(Cittadino e Provincia) – Perugia 12 settembre 2013 - “Con Delibera di G.P. n.162 del 3 giugno u.s. questa Amministrazione - è scritto in una lettera aperta inviata dalla Rsu della Provincia di Perugia al Presidente dell’ente, all’assessore al personale e al direttore della stessa - ha modificato l’orario di servizio dei dipendenti nell’ambito di misure organizzative in materia di contenimento delle spese, comunicandola alla RSU dell’Ente solo una volta adottata. Tale delibera in continuità con le altre misure prese sempre per il presunto “contenimento della spesa” penalizzava il personale della Provincia, ma anche in questo caso la responsabilità della scrivente Rappresentanza Sindacale, pur di fronte ad una non corretta visione da parte della Amministrazione Provinciale delle relazioni sindacali, ha portato in data 25 giugno u.s. alla sottoscrizione di un accordo (che riteniamo modificabile se la situazione in evoluzione lo richiedesse) tra l’Amministrazione stessa e le OO.SS. In tale accordo era allegata una dichiarazione a verbale della RSU che tra i vari punti chiedeva di conoscere la quantificazione dei risparmi al fine di una compiuta valutazione dell’operazione dal punto di vista finanziario, che sarebbe dovuta pervenire subito dopo l’approvazione del bilancio preventivo. Ciò non si è verificato e la scrivente RSU è ancora in attesa di tali dati così come è ancora in attesa di quelli richiesti, ormai molti mesi fa, sulla ricaduta sul fondo del passaggio a marescialli e capitani di alcuni componenti del Corpo di Polizia Provinciale, sui costi ed utilizzo della centrale operativa del Corpo di Polizia, sui piani di razionalizzazione certi e complessivi e non parziali come quelli contenuti nella nota del Direttore Generale inviata lo scorso luglio. Questa RSU ha dimostrato sempre responsabilità, dando il suo appoggio a difesa dell’Istituzione, facendosi spesso essa stessa promotrice di iniziative volte a tutelare le competenze, le funzioni e le professionalità dell’Ente Provincia anche di fronte ad un atteggiamento, protratto nel tempo, da parte dell’Amministrazione, di scarsa considerazione del ruolo fondamentale che le Rappresentanze Sindacali devono avere. Con questa lettera aperta vogliamo ribadire il nostro impegno verso ogni iniziativa per la tutela dei servizi che l’Ente Provincia eroga e per le professionalità che nello stesso operano, facendoci anzi promotori noi stessi, alla ripresa autunnale, di iniziative con o senza l’appoggio e condivisione della parte politica, che ci auguriamo comunque esser e al fianco dei lavoratori in questa delicata fase di riforme istituzionali ed endoregionali ancora da definire, richiamando con forza l’attenzione della Regione dell’Umbria nella persona della sua Presidente ad un confronto, peraltro più e più volte richiesto, con la RSU della Provincia di Perugia”.
Ap13oo6.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 12 settembre 2013 - “Con Delibera di G.P. n.162 del 3 giugno u.s. questa Amministrazione - è scritto in una lettera aperta inviata dalla Rsu della Provincia di Perugia al Presidente dell’ente, all’assessore al personale e al direttore della stessa - ha modificato l’orario di servizio dei dipendenti nell’ambito di misure organizzative in materia di contenimento delle spese, comunicandola alla RSU dell’Ente solo una volta adottata. Tale delibera in continuità con le altre misure prese sempre per il presunto “contenimento della spesa” penalizzava il personale della Provincia, ma anche in questo caso la responsabilità della scrivente Rappresentanza Sindacale, pur di fronte ad una non corretta visione da parte della Amministrazione Provinciale delle relazioni sindacali, ha portato in data 25 giugno u.s. alla sottoscrizione di un accordo (che riteniamo modificabile se la situazione in evoluzione lo richiedesse) tra l’Amministrazione stessa e le OO.SS. In tale accordo era allegata una dichiarazione a verbale della RSU che tra i vari punti chiedeva di conoscere la quantificazione dei risparmi al fine di una compiuta valutazione dell’operazione dal punto di vista finanziario, che sarebbe dovuta pervenire subito dopo l’approvazione del bilancio preventivo. Ciò non si è verificato e la scrivente RSU è ancora in attesa di tali dati così come è ancora in attesa di quelli richiesti, ormai molti mesi fa, sulla ricaduta sul fondo del passaggio a marescialli e capitani di alcuni componenti del Corpo di Polizia Provinciale, sui costi ed utilizzo della centrale operativa del Corpo di Polizia, sui piani di razionalizzazione certi e complessivi e non parziali come quelli contenuti nella nota del Direttore Generale inviata lo scorso luglio. Questa RSU ha dimostrato sempre responsabilità, dando il suo appoggio a difesa dell’Istituzione, facendosi spesso essa stessa promotrice di iniziative volte a tutelare le competenze, le funzioni e le professionalità dell’Ente Provincia anche di fronte ad un atteggiamento, protratto nel tempo, da parte dell’Amministrazione, di scarsa considerazione del ruolo fondamentale che le Rappresentanze Sindacali devono avere. Con questa lettera aperta vogliamo ribadire il nostro impegno verso ogni iniziativa per la tutela dei servizi che l’Ente Provincia eroga e per le professionalità che nello stesso operano, facendoci anzi promotori noi stessi, alla ripresa autunnale, di iniziative con o senza l’appoggio e condivisione della parte politica, che ci auguriamo comunque esser e al fianco dei lavoratori in questa delicata fase di riforme istituzionali ed endoregionali ancora da definire, richiamando con forza l’attenzione della Regione dell’Umbria nella persona della sua Presidente ad un confronto, peraltro più e più volte richiesto, con la RSU della Provincia di Perugia”.
Ap13oo6.red