Racconti di vita vissuta per sensibilizzare i giovani, non dimenticare e creare un futuro migliore
(Cittadino e Provincia) – San Giustino, 26 gennaio ’22 – Leggere per non dimenticare mai l’atroce e assurdo sterminio di milioni di persone, le leggi razziali, la persecuzione, i deportati nei campi di concentramento, la loro prigionia e la loro morte.
Su questa scia, in vista della ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell'Olocausto, l’assessorato alle Politiche Scolastiche del Comune di San Giustino ha donato dei libri agli studenti delle scuole del territorio, per sottolineare l’importanza di non ripetere gli stessi errori.
“Anche quest’anno il 27 gennaio celebriamo il Giorno della Memoria – riferisce l’assessore Milena Crispoltoni - e lo facciamo non con spirito meramente commemorativo, ma con l’impegno morale e civile di mettere in atto tutto il possibile per opporsi ad ogni forma di intolleranza e di sopraffazione. Quello che ancora oggi ci riempie di orrore è che durante le dittature nazifasciste le azioni più turpi furono studiate nei minimi particolari ed eseguite da uomini che non si posero il perché delle proprie azioni, che compirono le più grandi atrocità senza sentire alcun richiamo provenire dalla propria coscienza. Il 27 gennaio del 1945 quando i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz furono abbattuti ciò che si trovarono di fronte i soldati dell’esercito sovietico fu uno scenario straziante: migliaia di prigionieri stremati dalla fame e dal freddo, baracche gelate racchiuse entro siepi di fili spinato e linee di alta tensione. E attorno forni crematori per eliminare ogni traccia di quelli che furono esseri viventi, un tempo pieni di speranze, progetti, futuro. Ma quello che era accaduto ad Auschwitz si era ripetuto in tanti altri lager, persino nella nostra Italia, con le stesse modalità, con la stessa “scientifica” metodologia distruttiva: cancellare il popolo ebraico e tutti gli oppositori al regime, non senza prima averne annientata ogni vitalità, ogni interiore resistenza. Che cosa era accaduto? Cosa aveva potuto cancellare ogni dubbio, ogni pensiero critico come se il concetto di “umanità” costruita in secoli di storia, ogni senso di giustizia e “com-passione” fosse precipitato in un immenso nulla? Quello che oggi vogliamo ancora una volta sottolineare è che in qualsiasi circostanza l’uomo si trovi, egli non deve mai dimenticare la propria dimensione morale, la propria responsabilità di fronte a se stesso e agli altri. Le cose non accadono per caso ma perché le si è volute o si è lasciato che accadessero per noncuranza e indifferenza. Se dimentichiamo alcuni valori fondamentali: il riconoscimento della dignità di ogni essere umano, il considerare il mondo come una casa comune da rendere migliore e più giusta, se pensiamo solo al nostro particolare, immediato interesse, ecco che perdiamo il nostro orientamento morale: non ci proiettiamo più verso il futuro, verso un domani migliore ma concorriamo a creare una realtà sempre più egoista e desolata. Il dolore e la solitudine sono i campi di concentramento di sempre: rinascono invisibilmente dove lasciamo crescere ingiustizia e indifferenza. Ogni giorno dovrebbe essere un giorno di memoria per portare alla luce e conservare quello che c’è di positivo nell’essere umano: la capacità di condividere non solo i beni materiali ma anche i sentimenti, le speranze ed i progetti per un futuro migliore per tutti. Non è facile parlare, in questo particolare momento storico, con i ragazzi delle nostre scuole, confrontarci con loro. Abbiamo, per questo, pensato di donare libri ai nostri studenti: “Una bambina e basta: raccontata agli altri bambini e basta” di Lia Levi, e “Le gemelle di Auschwitz” di Eva Mozes Kor, rispettivamente per gli allievi della Direzione Didattica e per i ragazzi dell’Istituto Comprensivo del nostro territorio. Saranno gli insegnanti a trarre liberamente spunto per la loro attività da questi racconti di vita vissuta. A loro, il “grazie” della Amministrazione Comunale di San Giustino”.
