Assessore Crispoltoni: “Un testo poetico per favorire momenti di dialogo e riflessione in classe”
(Cittadino e Provincia) – San Giustino, 8 febbraio ’22 –L’Amministrazione comunale di San Giustino, assessorato alle Politiche Scolastiche e Culturali, in occasione del Giorno del Ricordo, ha pensato di donare dei libri alle scuole del territorio per offrire spunti di riflessione in classe e rinnovare la memoria della tragedia delle foibe e dell'esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani costretti a fuggire dalle loro terre durante la Seconda guerra mondiale e nell'immediato dopoguerra.
“Da qualche anno – riferisce Milena Crispoltoni, assessore alle Politiche Scolastiche e Culturali - si è cominciato a considerare la storia del Ventesimo secolo con sguardo più distaccato. La caduta del muro di Berlino ha consentito di valutare le vicende storiche accadute in Europa durante e dopo la seconda guerra mondiale, con spirito di verità. Difficilissimo parlare e giudicare quando il dolore è forte e gli occhi sono pieni di immagini desolanti, difficile quando equilibri in apparenza stabili si disfano e sorgono nuove realtà complesse.
L’analisi della storia richiede attenzione e pazienza e insegna solo se ci soffermiamo a studiarla passo dopo passo, con pazienza e con volontà di capire.
E allora perché, ogni anno il 10 febbraio, celebriamo il Giorno del Ricordo? Cosa vuole richiamare il nostro pensiero con tale data?
Certamente una perdita, un dolore. Perdita di una patria per tutti coloro che per la scelta di rimanere cittadini italiani furono costretti ad abbandonare le terre dove fino ad allora avevano vissuto. In tale nuova e tragica realtà si trovarono coinvolte migliaia di innocenti, solo per il fatto di essere italiani. Giovani e anziani, donne e uomini: di questi furono negate la presenza, le tracce e la memoria.
L’altopiano carsico offriva cavità enormi e segrete: le foibe. Gettarvi i corpi degli uccisi avrebbe significato farli sparire per sempre. Dal 1943 fino al 1947 furono eliminate così migliaia di persone.
Da alcuni decenni si è avviata in forma sistematica la pubblicazione, sia in Italia che in Europa, di trattati, memorie, romanzi che, gettando luce su quegli anni bui, ci aiutano a recupere il passato con tutta la sua complessità e a proiettarci verso un futuro di pace.
La crescita dell’Unione Europea, con l’ingresso di alcuni Stati, formatisi sul territorio della ex Jugoslavia, ha inoltre favorito i legami fra l’Italia e i popoli istriano-dalmati valorizzando i reciproci rapporti economici e lo studio delle peculiari lingue e tradizioni.
Il nostro Presidente Sergio Mattarella con il discorso ufficiale pronunciato il nove febbraio dell’anno 2020 ha chiarato in maniera netta ed incontrovertibile il nuovo corso: ‘Alle vittime di quella persecuzione, ai profughi, ai loro discendenti rivolgo un pensiero commosso e partecipe. La loro angoscia e le loro sofferenze non dovranno mai essere dimenticate. Esse restano un monito perenne contro le ideologie e i regimi totalitari che, in nome della superiorità dei uno stato, di un partito o di un presunto e malinteso ideale, opprimono i cittadini, schiacciano le minoranze e negano i diritti fondamentali della persona e ci rafforzano nei nostri propositi di difendere, rafforzare gli istituti della democrazia e di promuovere la pace e la collaborazione internazionale, che si fondano sul dialogo tra gli Stati e l’amicizia dei popoli’.
Per ricordare e favorire, all’interno delle nostre scuole, momenti di dialogo e riflessione su tale tematica, l’Amministrazione Comunale di San Giustino, Assessorato Politiche Scolastiche e Culturali, donerà alcune copie di “Perché la notte” di Lorella Rotondi, un libro che sollecita a dare valore alla memoria, così come detta la Legge 92 del 30 marzo 2004”.
Legge 30 marzo 2004, n. 92, Art. 1.
