Rsu convoca conferenza stampa su azioni da intraprendere per martedì 23, alle ore11
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 22 dicembre ’14 – Prosegue la mobilitazione dei lavoratori della Provincia di Perugia. La RSU ha convocato per domani, martedì 23 dicembre, alle ore 11.00 nella sede centrale dell’Ente, Sala Falcone e Borsellino, una conferenza stampa urgente per comunicare le azioni che si intendono adottare a seguito dell’approvazione della Legge di Stabilità. “Con l’approvazione di questa Legge – è il giudizio dei Sindacati – il Governo ha deciso di mandare a casa i lavoratori delle Province e di tagliare i servizi ai cittadini”. Compromessi il riscaldamento, i servizi telefonici e la manutenzione degli istituti scolastici con conseguenze dirette ai livelli di sicurezza degli stessi edifici; compromessa la manutenzione della viabilità provinciale e regionale, i servizi di vigilanza e di emergenza con conseguenze sulla mancata sicurezza delle strade; compromessa la manutenzione dei corsi d’acqua e la vigilanza ambientale; compromessa l’attività dei Centri per l’impiego. In sostanza, a rischio il controllo e la gestione del territorio che in Umbria è ad alto rischio idraulico, sismico e con un importante dissesto idrogeologico.
OI14345.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 22 dicembre ’14 – Prosegue la mobilitazione dei lavoratori della Provincia di Perugia. La RSU ha convocato per domani, martedì 23 dicembre, alle ore 11.00 nella sede centrale dell’Ente, Sala Falcone e Borsellino, una conferenza stampa urgente per comunicare le azioni che si intendono adottare a seguito dell’approvazione della Legge di Stabilità. “Con l’approvazione di questa Legge – è il giudizio dei Sindacati – il Governo ha deciso di mandare a casa i lavoratori delle Province e di tagliare i servizi ai cittadini”. Compromessi il riscaldamento, i servizi telefonici e la manutenzione degli istituti scolastici con conseguenze dirette ai livelli di sicurezza degli stessi edifici; compromessa la manutenzione della viabilità provinciale e regionale, i servizi di vigilanza e di emergenza con conseguenze sulla mancata sicurezza delle strade; compromessa la manutenzione dei corsi d’acqua e la vigilanza ambientale; compromessa l’attività dei Centri per l’impiego. In sostanza, a rischio il controllo e la gestione del territorio che in Umbria è ad alto rischio idraulico, sismico e con un importante dissesto idrogeologico.
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