(Cittadino e Provincia) – Perugia, 11 aprile ’14 – Ok trasversale da parte dei membri della Commissione consiliare permanente Statuto e Regolamenti alla proposta, giunta dalla presidenza della medesima Commissione, di promuovere entro la fine della legislatura un evento pubblico per sintetizzare il ruolo giocato nel tempo dalla Provincia, i principali provvedimenti di cui si è resa artefice in questo ultimo mandato e per indicare cosa diventerà l’Ente in futuro. Una giornata di studio e riflessione, dunque, che a detta di alcuni esponenti politici diventi “degna conclusione” di un percorso lungo oltre 150 anni e che si arresterà definitivamente il prossimo 10 giugno, per effetto della Legge approvata dalla Camera dei Deputati lo scorso 3 aprile. Una partita quella delle Province italiane, che a detta dell’Assessorato ai rapporti istituzionali, risulta chiusa esclusivamente solo dal punto di vista legislativo, “mentre rimangono aperte ancora questioni importanti”. Tra queste la nuova legge elettorale, da cui discenderà la futura governance degli Enti di area vasta, che non è ancora definita; la questione legata alle competenze, specie quelle che dovranno essere trasferite dalle Regioni; i criteri con cui dovranno essere composte le liste per l’elezione dei nuovi organismi. “Si tratta di una riforma – è ancora la posizione espressa dall’assessorato di riferimento – piccola, tiepida, che non porta alcun risparmio e fatta per parlare più alla pancia che alla testa degli italiani”.
OI14146.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 11 aprile ’14 – Ok trasversale da parte dei membri della Commissione consiliare permanente Statuto e Regolamenti alla proposta, giunta dalla presidenza della medesima Commissione, di promuovere entro la fine della legislatura un evento pubblico per sintetizzare il ruolo giocato nel tempo dalla Provincia, i principali provvedimenti di cui si è resa artefice in questo ultimo mandato e per indicare cosa diventerà l’Ente in futuro. Una giornata di studio e riflessione, dunque, che a detta di alcuni esponenti politici diventi “degna conclusione” di un percorso lungo oltre 150 anni e che si arresterà definitivamente il prossimo 10 giugno, per effetto della Legge approvata dalla Camera dei Deputati lo scorso 3 aprile. Una partita quella delle Province italiane, che a detta dell’Assessorato ai rapporti istituzionali, risulta chiusa esclusivamente solo dal punto di vista legislativo, “mentre rimangono aperte ancora questioni importanti”. Tra queste la nuova legge elettorale, da cui discenderà la futura governance degli Enti di area vasta, che non è ancora definita; la questione legata alle competenze, specie quelle che dovranno essere trasferite dalle Regioni; i criteri con cui dovranno essere composte le liste per l’elezione dei nuovi organismi. “Si tratta di una riforma – è ancora la posizione espressa dall’assessorato di riferimento – piccola, tiepida, che non porta alcun risparmio e fatta per parlare più alla pancia che alla testa degli italiani”.
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