Rossi e Porzi "Un evento da vivere per apprezzare le qualità del territorio"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 24 settembre ’12) - Riceviamo e pubblichiamo. “Dopo giorni in cui tutti, o quasi, i quotidiani locali hanno pubblicato articoli con titoli certamente di “forte richiamo” riguardanti la Provincia ed i suoi dipendenti, la RSU della Provincia di Perugia ritiene utile e necessario che l’opinione pubblica conosca anche il parere ed il sentire dei dipendenti da essa rappresentati. Non intendiamo entrare nel merito della polemica politica che si cela dietro questi attacchi continui e spesso gratuiti alla Provincia, vogliamo però ricordare che dietro ai risultati conseguiti dall’Amministrazione Provinciale nelle materie di sua competenza, ai quali grande risalto ed enfasi vengono spesso dedicati dalla stampa locale, ci sono quegli stessi dipendenti ai quali in altra parte del giornale ci si riferisce con sprezzante ironia, gettandogli addosso fango . A meno che non si ritenga che l’erogazione di servizi ai cittadini, per esempio presso gli sportelli del lavoro o quelli decentrati sul territorio, venga effettuata da un’ “entità astratta” e non invece da persone in carne ed ossa. Vogliamo dire in maniera chiara che tale atteggiamento è prima di tutto ingiusto ed ingeneroso: i dipendenti della Provincia non sono assenteisti, furbi e dormienti; sono nella stragrande maggioranza persone oneste (le eccezioni, vere o presunte, si trovano ovunque, in tutti i “palazzi”) che quotidianamente erogano servizi ai cittadini ed alle istituzioni, con la consapevolezza di essere fortunati per avere un lavoro, soprattutto oggi, ma anche con la certezza di compiere il proprio dovere con professionalità e con impegno; sono quelle stesse persone che i cittadini trovano negli uffici quando vanno a chiedere un’autorizzazione, a presentare una domanda o un progetto; sono quelli che rendono possibili e meno difficoltosi gli spostamenti dei cittadini pulendo le strade quando nevica; sono quelli che vigilano davanti alle scuole e nei parchi che frequentano i nostri figli; sono tante altre cose ancora …..e a volte sono anche quelli che muoiono sul lavoro. I dati relativi ai servizi e alle funzioni svolte dalla Provincia e la posizione della RSU sulla legge di riordino territoriale sono state ampiamente illustrate nella conferenza stampa di pochi giorni fa; con questa nota la RSU vuole unicamente tutelare la dignità dei dipendenti provinciali e del loro lavoro, cercando di ristabilire la verità su una categoria di lavoratori che, pur essendo ormai abituata ad essere sotto accusa, non si rassegna alla derisione gratuita e all’essere descritta come la “peggiore tendenza del pubblico impiego”, senza probabilmente conoscerla. Sarebbe invece interessante se qualche giornalista volesse trovare il tempo per vivere in prima persona un normale giorno di lavoro dentro un qualsiasi ufficio della Provincia: siamo certi che avrebbe modo di ricredersi su quelli che sono ormai diventati “luoghi comuni” intorno al lavoro pubblico”.
Pers12036.GC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 24 settembre ’12) - Riceviamo e pubblichiamo. “Dopo giorni in cui tutti, o quasi, i quotidiani locali hanno pubblicato articoli con titoli certamente di “forte richiamo” riguardanti la Provincia ed i suoi dipendenti, la RSU della Provincia di Perugia ritiene utile e necessario che l’opinione pubblica conosca anche il parere ed il sentire dei dipendenti da essa rappresentati. Non intendiamo entrare nel merito della polemica politica che si cela dietro questi attacchi continui e spesso gratuiti alla Provincia, vogliamo però ricordare che dietro ai risultati conseguiti dall’Amministrazione Provinciale nelle materie di sua competenza, ai quali grande risalto ed enfasi vengono spesso dedicati dalla stampa locale, ci sono quegli stessi dipendenti ai quali in altra parte del giornale ci si riferisce con sprezzante ironia, gettandogli addosso fango . A meno che non si ritenga che l’erogazione di servizi ai cittadini, per esempio presso gli sportelli del lavoro o quelli decentrati sul territorio, venga effettuata da un’ “entità astratta” e non invece da persone in carne ed ossa. Vogliamo dire in maniera chiara che tale atteggiamento è prima di tutto ingiusto ed ingeneroso: i dipendenti della Provincia non sono assenteisti, furbi e dormienti; sono nella stragrande maggioranza persone oneste (le eccezioni, vere o presunte, si trovano ovunque, in tutti i “palazzi”) che quotidianamente erogano servizi ai cittadini ed alle istituzioni, con la consapevolezza di essere fortunati per avere un lavoro, soprattutto oggi, ma anche con la certezza di compiere il proprio dovere con professionalità e con impegno; sono quelle stesse persone che i cittadini trovano negli uffici quando vanno a chiedere un’autorizzazione, a presentare una domanda o un progetto; sono quelli che rendono possibili e meno difficoltosi gli spostamenti dei cittadini pulendo le strade quando nevica; sono quelli che vigilano davanti alle scuole e nei parchi che frequentano i nostri figli; sono tante altre cose ancora …..e a volte sono anche quelli che muoiono sul lavoro. I dati relativi ai servizi e alle funzioni svolte dalla Provincia e la posizione della RSU sulla legge di riordino territoriale sono state ampiamente illustrate nella conferenza stampa di pochi giorni fa; con questa nota la RSU vuole unicamente tutelare la dignità dei dipendenti provinciali e del loro lavoro, cercando di ristabilire la verità su una categoria di lavoratori che, pur essendo ormai abituata ad essere sotto accusa, non si rassegna alla derisione gratuita e all’essere descritta come la “peggiore tendenza del pubblico impiego”, senza probabilmente conoscerla. Sarebbe invece interessante se qualche giornalista volesse trovare il tempo per vivere in prima persona un normale giorno di lavoro dentro un qualsiasi ufficio della Provincia: siamo certi che avrebbe modo di ricredersi su quelli che sono ormai diventati “luoghi comuni” intorno al lavoro pubblico”.
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