(Cittadino e Provincia) – Perugia, 8 gennaio ’18 – I dati parlano chiaro. L’abitudine al fumo in Umbria da parte degli adolescenti (dati indagine HBSC Italia) inizia molto presto e aumenta con l’aumentare dell’età. A 11 anni fuma il 2%, a 13 anni il 9% e a 15 anni si arriva al 20%. Dati allarmanti che hanno portato, per il secondo anno consecutivo, ad una giornata dedicata alla tutela e difesa della salute dai danni del fumo dal titolo: “Stop al fumo tra i giovani - thank you for not smoking”, promosso dall’Istituto di istruzione superiore Cavour – Marconi – Pascal di Perugia.
A confrontarsi sono stati medici, educatori, insegnanti e studenti che metteranno insieme conoscenze e idee per poi sviluppare una rete virtuosa di apprendimento delle problematiche, legate alle dipendenze in genere, con specifico riferimento al fumo. Ad aprire l’evento è stato dell’assessore regionale all’istruzione Antonio Bartolini che ha voluto rimarcare l’importanza di progetti come questo, in cui gli studenti sono promotori/autori e anche destinatari, “chi meglio di loro può farsi capire dai coetanei, attraverso idee nuove e originali che portino alla riflessione sui danni che il fumo porta nella crescita dei ragazzi. Non è solo l’atto di fumare che incide ma è la dipendenza dalla sigaretta, infatti l’80% dei ragazzi, tra i 13 e i 14 anni fuma per emulazione, per farsi accettare dai coetanei e per disagio”. “La Provincia di Perugia ha tra le sue deleghe principali l’edilizia scolastica degli Istituti di Secondo grado – ha detto Erika Borghesi consigliera della Provincia di Perugia - per questo siamo abituati a collaborare e credere nella capacità di progettualità delle scuole. Il tabagismo rimane un fenomeno ancora presente nella nostra società e credo che i ragazzi debbano avere informazioni concrete e un dialogo costante su questa dipendenza che rimane la prima causa di morte evitabile e uno dei maggiori fattori rischio per lo sviluppo di malattie croniche invalidanti. Voglio ringraziare il Cesvol, centro servizi per il volontariato, che quest'anno compie 20 anni di attività, per la sua vicinanza e azione su queste tematiche”. A dare i dati è stato Luciano Bondi Responsabile centro antifumo Asl1 di Perugia: “le morti provocate dal fumo si attestano sui 5 milioni all’anno in tutto il mondo, 650 mila in Europa e 85 mila in Italia, dove fuma il 22% della popolazione con più di 15 anni di età. Abbiamo aderito volentieri, come centro specializzato nel perugino, a questa giornata perché pensiamo che sia importante entrare nelle scuole e far capire che il fumo è un pessimo stile di vita come droga e alcol”. In chiusura Giuseppe Materia dirigente scolastico I.I.S “Cavour-Marconi-Pascal” ha ringraziato tutte le insegnati che stanno collaborando al progetto specificando che per noi la lotta la fumo è una “missione” e che il 31 maggio, giornata mondiale contro il fumo, faremo un altro incontro, in questa bella sala del Consiglio Provinciale, per mostrare i risultatii di questo progetto. A moderare la giornata è stato Ilio Liberati.
PI18002.DB
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 8 gennaio ’18 – I dati parlano chiaro. L’abitudine al fumo in Umbria da parte degli adolescenti (dati indagine HBSC Italia) inizia molto presto e aumenta con l’aumentare dell’età. A 11 anni fuma il 2%, a 13 anni il 9% e a 15 anni si arriva al 20%. Dati allarmanti che hanno portato, per il secondo anno consecutivo, ad una giornata dedicata alla tutela e difesa della salute dai danni del fumo dal titolo: “Stop al fumo tra i giovani - thank you for not smoking”, promosso dall’Istituto di istruzione superiore Cavour – Marconi – Pascal di Perugia.
A confrontarsi sono stati medici, educatori, insegnanti e studenti che metteranno insieme conoscenze e idee per poi sviluppare una rete virtuosa di apprendimento delle problematiche, legate alle dipendenze in genere, con specifico riferimento al fumo. Ad aprire l’evento è stato dell’assessore regionale all’istruzione Antonio Bartolini che ha voluto rimarcare l’importanza di progetti come questo, in cui gli studenti sono promotori/autori e anche destinatari, “chi meglio di loro può farsi capire dai coetanei, attraverso idee nuove e originali che portino alla riflessione sui danni che il fumo porta nella crescita dei ragazzi. Non è solo l’atto di fumare che incide ma è la dipendenza dalla sigaretta, infatti l’80% dei ragazzi, tra i 13 e i 14 anni fuma per emulazione, per farsi accettare dai coetanei e per disagio”. “La Provincia di Perugia ha tra le sue deleghe principali l’edilizia scolastica degli Istituti di Secondo grado – ha detto Erika Borghesi consigliera della Provincia di Perugia - per questo siamo abituati a collaborare e credere nella capacità di progettualità delle scuole. Il tabagismo rimane un fenomeno ancora presente nella nostra società e credo che i ragazzi debbano avere informazioni concrete e un dialogo costante su questa dipendenza che rimane la prima causa di morte evitabile e uno dei maggiori fattori rischio per lo sviluppo di malattie croniche invalidanti. Voglio ringraziare il Cesvol, centro servizi per il volontariato, che quest'anno compie 20 anni di attività, per la sua vicinanza e azione su queste tematiche”. A dare i dati è stato Luciano Bondi Responsabile centro antifumo Asl1 di Perugia: “le morti provocate dal fumo si attestano sui 5 milioni all’anno in tutto il mondo, 650 mila in Europa e 85 mila in Italia, dove fuma il 22% della popolazione con più di 15 anni di età. Abbiamo aderito volentieri, come centro specializzato nel perugino, a questa giornata perché pensiamo che sia importante entrare nelle scuole e far capire che il fumo è un pessimo stile di vita come droga e alcol”. In chiusura Giuseppe Materia dirigente scolastico I.I.S “Cavour-Marconi-Pascal” ha ringraziato tutte le insegnati che stanno collaborando al progetto specificando che per noi la lotta la fumo è una “missione” e che il 31 maggio, giornata mondiale contro il fumo, faremo un altro incontro, in questa bella sala del Consiglio Provinciale, per mostrare i risultatii di questo progetto. A moderare la giornata è stato Ilio Liberati.
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