Alle considerazioni del consigliere Vescovi si è unita la voce della consigliera Francesca Pasquino, che ha definito la convenzione un grande risultato, “un passo fondamentale per restituire centralità al ruolo delle Province, e in particolare alla Provincia di Perugia”.
Perplessità sulla convenzione sono state espresse, invece, dal consigliere Giovanni Dominici, che ha sollevato alcune preoccupazioni riguardo il ridotto numero dell’organico e le scarse risorse a disposizione.
A prendere la parola durante il dibattito è stata anche la consigliera Scilla Cavanna, che ha messo in evidenza l’importanza di “creare attività di collaborazione, al di là delle forze politiche coinvolte”. Secondo Cavanna, la convenzione rappresenta un risultato concreto che non solo rilancia il ruolo della Provincia, ma contribuisce anche a sgravare i tanti compiti della Regione.
Il consigliere Eridano Liberti ha espresso un apprezzamento positivo per la convenzione, considerandola un "buon inizio di lavoro da incrementare". Sebbene riconosca il valore dell'accordo, il consigliere ha evidenziato la carenza di personale nel Corpo di Polizia Provinciale, che potrebbe non essere sufficiente per garantire un controllo capillare e tempestivo sul territorio. Proprio per questo ha sottolineato la necessità di un coordinamento con le altre Forze di Polizia.
La consigliera Laura Servi ha ricordato all’assemblea che l’Ente recentemente è riuscito ad assumere nuovo personale da destinare anche al Corpo di Polizia: “Questo accordo – ha detto - non solo restituisce alla Polizia Provinciale quel ruolo fondamentale che gli era stato progressivamente messo in discussione dalla riforma Delrio, ma lo riporta al centro delle politiche di tutela ambientale e di sicurezza, rafforzando la sua unicità rispetto alle altre Forze dell'ordine”.
Presente alla seduta consiliare anche il comandante della Polizia Provinciale Stefano Tofoni.