Sangiustino22004.IC
(Cittadino e Provincia) – San Giustino, 26 gennaio ’22 – Leggere per non dimenticare mai l’atroce e assurdo sterminio di milioni di persone, le leggi razziali, la persecuzione, i deportati nei campi di concentramento, la loro prigionia e la loro morte.
Su questa scia, in vista della ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell'Olocausto, l’assessorato alle Politiche Scolastiche del Comune di San Giustino ha donato dei libri agli studenti delle scuole del territorio, per sottolineare l’importanza di non ripetere gli stessi errori.
“Anche quest’anno il 27 gennaio celebriamo il Giorno della Memoria – riferisce l’assessore Milena Crispoltoni - e lo facciamo non con spirito meramente commemorativo, ma con l’impegno morale e civile di mettere in atto tutto il possibile per opporsi ad ogni forma di intolleranza e di sopraffazione. Quello che ancora oggi ci riempie di orrore è che durante le dittature nazifasciste le azioni più turpi furono studiate nei minimi particolari ed eseguite da uomini che non si posero il perché delle proprie azioni, che compirono le più grandi atrocità senza sentire alcun richiamo provenire dalla propria coscienza. Il 27 gennaio del 1945 quando i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz furono abbattuti ciò che si trovarono di fronte i soldati dell’esercito sovietico fu uno scenario straziante: migliaia di prigionieri stremati dalla fame e dal freddo, baracche gelate racchiuse entro siepi di fili spinato e linee di alta tensione. E attorno forni crematori per eliminare ogni traccia di quelli che furono esseri viventi, un tempo pieni di speranze, progetti, futuro. Ma quello che era accaduto ad Auschwitz si era ripetuto in tanti altri lager, persino nella nostra Italia, con le stesse modalità, con la stessa “scientifica” metodologia distruttiva: cancellare il popolo ebraico e tutti gli oppositori al regime, non senza prima averne annientata ogni vitalità, ogni interiore resistenza. Che cosa era accaduto? Cosa aveva potuto cancellare ogni dubbio, ogni pensiero critico come se il concetto di “umanità” costruita in secoli di storia, ogni senso di giustizia e “com-passione” fosse precipitato in un immenso nulla? Quello che oggi vogliamo ancora una volta sottolineare è che in qualsiasi circostanza l’uomo si trovi, egli non deve mai dimenticare la propria dimensione morale, la propria responsabilità di fronte a se stesso e agli altri. Le cose non accadono per caso ma perché le si è volute o si è lasciato che accadessero per noncuranza e indifferenza. Se dimentichiamo alcuni valori fondamentali: il riconoscimento della dignità di ogni essere umano, il considerare il mondo come una casa comune da rendere migliore e più giusta, se pensiamo solo al nostro particolare, immediato interesse, ecco che perdiamo il nostro orientamento morale: non ci proiettiamo più verso il futuro, verso un domani migliore ma concorriamo a creare una realtà sempre più egoista e desolata. Il dolore e la solitudine sono i campi di concentramento di sempre: rinascono invisibilmente dove lasciamo crescere ingiustizia e indifferenza. Ogni giorno dovrebbe essere un giorno di memoria per portare alla luce e conservare quello che c’è di positivo nell’essere umano: la capacità di condividere non solo i beni materiali ma anche i sentimenti, le speranze ed i progetti per un futuro migliore per tutti. Non è facile parlare, in questo particolare momento storico, con i ragazzi delle nostre scuole, confrontarci con loro. Abbiamo, per questo, pensato di donare libri ai nostri studenti: “Una bambina e basta: raccontata agli altri bambini e basta” di Lia Levi, e “Le gemelle di Auschwitz” di Eva Mozes Kor, rispettivamente per gli allievi della Direzione Didattica e per i ragazzi dell’Istituto Comprensivo del nostro territorio. Saranno gli insegnanti a trarre liberamente spunto per la loro attività da questi racconti di vita vissuta. A loro, il “grazie” della Amministrazione Comunale di San Giustino”.
Sangiustino22004.IC