tutta, che del Vicepresidente . Oggi, il 60 % dei frequentanti i corsi di formazione della Provincia di Perugia trova lavoro, dato questo che rappresenta certamente un unicum nel panorama nazionale. Certo, non tutto va come dovrebbe, la congiuntura economica è drammatica, con aumento esponenziale delle ore di Cassa integrazione, dei precari malpagati e del numero dei disoccupati, ma l’Ente sta facendo la propria parte, fino in fondo e con convinzione. E’ anche grazie a questo impegno che il tasso di disoccupazione in Umbria e nella nostra Provincia è al di sotto di 1,5 punti percentuale rispetto a quello nazionale, cosa di cui troppo spesso ci si dimentica . E’ ovvio che si parla di un contesto pesante, grave, di povertà e incertezza crescente e generalizzata, ma allora tanto più è forte e valido l’invito rivolto ai Governi nazionali a prendere esempio dai livelli locali, a varare un Piano del lavoro che combatta il precariato, a studiare rapidamente forme di reddito di cittadinanza almeno per i disoccupati di lunga durata, a far crescere la cultura della coesione sociale attraverso la valorizzazione dei saperi, oggi troppo spesso costretti a cercare all’estero la loro giusta e meritata ricompensa . La III Commissione sarà sempre attiva in prima fila su questi temi”.
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