"La Regione si impegna a mettere a disposizione tutte le risorse finanziarie disponibili sia a favore dei dipendenti delle Province che delle funzioni"
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 26 gennaio ’15 – E’ convocata per mercoledì 28 gennaio dalle ore 11 alle ore 14 nella sala del Consiglio provinciale di Perugia un’assemblea generale del personale. A comunicarlo l’RSU che in una nota chiarisce che “non intende partecipare più ad incontri e tavoli che continuino a non rispondere alle questioni fondamentali poste fin dall'inizio: le risorse economiche e i posti di lavoro”. “Questa RSU – prosegue la nota - rimane disponibile sempre e comunque ad incontrare Regione e Provincia ma solo per affrontare, con numeri alla mano, le questioni fondamentali richiamate. Si denuncia l'incertezza e la confusione che rende sempre più rischioso per i lavoratori e per i servizi il processo di riordino avviato dalla L.56/2014. Il Governo consente l'emanazione di un bando per la mobilità nel settore della Giustizia senza rispettare quanto stabilito con la legge di stabilità e ponendo a carico degli enti di provenienza l'onere del 50% del costo del personale interessato, che nel caso specifico della nostra regione è pari al ridicolo numero di 18 unità complessiva e senza nessuna clausola di salvaguardia per i lavoratori e le lavoratrici delle Province; il Governo inoltre continua a non decidere nulla circa il desanzionamento per gli enti che non rispettano il patto di stabilità, producendo ulteriore incertezza per i bilanci delle Province in particolare; il Governo consente l'emanazione di bandi concorso per assunzioni a tempo determinato presso Regioni ed Enti Locali, anche senza imporre misure a tutela del personale delle Province; la Regione dell'Umbria preadotta un disegno di legge regionale di riordino delle funzioni che genera ulteriore incertezza e confusione e soprattutto rimanda ad altri atti l'indicazione delle coperture economiche, i criteri e i numeri per l'individuazione del personale coinvolto, a fronte di altre regione che hanno invece già definito i numeri. Per quanto riguarda il nostro Ente – prosegue - ripetiamo che sono a tutt'oggi inevase le molteplici richieste di informazioni necessarie ad affrontare “insieme” le importanti questioni aperte e per le quali era stato assicurato un pieno coinvolgimento della RSU: situazione economico-finanziaria del nostro Ente soprattutto in relazione alla garanzia degli stipendi e dei servizi propri; rideterminazione della dotazione organica, con l'indicazione dei numeri del personale assegnato alle funzioni proprie e del personale soprannumerario; definizione del piano dei pensionamenti; strumenti finalizzati a garantire competenze, professionalità e livello retributivo di tutto il personale interessato; contrattazione decentrata e definizione del fondo 2015, in considerazione dei riflessi derivanti dalla rideterminazione della dotazione organica e del nuovo profilo funzionale dell'Ente; utilizzo della Polizia Provinciale. Rimaniamo tuttora in attesa di ricevere dal Presidente Mismetti un incontro urgente sui problemi esposti e di ricevere inoltre tutti i dati relativi all'organizzazione ed al riordino, precisando che questa RSU non è più disponibile a convocazioni dell'ultimo momento e senza nessun dato su cui discutere. La partecipazione non è possibile senza informazioni, la trasparenza non è una parola: entrambe hanno bisogno di atti concreti e di comportamenti coerenti. Non è più il tempo dell'attesa”.
Ap15003.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 26 gennaio ’15 – E’ convocata per mercoledì 28 gennaio dalle ore 11 alle ore 14 nella sala del Consiglio provinciale di Perugia un’assemblea generale del personale. A comunicarlo l’RSU che in una nota chiarisce che “non intende partecipare più ad incontri e tavoli che continuino a non rispondere alle questioni fondamentali poste fin dall'inizio: le risorse economiche e i posti di lavoro”. “Questa RSU – prosegue la nota - rimane disponibile sempre e comunque ad incontrare Regione e Provincia ma solo per affrontare, con numeri alla mano, le questioni fondamentali richiamate. Si denuncia l'incertezza e la confusione che rende sempre più rischioso per i lavoratori e per i servizi il processo di riordino avviato dalla L.56/2014. Il Governo consente l'emanazione di un bando per la mobilità nel settore della Giustizia senza rispettare quanto stabilito con la legge di stabilità e ponendo a carico degli enti di provenienza l'onere del 50% del costo del personale interessato, che nel caso specifico della nostra regione è pari al ridicolo numero di 18 unità complessiva e senza nessuna clausola di salvaguardia per i lavoratori e le lavoratrici delle Province; il Governo inoltre continua a non decidere nulla circa il desanzionamento per gli enti che non rispettano il patto di stabilità, producendo ulteriore incertezza per i bilanci delle Province in particolare; il Governo consente l'emanazione di bandi concorso per assunzioni a tempo determinato presso Regioni ed Enti Locali, anche senza imporre misure a tutela del personale delle Province; la Regione dell'Umbria preadotta un disegno di legge regionale di riordino delle funzioni che genera ulteriore incertezza e confusione e soprattutto rimanda ad altri atti l'indicazione delle coperture economiche, i criteri e i numeri per l'individuazione del personale coinvolto, a fronte di altre regione che hanno invece già definito i numeri. Per quanto riguarda il nostro Ente – prosegue - ripetiamo che sono a tutt'oggi inevase le molteplici richieste di informazioni necessarie ad affrontare “insieme” le importanti questioni aperte e per le quali era stato assicurato un pieno coinvolgimento della RSU: situazione economico-finanziaria del nostro Ente soprattutto in relazione alla garanzia degli stipendi e dei servizi propri; rideterminazione della dotazione organica, con l'indicazione dei numeri del personale assegnato alle funzioni proprie e del personale soprannumerario; definizione del piano dei pensionamenti; strumenti finalizzati a garantire competenze, professionalità e livello retributivo di tutto il personale interessato; contrattazione decentrata e definizione del fondo 2015, in considerazione dei riflessi derivanti dalla rideterminazione della dotazione organica e del nuovo profilo funzionale dell'Ente; utilizzo della Polizia Provinciale. Rimaniamo tuttora in attesa di ricevere dal Presidente Mismetti un incontro urgente sui problemi esposti e di ricevere inoltre tutti i dati relativi all'organizzazione ed al riordino, precisando che questa RSU non è più disponibile a convocazioni dell'ultimo momento e senza nessun dato su cui discutere. La partecipazione non è possibile senza informazioni, la trasparenza non è una parola: entrambe hanno bisogno di atti concreti e di comportamenti coerenti. Non è più il tempo dell'attesa”.
Ap15003.red