(Cittadino e Provincia – Perugia, 8 marzo ’12) - Saranno molti di più i frigoriferi, i telefoni e i gadget elettronici che saranno raccolti e riciclati grazie ai nuovi obiettivi ambientali approvati dal Parlamento europeo, in accordo con il Consiglio. L’aggiornamento della direttiva 2003 sulla gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Waste Electrical and Electonic Equipment – WEEE) offre inoltre ai consumatori la possibilità di restituire piccoli rifiuti elettronici ai rivenditori e riduce l’impegno burocratico per le imprese. Una volta che il Consiglio avrà approvato formalmente le nuove regole, e queste saranno pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, gli Stati membri avranno 18 mesi per inserire le disposizioni nella legislazione nazionale. La notizia è stata diffuso attraverso la newsletter di Europe Direct Perugia, il centro della Provincia di Perugia, con sede in Piazza Italia, che offre informazioni e servizi ai cittadini in materia europea.
In merito alla raccolta e riciclo, tutti gli Stati membri dovranno incrementare la raccolta dei rifiuti di prodotti elettronici, anche se già soddisfano l’attuale obiettivo forfetario di 4 kg per persona l’anno. Entro il 2016 si dovranno raccogliere 45 tonnellate di rifiuti di prodotti elettronici per ogni 100 tonnellate di beni immessi sul mercato nei tre anni precedenti. Entro il 2019 la cifra dovrà salire al 65% o, in alternativa, si potrà raccogliere l/85% dei rifiuti di materiale elettronico prodotto, due misure stimate equivalenti. Dieci paesi che devono migliorare le loro infrastrutture, tra i quali non c’è l’Italia, avranno un obiettivo intermedio del 40% e potranno chiedere una proroga fino al 2021 per raggiungere l’obiettivo finale. Per aiutare ognuno a fare la propria parte, il Parlamento europeo ha chiesto e ottenuto che ai consumatori sia permesso direstituire ai venditori piccoli dispositivi elettronici (come i telefonini) in ogni grande negozio del settore (da 400 m2 in su), senza dovere per forza acquistare un altro prodotto. Un miglior trattamento aiuterà poi a recuperare le materie prime più preziose, come l’oro utilizzato per i circuiti elettronici e a evitare che le sostanze nocive finiscano in discarica. Il Parlamento europeo ha anche negoziato controlli più severi sugli imbarchi illegali per evitare che questi tipi di rifiuti siano inviati in paesi in cui le condizioni di lavoro sono spesso pericolose per i lavoratori e per l’ambiente. Sarà compito degli esportatori, e non più dei funzionari doganali, dimostrare che le merci sono state spedite per la riparazione o il riutilizzo, a seconda dei casi previsti dalle nuove regole.
I produttori di beni elettronici continueranno a contribuire finanziariamente al conseguimento degli obiettivi. Questi riceveranno invece benefici dalla semplificazione delle procedure di registrazione e potranno nominare dei rappresentanti sul posto invece di dover necessariamente stabilire una sede legale in ogni paese in cui operano. Le nuove misure impediranno la doppia imposizione della tassa di registrazione tra Stati membri.
Per saperne di più:
http://www.europarl.europa.eu/news/it/pressroom/press-release/plenary/.
Com12011.MTP
(Cittadino e Provincia – Perugia, 8 marzo ’12) - Saranno molti di più i frigoriferi, i telefoni e i gadget elettronici che saranno raccolti e riciclati grazie ai nuovi obiettivi ambientali approvati dal Parlamento europeo, in accordo con il Consiglio. L’aggiornamento della direttiva 2003 sulla gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Waste Electrical and Electonic Equipment – WEEE) offre inoltre ai consumatori la possibilità di restituire piccoli rifiuti elettronici ai rivenditori e riduce l’impegno burocratico per le imprese. Una volta che il Consiglio avrà approvato formalmente le nuove regole, e queste saranno pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, gli Stati membri avranno 18 mesi per inserire le disposizioni nella legislazione nazionale. La notizia è stata diffuso attraverso la newsletter di Europe Direct Perugia, il centro della Provincia di Perugia, con sede in Piazza Italia, che offre informazioni e servizi ai cittadini in materia europea.
In merito alla raccolta e riciclo, tutti gli Stati membri dovranno incrementare la raccolta dei rifiuti di prodotti elettronici, anche se già soddisfano l’attuale obiettivo forfetario di 4 kg per persona l’anno. Entro il 2016 si dovranno raccogliere 45 tonnellate di rifiuti di prodotti elettronici per ogni 100 tonnellate di beni immessi sul mercato nei tre anni precedenti. Entro il 2019 la cifra dovrà salire al 65% o, in alternativa, si potrà raccogliere l/85% dei rifiuti di materiale elettronico prodotto, due misure stimate equivalenti. Dieci paesi che devono migliorare le loro infrastrutture, tra i quali non c’è l’Italia, avranno un obiettivo intermedio del 40% e potranno chiedere una proroga fino al 2021 per raggiungere l’obiettivo finale. Per aiutare ognuno a fare la propria parte, il Parlamento europeo ha chiesto e ottenuto che ai consumatori sia permesso direstituire ai venditori piccoli dispositivi elettronici (come i telefonini) in ogni grande negozio del settore (da 400 m2 in su), senza dovere per forza acquistare un altro prodotto. Un miglior trattamento aiuterà poi a recuperare le materie prime più preziose, come l’oro utilizzato per i circuiti elettronici e a evitare che le sostanze nocive finiscano in discarica. Il Parlamento europeo ha anche negoziato controlli più severi sugli imbarchi illegali per evitare che questi tipi di rifiuti siano inviati in paesi in cui le condizioni di lavoro sono spesso pericolose per i lavoratori e per l’ambiente. Sarà compito degli esportatori, e non più dei funzionari doganali, dimostrare che le merci sono state spedite per la riparazione o il riutilizzo, a seconda dei casi previsti dalle nuove regole.
I produttori di beni elettronici continueranno a contribuire finanziariamente al conseguimento degli obiettivi. Questi riceveranno invece benefici dalla semplificazione delle procedure di registrazione e potranno nominare dei rappresentanti sul posto invece di dover necessariamente stabilire una sede legale in ogni paese in cui operano. Le nuove misure impediranno la doppia imposizione della tassa di registrazione tra Stati membri.
Per saperne di più:
http://www.europarl.europa.eu/news/it/pressroom/press-release/plenary/.
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