(Cittadino e Provincia) – Perugia 8 novembre 2013 – “Il coordinamento delle RSU CGIL, CISL, UIL delle Province di Perugia e Terni – scrivono in un documento le organizzazioni sindacali coinvolte - esprime la propria preoccupazione di fronte all’attuale e perdurante confusione derivante dall’assenza di un progetto organico di riordino della Pubblica Amministrazione e di riforma istituzionale; ritiene che l’idea di sopprimere le Province senza prima aver definito, a livello nazionale e regionale, un quadro normativo ed organizzativo di riferimento entro il quale allocare funzioni, servizi e personale non rappresenti un percorso virtuoso in un’ottica di semplificazione ed efficienza della pubblica amministrazione; sottolinea la necessità di rafforzare il sistema delle relazioni sindacali individuando un livello di confronto nazionale, regionale e territoriale (cabine di regia / tavoli tecnici) utile ad affrontare le problematiche connesse ai processi di riorganizzazione, a salvaguardia dei servizi erogati, dei livelli occupazionali e delle professionalità dei dipendenti; evidenzia la necessità di evitare in tutti i modi il mancato rispetto dei patti di stabilità, che produrrebbe gravi conseguenze per i cittadini e per gli stessi lavoratori degli Enti. Ciò premesso, il coordinamento delle Rsu CGIL CISL UIL delle Province di Perugia e Terni, evidenziando il fatto che sarebbe stato interessante ed opportuno, se non necessario, un confronto preventivo sulla materia oggetto del documento “linee guida per un riordino partecipato del territorio e delle istituzioni”: ravvisa la necessità di promuovere iniziative delle Rsu delle Amministrazioni Provinciali al fine di intervenire concretamente nelle varie fasi del processo di riforma istituzionale ed endoregionale, per esserne protagonisti e non subirne soltanto le conseguenze; pur apprezzando l’iniziativa unitaria delle categorie, chiede una chiara e fattiva adesione delle Confederazioni; ritiene che le stesse Confederazioni debbano porsi il problema del mantenimento dei servizi pubblici di area vasta in modo efficace e funzionale. Il coordinamento delle Rsu CGIL CISL UIL delle Province di Perugia e Terni chiede che le organizzazioni sindacali si attivino per mettere in campo, da subito, le seguenti iniziative, definendo un percorso chiaro e tempi certi:definire una piattaforma che preveda la difesa intransigente dei servizi pubblici erogati dalle Province, dei posti di lavoro e delle professionalità; organizzare giornate di mobilitazione pubblica nonchè momenti di informazione e di coinvolgimento della cittadinanza prima dell'approvazione del d.d.l. Del Rio; includere in forma esplicita tra le motivazioni dello sciopero già programmato lo stato di incertezza che caratterizza la situazione istituzionale ed operativa delle Province; richiedere l’apertura di una apposita cabina di regia con REGIONE UMBRIA, ANCI, UPI, OO.SS. in materia di riordino istituzionale; coinvolgere le Rsu delle Amministrazioni Provinciali ai tavoli tecnici regionali per la definizione del riordino del sistema delle autonomie locali. In particolare, la piattaforma non deve prescindere dai seguenti punti: continuare a garantire il livello e la qualità dei servizi pubblici erogati alla cittadinanza, mediante l'attribuzione di precise competenze ai diversi livelli amministrativi evitando sovrapposizioni, investendo adeguate risorse economiche ed umane, escludendo esplicitamente la possibilità che i servizi pubblici vengano esternalizzati a soggetti privati; mantenimento dei posti di lavoro di tutti i dipendenti, prevedendo esplicitamente che il processo di riorganizzazione istituzionale non debba comportare mobilità o licenziamenti dei dipendenti; mantenimento delle professionalità acquisite e degli stipendi, comprensivi delle voci fondamentali e di quelle accessorie (prevedendo la possibilità di riconoscere economicamente progressioni orizzontali), nell'eventuale passaggio dei lavoratori delle province alle dipendenze di regioni, comuni o loro unioni, enti di area vasta, uffici dello Stato; definizione di criteri chiari ed oggettivi utilizzabili in caso di rideterminazione degli organici e/o del trasferimento dei dipendenti, anche ad uffici dello Stato; prevedere che l'eventuale passaggio dei lavoratori delle province alle dipendenze di regioni, enti di area vasta, comuni o loro unioni debba avvenire, ove necessario, in deroga ai vincoli sul personale previsti per gli enti; inserire tutele a favore dei lavoratori precari delle province nell’ambito delle procedure concorsuali previste dalla Legge n. 125/2013. chiedere quindi, la modifica del d.d.l. Del Rio (Atto 1542) in relazione alle modalità di trasferimento di personale e alla riduzione di piante organiche (Art. 15 comma 4 e comma 6), per uniformarle rispetto a quanto viene previsto per le città metropolitane (Art. 10 comma 2). l coordinamento delle Rsu CGIL CISL UIL delle Province di Perugia e Terni, preannunciando iniziative di coinvolgimento del personale delle relative amministrazioni, sottopone alle segreterie regionali confederali e di categoria di CGIL, CISL, UIL il presente documento con la precisa richiesta di definire a breve uno specifico incontro utile a concordare un percorso operativo”.
