(Cittadino e Provincia) – Perugia, 19 ottobre 2013 – Afasia: una parola che rimane ancora oggi molto oscura e misteriosa, ma che vede in Italia quasi 100 mila nuovi casi l’anno. L’afasia è un disturbo del linguaggio ma afasici non ci si nasce, ci si diventa a seguito di danni celebrali, il cui più diffuso è l’ictus costituendo il 30% di casi di invalidità. Ed è per diffondere la conoscenza del fenomeno di questa patologia che in Provincia di Perugia si è organizzato un seminario dal titolo “L’afasia ti può lasciare senza parola. L’A.IT.A non ti lascia solo” organizzato da Provincia di Perugia insieme all’Associazione Italiana Afasici Umbria AITA, promosso dall'Associazione Sviluppo Welfare ed Innovazione per l'Umbria, in concomitanza con la celebrazione della VI Giornata nazionale dell’Afasia 2013. In apertura di lavori l’intervento del vice presidente dell’Ente, Aviano Rossi, che proprio con l’associazione che li rappresenta ha sottoscritto di recente un protocollo d’intesa per il supporto alle attività della medesima. “Siamo ancora una volta ad ospitare una associazione che esprime un grido di allarme: non dimenticatevi di questo problema – sono le sue parole. É grazie alle associazioni come AITA che le persone afasiche e le loro famiglie non sono sole. Dobbiamo però superare quella che non é solo una disattenzione della programmazione sanitaria, ma una vera e propria crudeltà date le sensazioni psicologicamente devastanti che provano le persone in grado di elaborare un pensiero, senza saperlo esprimere con le parole. É socialmente ingiusto allestire stroke-unit senza logopediste, nonostante i documentati vantaggi dell'agire subito e bene, magari migliorando anche la continuità della riabilitazione a livello territoriale”. Hanno dato contributi importanti a questa giornata di approfondimento Stefania Maria Petrillo, coordinatrice del corso di laurea in logopedia dell’Università degli Studi di Perugia, facoltà di medicina e chirurgia Cinzia Buccioli, coordinatrice aziendale attività di riabilitazione logopedia dell’adulto – Azienda Usl 1 e Cristina Angelini, presidente dell’associazione italiana afasici – Umbria – AITA. Quest’ultima ha sottolineato la presenza dell’associazione all’interno dello sportello “Salute in forma” con il Cesvol presso lo Sportello del Cittadino della Provincia in Piazza Italia. Hanno moderato l’incontro Paola Arcelli coordinatrice del corso di laurea in logopedia, Università degli studi di Perugia, facoltà medicina e chirurgia e Simonetta Petini, segretaria dell’AITA Umbria.
Ast13065.RB
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 19 ottobre 2013 – Afasia: una parola che rimane ancora oggi molto oscura e misteriosa, ma che vede in Italia quasi 100 mila nuovi casi l’anno. L’afasia è un disturbo del linguaggio ma afasici non ci si nasce, ci si diventa a seguito di danni celebrali, il cui più diffuso è l’ictus costituendo il 30% di casi di invalidità. Ed è per diffondere la conoscenza del fenomeno di questa patologia che in Provincia di Perugia si è organizzato un seminario dal titolo “L’afasia ti può lasciare senza parola. L’A.IT.A non ti lascia solo” organizzato da Provincia di Perugia insieme all’Associazione Italiana Afasici Umbria AITA, promosso dall'Associazione Sviluppo Welfare ed Innovazione per l'Umbria, in concomitanza con la celebrazione della VI Giornata nazionale dell’Afasia 2013. In apertura di lavori l’intervento del vice presidente dell’Ente, Aviano Rossi, che proprio con l’associazione che li rappresenta ha sottoscritto di recente un protocollo d’intesa per il supporto alle attività della medesima. “Siamo ancora una volta ad ospitare una associazione che esprime un grido di allarme: non dimenticatevi di questo problema – sono le sue parole. É grazie alle associazioni come AITA che le persone afasiche e le loro famiglie non sono sole. Dobbiamo però superare quella che non é solo una disattenzione della programmazione sanitaria, ma una vera e propria crudeltà date le sensazioni psicologicamente devastanti che provano le persone in grado di elaborare un pensiero, senza saperlo esprimere con le parole. É socialmente ingiusto allestire stroke-unit senza logopediste, nonostante i documentati vantaggi dell'agire subito e bene, magari migliorando anche la continuità della riabilitazione a livello territoriale”. Hanno dato contributi importanti a questa giornata di approfondimento Stefania Maria Petrillo, coordinatrice del corso di laurea in logopedia dell’Università degli Studi di Perugia, facoltà di medicina e chirurgia Cinzia Buccioli, coordinatrice aziendale attività di riabilitazione logopedia dell’adulto – Azienda Usl 1 e Cristina Angelini, presidente dell’associazione italiana afasici – Umbria – AITA. Quest’ultima ha sottolineato la presenza dell’associazione all’interno dello sportello “Salute in forma” con il Cesvol presso lo Sportello del Cittadino della Provincia in Piazza Italia. Hanno moderato l’incontro Paola Arcelli coordinatrice del corso di laurea in logopedia, Università degli studi di Perugia, facoltà medicina e chirurgia e Simonetta Petini, segretaria dell’AITA Umbria.
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