L’Italia è ai primi posti nell’Unione Europea per disponibilità di servizi on line della Pubblica Amministrazione ma i cittadini questi servizi li usano poco. Lo rileva il report della Commissione Europea nell’ambito della Digital Agenda 2020.
In media è solo il 22,7% degli italiani che interagiscono on line con la Pubblica Amministrazione, contro una media del 41,2% dei 27 paesi dell’Unione. Ancora più bassi i dai relativi all’invio di documenti digitali alle Amministrazioni, con un utilizzo del 7,5%, contro una media del 21%, siamo quintultimi in Europa.
I servizi per le aziende, invece, registrano l’83,7% delle società che interagisce on line con il settore pubblico, contro una media europea al 75,7%. Però solo il 50,7% si serve dei form digitali, contro una media europea pari al 60,3%.
Da rilevare che, pur essendo fra i paesi più virtuosi per disponibilità di servizi on line alle imprese e ai cittadini, non siamo grandi utilizzatori. Ciò è dovuto, dice il report, alla scarsa penetrazione della banda larga e ai pochi navigatori on line.
Sempre in base ai dati di Bruxelles, mentre l’Italia brilla per diffusione di servizi mobile, altrettanto non si può dire per le connessioni veloci da postazione fissa. Solo il 59% degli italiani ne ha una, e di questi l’83% è a banda larga. Un incremento significativo, sottolinea la commissione, ma un dato che resta al di sotto della media europea, all’87%. Anche qui le cose migliorano analizzando solo l’utenza business, che con una copertura dell’84% risulta in media.
Quanto all’utilizzo di internet, la percentuale dei navigatori frequenti è in media, ma è invece molto bassa quella degli utilizzatori “regolari”, al 48%, uno dei dati più bassi nel Vecchio Continente. Non solo: nella Penisola c’è un 41% di persone che non ha mai usato la rete, e questa è una delle percentuali più alte d’Europa.
Il report “Digital Agenda for Europe”
http://ec.europa.eu/information_society/digital-agenda/scoreboard/index_en.htm
L’Italia è ai primi posti nell’Unione Europea per disponibilità di servizi on line della Pubblica Amministrazione ma i cittadini questi servizi li usano poco. Lo rileva il report della Commissione Europea nell’ambito della Digital Agenda 2020.
In media è solo il 22,7% degli italiani che interagiscono on line con la Pubblica Amministrazione, contro una media del 41,2% dei 27 paesi dell’Unione. Ancora più bassi i dai relativi all’invio di documenti digitali alle Amministrazioni, con un utilizzo del 7,5%, contro una media del 21%, siamo quintultimi in Europa.
I servizi per le aziende, invece, registrano l’83,7% delle società che interagisce on line con il settore pubblico, contro una media europea al 75,7%. Però solo il 50,7% si serve dei form digitali, contro una media europea pari al 60,3%.
Da rilevare che, pur essendo fra i paesi più virtuosi per disponibilità di servizi on line alle imprese e ai cittadini, non siamo grandi utilizzatori. Ciò è dovuto, dice il report, alla scarsa penetrazione della banda larga e ai pochi navigatori on line.
Sempre in base ai dati di Bruxelles, mentre l’Italia brilla per diffusione di servizi mobile, altrettanto non si può dire per le connessioni veloci da postazione fissa. Solo il 59% degli italiani ne ha una, e di questi l’83% è a banda larga. Un incremento significativo, sottolinea la commissione, ma un dato che resta al di sotto della media europea, all’87%. Anche qui le cose migliorano analizzando solo l’utenza business, che con una copertura dell’84% risulta in media.
Quanto all’utilizzo di internet, la percentuale dei navigatori frequenti è in media, ma è invece molto bassa quella degli utilizzatori “regolari”, al 48%, uno dei dati più bassi nel Vecchio Continente. Non solo: nella Penisola c’è un 41% di persone che non ha mai usato la rete, e questa è una delle percentuali più alte d’Europa.
Il report “Digital Agenda for Europe”
http://ec.europa.eu/information_society/digital-agenda/scoreboard/index_en.htm