Nasce il coordinamento del Centro Italia per far fronte alla crisi economica: Regioni e Province si sono unite per far fronte comune contro il difficile momento che la nostra economia sta attraversando. Ieri a Cagli il primo incontro
(Cittadino e Provincia – Cagli, 29 ottobre ’09) – Nasce il coordinamento del Centro Italia per far fronte alla crisi economica: Regioni e Province si sono unite per far fronte comune contro il difficile momento che la nostra economia sta attraversando. L’obiettivo è uscire dalla logica dei localismi per entrare in sinergia per fare in modo che la fase della ripresa non ci colga impreparati. È da qui che gli amministratori devono partire ed organizzarsi, concordare eventi promuovere e sostenere l’economia per aprire un tavolo di confronto con il Governo centrale. Il primo passo è già stato compiuto con un incontro interregionale Centro-Italia, tenuto nella giornata di ieri mercoledì 28 ottobre a Cagli, organizzato dalla Provincia di Pesaro ed Urbino, dal titolo “l’impegno degli Enti locali per garantire l’unità del Paese e la ripresa economica”. All’incontro, che si è svolto presso Palazzo Mochi Zamperoli, hanno partecipato numerosi rappresentanti degli Enti locali delle Marche, Umbria, Emilia Romagna, Lazio e Toscana, nonché il Vice Presidente del Senato On. Vannino Chiti. Per l’Umbria c’era il Vice presidente della Provincia di Perugia, Aviano Rossi - su delega del Presidente Marco Vinicio Guasticchi – che ha dato un contributo ad un documento di sintesi che sarà portato all’attenzione del Governo. Il suo intervento si è focalizzato su federalismo e crisi economica. “Il centro Italia potrebbe diventare un modello – ha detto Rossi – ma per essere tale deve far leva sulla competitività. Dalla crisi economica – ha aggiunto – non si può, infatti, uscire sperando semplicemente che il ritorno ad una normale circolazione delle risorse risolva tutti i problemi perché paradossalmente il non presidiare ed orientare la ripresa potrebbe determinare un arricchimento di pochi a favore del consolidamento di nuove povertà, a quel punto veramente senza prospettiva. Strategica in questa ottica diventa la formazione professionale che potrà offrire prospettive di impiego tanto maggiori quanto sostenute da investimenti in grado di non disperdere le competenze acquisite, riorientandole verso i moderni sistemi produttivi. Da non trascurare, inoltre, il prezioso contributo che possono offrire i contesti produttivi diversi dai grandi insediamenti, a cominciare per esempio dalle attività artigianali, grande patrimonio di queste regioni”. Tra le problematiche emerse nell’incontro e che necessitano una priorità di interventi il federalismo e le infrastrutture (la Fano – Grosseto che doveva essere il più importante collegamento tra la costa adriatica e tirrenica è bloccata da tempo) e la consapevolezza che il centro Italia potrebbe essere assimilato ad una grande regione europea. Dopo quella di ieri le prossime tappe prevedono due incontri: uno interregionale ed un altro con i parlamentari italiani ed europei.
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(Cittadino e Provincia – Cagli, 29 ottobre ’09) – Nasce il coordinamento del Centro Italia per far fronte alla crisi economica: Regioni e Province si sono unite per far fronte comune contro il difficile momento che la nostra economia sta attraversando. L’obiettivo è uscire dalla logica dei localismi per entrare in sinergia per fare in modo che la fase della ripresa non ci colga impreparati. È da qui che gli amministratori devono partire ed organizzarsi, concordare eventi promuovere e sostenere l’economia per aprire un tavolo di confronto con il Governo centrale. Il primo passo è già stato compiuto con un incontro interregionale Centro-Italia, tenuto nella giornata di ieri mercoledì 28 ottobre a Cagli, organizzato dalla Provincia di Pesaro ed Urbino, dal titolo “l’impegno degli Enti locali per garantire l’unità del Paese e la ripresa economica”. All’incontro, che si è svolto presso Palazzo Mochi Zamperoli, hanno partecipato numerosi rappresentanti degli Enti locali delle Marche, Umbria, Emilia Romagna, Lazio e Toscana, nonché il Vice Presidente del Senato On. Vannino Chiti. Per l’Umbria c’era il Vice presidente della Provincia di Perugia, Aviano Rossi - su delega del Presidente Marco Vinicio Guasticchi – che ha dato un contributo ad un documento di sintesi che sarà portato all’attenzione del Governo. Il suo intervento si è focalizzato su federalismo e crisi economica. “Il centro Italia potrebbe diventare un modello – ha detto Rossi – ma per essere tale deve far leva sulla competitività. Dalla crisi economica – ha aggiunto – non si può, infatti, uscire sperando semplicemente che il ritorno ad una normale circolazione delle risorse risolva tutti i problemi perché paradossalmente il non presidiare ed orientare la ripresa potrebbe determinare un arricchimento di pochi a favore del consolidamento di nuove povertà, a quel punto veramente senza prospettiva. Strategica in questa ottica diventa la formazione professionale che potrà offrire prospettive di impiego tanto maggiori quanto sostenute da investimenti in grado di non disperdere le competenze acquisite, riorientandole verso i moderni sistemi produttivi. Da non trascurare, inoltre, il prezioso contributo che possono offrire i contesti produttivi diversi dai grandi insediamenti, a cominciare per esempio dalle attività artigianali, grande patrimonio di queste regioni”. Tra le problematiche emerse nell’incontro e che necessitano una priorità di interventi il federalismo e le infrastrutture (la Fano – Grosseto che doveva essere il più importante collegamento tra la costa adriatica e tirrenica è bloccata da tempo) e la consapevolezza che il centro Italia potrebbe essere assimilato ad una grande regione europea. Dopo quella di ieri le prossime tappe prevedono due incontri: uno interregionale ed un altro con i parlamentari italiani ed europei.
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