Cs13122.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 8 novembre 2013 – “Il coordinamento delle RSU CGIL, CISL, UIL delle Province di Perugia e Terni – scrivono in un documento le organizzazioni sindacali coinvolte - esprime la propria preoccupazione di fronte all’attuale e perdurante confusione derivante dall’assenza di un progetto organico di riordino della Pubblica Amministrazione e di riforma istituzionale; ritiene che l’idea di sopprimere le Province senza prima aver definito, a livello nazionale e regionale, un quadro normativo ed organizzativo di riferimento entro il quale allocare funzioni, servizi e personale non rappresenti un percorso virtuoso in un’ottica di semplificazione ed efficienza della pubblica amministrazione; sottolinea la necessità di rafforzare il sistema delle relazioni sindacali individuando un livello di confronto nazionale, regionale e territoriale (cabine di regia / tavoli tecnici) utile ad affrontare le problematiche connesse ai processi di riorganizzazione, a salvaguardia dei servizi erogati, dei livelli occupazionali e delle professionalità dei dipendenti; evidenzia la necessità di evitare in tutti i modi il mancato rispetto dei patti di stabilità, che produrrebbe gravi conseguenze per i cittadini e per gli stessi lavoratori degli Enti. Ciò premesso, il coordinamento delle Rsu CGIL CISL UIL delle Province di Perugia e Terni, evidenziando il fatto che sarebbe stato interessante ed opportuno, se non necessario, un confronto preventivo sulla materia oggetto del documento “linee guida per un riordino partecipato del territorio e delle istituzioni”: ravvisa la necessità di promuovere iniziative delle Rsu delle Amministrazioni Provinciali al fine di intervenire concretamente nelle varie fasi del processo di riforma istituzionale ed endoregionale, per esserne protagonisti e non subirne soltanto le conseguenze; pur apprezzando l’iniziativa unitaria delle categorie, chiede una chiara e fattiva adesione delle Confederazioni; ritiene che le stesse Confederazioni debbano porsi il problema del mantenimento dei servizi pubblici di area vasta in modo efficace e funzionale. Il coordinamento delle Rsu CGIL CISL UIL delle Province di Perugia e Terni chiede che le organizzazioni sindacali si attivino per mettere in campo, da subito, le seguenti iniziative, definendo un percorso chiaro e tempi certi:definire una piattaforma che preveda la difesa intransigente dei servizi pubblici erogati dalle Province, dei posti di lavoro e delle professionalità; organizzare giornate di mobilitazione pubblica nonchè momenti di informazione e di coinvolgimento della cittadinanza prima dell'approvazione del d.d.l. Del Rio; includere in forma esplicita tra le motivazioni dello sciopero già programmato lo stato di incertezza che caratterizza la situazione istituzionale ed operativa delle Province; richiedere l’apertura di una apposita cabina di regia con REGIONE UMBRIA, ANCI, UPI, OO.SS. in materia di riordino istituzionale; coinvolgere le Rsu delle Amministrazioni Provinciali ai tavoli tecnici regionali per la definizione del riordino del sistema delle autonomie locali. In particolare, la piattaforma non deve prescindere dai seguenti punti: continuare a garantire il livello e la qualità dei servizi pubblici erogati alla cittadinanza, mediante l'attribuzione di precise competenze ai diversi livelli amministrativi evitando sovrapposizioni, investendo adeguate risorse economiche ed umane, escludendo esplicitamente la possibilità che i servizi pubblici vengano esternalizzati a soggetti privati; mantenimento dei posti di lavoro di tutti i dipendenti, prevedendo esplicitamente che il processo di riorganizzazione istituzionale non debba comportare mobilità o licenziamenti dei dipendenti; mantenimento delle professionalità acquisite e degli stipendi, comprensivi delle voci fondamentali e di quelle accessorie (prevedendo la possibilità di riconoscere economicamente progressioni orizzontali), nell'eventuale passaggio dei lavoratori delle province alle dipendenze di regioni, comuni o loro unioni, enti di area vasta, uffici dello Stato; definizione di criteri chiari ed oggettivi utilizzabili in caso di rideterminazione degli organici e/o del trasferimento dei dipendenti, anche ad uffici dello Stato; prevedere che l'eventuale passaggio dei lavoratori delle province alle dipendenze di regioni, enti di area vasta, comuni o loro unioni debba avvenire, ove necessario, in deroga ai vincoli sul personale previsti per gli enti; inserire tutele a favore dei lavoratori precari delle province nell’ambito delle procedure concorsuali previste dalla Legge n. 125/2013. chiedere quindi, la modifica del d.d.l. Del Rio (Atto 1542) in relazione alle modalità di trasferimento di personale e alla riduzione di piante organiche (Art. 15 comma 4 e comma 6), per uniformarle rispetto a quanto viene previsto per le città metropolitane (Art. 10 comma 2). l coordinamento delle Rsu CGIL CISL UIL delle Province di Perugia e Terni, preannunciando iniziative di coinvolgimento del personale delle relative amministrazioni, sottopone alle segreterie regionali confederali e di categoria di CGIL, CISL, UIL il presente documento con la precisa richiesta di definire a breve uno specifico incontro utile a concordare un percorso operativo”.
Cs13122.red