La manifestazione in programma dal 1 al 3 marzo
(Cittadino e Provincia – Perugia 27 febbraio 2012) - Respinta la mozione del Pdl che aveva chiesto l’azzeramento delle deleghe di Giunta agli esponenti dell’Italia dei Valori dopo la mancata firma del documento dell’Upi sulla rforma delle Province sempre però in chiave di organo elettivo dal popolo e non ente di secondo livello (amministrazione di nominati dai Comuni). “La mozione del Pdl è legittima – ha spiegato Marco Vinicio Guasticchi - ma come Presidente della Giunta provinciale, sulla base del lavoro fatto e dei risultati ottenuti, non ritengo che ci sia qualcosa da cambiare in corso in fatto di uomini e di alleanze. Il nostro compito è quello di dare certezze, idee, risposte ai problemi e cercare trasmettere un’immagine dei nostri territori positiva: questo lo abbiamo fatto e lo continueremo a fare uniti fino alla fine del nostro mandato elettorale. I sofismi politici non sono più accettabili in un momento di crisi economica come quello attuale”. “All’interno anche del Pd ci sono differenti posizione sulle province” ha spiegato il capogruppo del Pd, Giampiero Rasimelli “quindi è doveroso continuare il mandato che ci hanno dato gli elettori come coalizione di centrosinistra, al cui interno c’è l’Idv, accettando anche le differenze di volta in volta”. Anche per il Prc la mozione del Pdl è da bocciare: “La minoranza, per via della volontà dei cittadini ha detto Luca Baldelli - non può permettersi di dire alla maggioranza quale alleanza portare avanti. Ci sono mille differenze tra il Prc e l’Idv, ma c’è anche la certezza che dall’inizio del mandato si è tutti lavorati per raggiungere i risultati e dare risposte ai servizi di area vasta”. Per il capogruppo Enrico Bastioli del Psi: “I socialisti non voteranno la mozione del Pdl – ha spiegato – anche se però onestamente ci aspettavamo dai rappresentanti dell’Idv qualche intervento in aula e all’interno del loro partito per far comprendere meglio la battaglia sulle province: il futuro dei territori sarà completamente in certo per via di una riforma che porta le province in mano ai sindaci e ai consiglieri. Sarà difficilissimo prendere delle decisioni che riguardano più territori a causa di egoismi e del frazionamento della macchina e del personale”. Il no alla mozione ha di fatto alzare i toni del centrodestra. “Ritengo – ha spiegato il consigliere Giampiero Panfili - che il clima di grande collaborazione tra il centrodestra e il centrosinistra sia ormai terminato perché la maggioranza non ha neanche il coraggio di riconoscere di essere schiava dell’Idv e delle sue posizioni. E poi inaccettabile, dopo tutte le inchieste che hanno fatto sollevare la questione morale nel Pd e in altri alleati, sentire ancora il capogruppo Rasimelli rivendicare una supremazia storica del centrosinistra”. Amareggiato anche il senatore Franco Asciutti: “Se fossi il presidente della Provincia di Perugia e il mio vice non votasse un testo fondamentale per l’amministrazione, non avrei più fiducia nel suo operato. Quando non si è in linea con il proprio partito bisogna lasciare gli incarichi istituzionali continuando a fare il consigliere”. Per il capogruppo Piero Sorcini e il vice-presidente Bruno Biagiotti: “La maggioranza e la Giunta hanno dimostrato di non aver coraggio, in senso politico. La nostra mozione aveva come scopo quello di capire ancora se c’è una maggioranza dello stesso tipo uscita dalla urne. Di fatto non c’è, ma si vuole continuare ad andare avanti lo stesso. Una situazione di debolezza che penalizzerà tutti i comuni della Provincia e i rapporti con la Regione quando sarà la volta di mettere i paletti sul futuro ruolo della Provincia”.
Oi12114.NB
(Cittadino e Provincia – Perugia 27 febbraio 2012) - Respinta la mozione del Pdl che aveva chiesto l’azzeramento delle deleghe di Giunta agli esponenti dell’Italia dei Valori dopo la mancata firma del documento dell’Upi sulla rforma delle Province sempre però in chiave di organo elettivo dal popolo e non ente di secondo livello (amministrazione di nominati dai Comuni). “La mozione del Pdl è legittima – ha spiegato Marco Vinicio Guasticchi - ma come Presidente della Giunta provinciale, sulla base del lavoro fatto e dei risultati ottenuti, non ritengo che ci sia qualcosa da cambiare in corso in fatto di uomini e di alleanze. Il nostro compito è quello di dare certezze, idee, risposte ai problemi e cercare trasmettere un’immagine dei nostri territori positiva: questo lo abbiamo fatto e lo continueremo a fare uniti fino alla fine del nostro mandato elettorale. I sofismi politici non sono più accettabili in un momento di crisi economica come quello attuale”. “All’interno anche del Pd ci sono differenti posizione sulle province” ha spiegato il capogruppo del Pd, Giampiero Rasimelli “quindi è doveroso continuare il mandato che ci hanno dato gli elettori come coalizione di centrosinistra, al cui interno c’è l’Idv, accettando anche le differenze di volta in volta”. Anche per il Prc la mozione del Pdl è da bocciare: “La minoranza, per via della volontà dei cittadini ha detto Luca Baldelli - non può permettersi di dire alla maggioranza quale alleanza portare avanti. Ci sono mille differenze tra il Prc e l’Idv, ma c’è anche la certezza che dall’inizio del mandato si è tutti lavorati per raggiungere i risultati e dare risposte ai servizi di area vasta”. Per il capogruppo Enrico Bastioli del Psi: “I socialisti non voteranno la mozione del Pdl – ha spiegato – anche se però onestamente ci aspettavamo dai rappresentanti dell’Idv qualche intervento in aula e all’interno del loro partito per far comprendere meglio la battaglia sulle province: il futuro dei territori sarà completamente in certo per via di una riforma che porta le province in mano ai sindaci e ai consiglieri. Sarà difficilissimo prendere delle decisioni che riguardano più territori a causa di egoismi e del frazionamento della macchina e del personale”. Il no alla mozione ha di fatto alzare i toni del centrodestra. “Ritengo – ha spiegato il consigliere Giampiero Panfili - che il clima di grande collaborazione tra il centrodestra e il centrosinistra sia ormai terminato perché la maggioranza non ha neanche il coraggio di riconoscere di essere schiava dell’Idv e delle sue posizioni. E poi inaccettabile, dopo tutte le inchieste che hanno fatto sollevare la questione morale nel Pd e in altri alleati, sentire ancora il capogruppo Rasimelli rivendicare una supremazia storica del centrosinistra”. Amareggiato anche il senatore Franco Asciutti: “Se fossi il presidente della Provincia di Perugia e il mio vice non votasse un testo fondamentale per l’amministrazione, non avrei più fiducia nel suo operato. Quando non si è in linea con il proprio partito bisogna lasciare gli incarichi istituzionali continuando a fare il consigliere”. Per il capogruppo Piero Sorcini e il vice-presidente Bruno Biagiotti: “La maggioranza e la Giunta hanno dimostrato di non aver coraggio, in senso politico. La nostra mozione aveva come scopo quello di capire ancora se c’è una maggioranza dello stesso tipo uscita dalla urne. Di fatto non c’è, ma si vuole continuare ad andare avanti lo stesso. Una situazione di debolezza che penalizzerà tutti i comuni della Provincia e i rapporti con la Regione quando sarà la volta di mettere i paletti sul futuro ruolo della Provincia”.
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