Bellini "Recepite tutte le norme della spending review. Particolarmente vessatori i tagli da assorbire. I servizi essenziali non ne escono indenni"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 24 settembre ’12) – “Il riequilibrio di bilancio 2012 recepisce tutte le norme contenute nella legge sulla cosiddetta spending review, riaccerta tutte le entrate e finanzia poche spese incomprimibili. Risente tuttavia del clima di incertezza sulla mancata ripartizione in sede nazionale del taglio di cinquecento milioni sui consumi intermedi a carico delle province; taglio che viene fatto in base alla stima dell'UPI, in quanto il governo e la Conferenza Unificata non si sono ancora pronunciati. E' stato anche preceduto da una profonda revisione della spesa interna all'ente che ha portato a definanziare quasi 3 milioni di euro, recuperando sia in tutte le voci di spesa corrente che nei costi del personale”. L’affermazione è dell’assessore al bilancio della Provincia di Perugia Ornella Bellini. “Questo riequilibrio recepisce – prosegue Bellini - per la parte mancante anche il taglio regionale per l'esercizio di alcune funzioni delegate. Complessivamente tra minori spese e maggiori entrate registriamo oltre 7,5 milioni di euro, mentre abbiamo circa 7 milioni di minori entrate, delle quali 5,366 milioni sono tagli dettati dalla legge sulla spending review. Una legge particolarmente vessatoria per le province anche sul versante dei tagli. Non si capisce infatti come possano assorbire un taglio che e' equivalente a quello dei comuni italiani. E' anche la prima volta che capita una cosa del genere in Italia. E' stato molto complicato recuperare maggiori entrate per fa fronte ad una manovra finanziaria che ad agosto ti taglia oltre cinque milioni di euro. E' inevitabile che ne abbia risentito tutto l'ente, anche se abbiamo cercato di incidere il meno possibile sui sevizi essenziali, che comunque non ne escono indenni. Restano molte questioni aperte a livello nazionale: la corretta ripartizione del fondo sperimentale di riequilibrio, la ripartizione di cento milioni per la riduzione dell'indebitamento, un patto di stabilita' sproporzionato per molti enti locali. Questioni sulle quali l'UPI sta lavorando con il governo ed i ministeri e dalle quali entro novembre ci aspettiamo qualche segnale positivo”.
Oi12570.GC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 24 settembre ’12) – “Il riequilibrio di bilancio 2012 recepisce tutte le norme contenute nella legge sulla cosiddetta spending review, riaccerta tutte le entrate e finanzia poche spese incomprimibili. Risente tuttavia del clima di incertezza sulla mancata ripartizione in sede nazionale del taglio di cinquecento milioni sui consumi intermedi a carico delle province; taglio che viene fatto in base alla stima dell'UPI, in quanto il governo e la Conferenza Unificata non si sono ancora pronunciati. E' stato anche preceduto da una profonda revisione della spesa interna all'ente che ha portato a definanziare quasi 3 milioni di euro, recuperando sia in tutte le voci di spesa corrente che nei costi del personale”. L’affermazione è dell’assessore al bilancio della Provincia di Perugia Ornella Bellini. “Questo riequilibrio recepisce – prosegue Bellini - per la parte mancante anche il taglio regionale per l'esercizio di alcune funzioni delegate. Complessivamente tra minori spese e maggiori entrate registriamo oltre 7,5 milioni di euro, mentre abbiamo circa 7 milioni di minori entrate, delle quali 5,366 milioni sono tagli dettati dalla legge sulla spending review. Una legge particolarmente vessatoria per le province anche sul versante dei tagli. Non si capisce infatti come possano assorbire un taglio che e' equivalente a quello dei comuni italiani. E' anche la prima volta che capita una cosa del genere in Italia. E' stato molto complicato recuperare maggiori entrate per fa fronte ad una manovra finanziaria che ad agosto ti taglia oltre cinque milioni di euro. E' inevitabile che ne abbia risentito tutto l'ente, anche se abbiamo cercato di incidere il meno possibile sui sevizi essenziali, che comunque non ne escono indenni. Restano molte questioni aperte a livello nazionale: la corretta ripartizione del fondo sperimentale di riequilibrio, la ripartizione di cento milioni per la riduzione dell'indebitamento, un patto di stabilita' sproporzionato per molti enti locali. Questioni sulle quali l'UPI sta lavorando con il governo ed i ministeri e dalle quali entro novembre ci aspettiamo qualche segnale positivo”.
Oi12570.GC