(Cittadino e Provincia) – Perugia, 3 dicembre 2013 – La SP 207 di Caicambiucci sarà interessata, a breve, da un aumento della circolazione di mezzi pesanti a seguito del recente rinnovo della concessione mineraria “Il Cavaliere Piazza” rilasciata dalla Regione in favore della ditta Colacem Spa nel territorio del comune di Gubbio. Per fare chiarezza su come la Provincia di Perugia affronterà la situazione legata alla viabilità è stata convocata la Prima Commissione consiliare provinciale presieduta da Massimiliano Capitani (Pd), a cui hanno partecipato l’assessore provinciale alla Viabilità, Domenico Caprini accompagnato dal dirigente d’area Andrea Rapicetta. La discussione si è resa necessaria in quanto sono state sollevate da un comitato per la tutela del territorio di Mocaiana problematiche inerenti l’adeguamento della strada in oggetto. In particolare, le criticità emerse riguardano l’adeguamento della SP 207 e il passaggio dei mezzi pesanti sul ponte del torrente Assino e lungo un viale alberato di querce secolari che, a detta del comitato medesimo, non consente l’allargamento della sede viaria. Andrea Rapicetta ha ricostruito l’iter della vicenda che parte da lontano, basandosi sui pareri da lui stesso emessi a suo tempo. “Ad oggi – ha affermato l’ingegnere Rapicetta - rispetto ai pareri espressi in sede di Conferenza di servizi la situazione è rimasta immutata in quanto la ditta Colacem Spa dovrà eseguire i lavori di adeguamento nel momento in cui la miniera entrerà a pieno regime. Non abbiamo ritenuto necessario far eseguire i lavori di adeguamento in questa prima fase di start up della miniera poichè da uno studio effettuato, risulta che in quella medesima infrastruttura fino a pochi anni fa circolavano mediamente 70/80 betoniere al giorno provenienti da una stazione di betonaggio (oggi chiusa). Da ciò ne deriva, che lo stesso ponte è in grado di sostenere il futuro flusso di mezzi pesanti alla cava”. Infine, per quanto attiene alla viabilità, “data l’impossibilità dell’adeguamento agli standard di sicurezza della SP 207 – continua Rapicetta – si procederà alla realizzazione di una viabilità alternativa con una bretella di collegamento alla variante SS 219 almeno fino all’attuale tracciato della SS 219 e l’adeguamento del ponte, fermo restando il successivo completamento del raccordo con la nuova sede della SS 219. La ditta – conclude il dirigente – nel tratto di strada provinciale 207 dovrà adeguare i tornanti ricompresi all’interno del tratto interessato, a partire dal ponte (al km 0+850) fino all’accesso della cava. Tutte queste condizioni sono da intendersi vincolanti per l’inizio dei lavori di estrazione”. “In questa vicenda la Provincia ha comunque fatto fino in fondo quello che doveva fare – ha detto Caprini – con serietà e competenza. È giusto che non vi siano aggravi per le popolazioni interessate in quell’area giustificate solo da motivi economici”. Luca Baldelli (Prc) ha espresso “forti elementi di dubbio e ambiguità sull’intera vicenda. È vero – ha detto – che nel passato c’è stato il passaggio delle betoniere, ma è proprio per questo motivo che occorrerebbero ulteriori indagini di sostenibilità, anche se in regime transitorio”.
Via13048.RB
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 3 dicembre 2013 – La SP 207 di Caicambiucci sarà interessata, a breve, da un aumento della circolazione di mezzi pesanti a seguito del recente rinnovo della concessione mineraria “Il Cavaliere Piazza” rilasciata dalla Regione in favore della ditta Colacem Spa nel territorio del comune di Gubbio. Per fare chiarezza su come la Provincia di Perugia affronterà la situazione legata alla viabilità è stata convocata la Prima Commissione consiliare provinciale presieduta da Massimiliano Capitani (Pd), a cui hanno partecipato l’assessore provinciale alla Viabilità, Domenico Caprini accompagnato dal dirigente d’area Andrea Rapicetta. La discussione si è resa necessaria in quanto sono state sollevate da un comitato per la tutela del territorio di Mocaiana problematiche inerenti l’adeguamento della strada in oggetto. In particolare, le criticità emerse riguardano l’adeguamento della SP 207 e il passaggio dei mezzi pesanti sul ponte del torrente Assino e lungo un viale alberato di querce secolari che, a detta del comitato medesimo, non consente l’allargamento della sede viaria. Andrea Rapicetta ha ricostruito l’iter della vicenda che parte da lontano, basandosi sui pareri da lui stesso emessi a suo tempo. “Ad oggi – ha affermato l’ingegnere Rapicetta - rispetto ai pareri espressi in sede di Conferenza di servizi la situazione è rimasta immutata in quanto la ditta Colacem Spa dovrà eseguire i lavori di adeguamento nel momento in cui la miniera entrerà a pieno regime. Non abbiamo ritenuto necessario far eseguire i lavori di adeguamento in questa prima fase di start up della miniera poichè da uno studio effettuato, risulta che in quella medesima infrastruttura fino a pochi anni fa circolavano mediamente 70/80 betoniere al giorno provenienti da una stazione di betonaggio (oggi chiusa). Da ciò ne deriva, che lo stesso ponte è in grado di sostenere il futuro flusso di mezzi pesanti alla cava”. Infine, per quanto attiene alla viabilità, “data l’impossibilità dell’adeguamento agli standard di sicurezza della SP 207 – continua Rapicetta – si procederà alla realizzazione di una viabilità alternativa con una bretella di collegamento alla variante SS 219 almeno fino all’attuale tracciato della SS 219 e l’adeguamento del ponte, fermo restando il successivo completamento del raccordo con la nuova sede della SS 219. La ditta – conclude il dirigente – nel tratto di strada provinciale 207 dovrà adeguare i tornanti ricompresi all’interno del tratto interessato, a partire dal ponte (al km 0+850) fino all’accesso della cava. Tutte queste condizioni sono da intendersi vincolanti per l’inizio dei lavori di estrazione”. “In questa vicenda la Provincia ha comunque fatto fino in fondo quello che doveva fare – ha detto Caprini – con serietà e competenza. È giusto che non vi siano aggravi per le popolazioni interessate in quell’area giustificate solo da motivi economici”. Luca Baldelli (Prc) ha espresso “forti elementi di dubbio e ambiguità sull’intera vicenda. È vero – ha detto – che nel passato c’è stato il passaggio delle betoniere, ma è proprio per questo motivo che occorrerebbero ulteriori indagini di sostenibilità, anche se in regime transitorio”.
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