1. La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
2. Nella giornata di cui al comma 1 sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero.
Sangius22007.IlariaCesaroni
(Cittadino e Provincia) – San Giustino, 8 febbraio ’22 –L’Amministrazione comunale di San Giustino, assessorato alle Politiche Scolastiche e Culturali, in occasione del Giorno del Ricordo, ha pensato di donare dei libri alle scuole del territorio per offrire spunti di riflessione in classe e rinnovare la memoria della tragedia delle foibe e dell'esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani costretti a fuggire dalle loro terre durante la Seconda guerra mondiale e nell'immediato dopoguerra.
“Da qualche anno – riferisce Milena Crispoltoni, assessore alle Politiche Scolastiche e Culturali - si è cominciato a considerare la storia del Ventesimo secolo con sguardo più distaccato. La caduta del muro di Berlino ha consentito di valutare le vicende storiche accadute in Europa durante e dopo la seconda guerra mondiale, con spirito di verità. Difficilissimo parlare e giudicare quando il dolore è forte e gli occhi sono pieni di immagini desolanti, difficile quando equilibri in apparenza stabili si disfano e sorgono nuove realtà complesse.
L’analisi della storia richiede attenzione e pazienza e insegna solo se ci soffermiamo a studiarla passo dopo passo, con pazienza e con volontà di capire.
E allora perché, ogni anno il 10 febbraio, celebriamo il Giorno del Ricordo? Cosa vuole richiamare il nostro pensiero con tale data?
Certamente una perdita, un dolore. Perdita di una patria per tutti coloro che per la scelta di rimanere cittadini italiani furono costretti ad abbandonare le terre dove fino ad allora avevano vissuto. In tale nuova e tragica realtà si trovarono coinvolte migliaia di innocenti, solo per il fatto di essere italiani. Giovani e anziani, donne e uomini: di questi furono negate la presenza, le tracce e la memoria.
L’altopiano carsico offriva cavità enormi e segrete: le foibe. Gettarvi i corpi degli uccisi avrebbe significato farli sparire per sempre. Dal 1943 fino al 1947 furono eliminate così migliaia di persone.
Da alcuni decenni si è avviata in forma sistematica la pubblicazione, sia in Italia che in Europa, di trattati, memorie, romanzi che, gettando luce su quegli anni bui, ci aiutano a recupere il passato con tutta la sua complessità e a proiettarci verso un futuro di pace.
La crescita dell’Unione Europea, con l’ingresso di alcuni Stati, formatisi sul territorio della ex Jugoslavia, ha inoltre favorito i legami fra l’Italia e i popoli istriano-dalmati valorizzando i reciproci rapporti economici e lo studio delle peculiari lingue e tradizioni.
Il nostro Presidente Sergio Mattarella con il discorso ufficiale pronunciato il nove febbraio dell’anno 2020 ha chiarato in maniera netta ed incontrovertibile il nuovo corso: ‘Alle vittime di quella persecuzione, ai profughi, ai loro discendenti rivolgo un pensiero commosso e partecipe. La loro angoscia e le loro sofferenze non dovranno mai essere dimenticate. Esse restano un monito perenne contro le ideologie e i regimi totalitari che, in nome della superiorità dei uno stato, di un partito o di un presunto e malinteso ideale, opprimono i cittadini, schiacciano le minoranze e negano i diritti fondamentali della persona e ci rafforzano nei nostri propositi di difendere, rafforzare gli istituti della democrazia e di promuovere la pace e la collaborazione internazionale, che si fondano sul dialogo tra gli Stati e l’amicizia dei popoli’.
Per ricordare e favorire, all’interno delle nostre scuole, momenti di dialogo e riflessione su tale tematica, l’Amministrazione Comunale di San Giustino, Assessorato Politiche Scolastiche e Culturali, donerà alcune copie di “Perché la notte” di Lorella Rotondi, un libro che sollecita a dare valore alla memoria, così come detta la Legge 92 del 30 marzo 2004”.
Legge 30 marzo 2004, n. 92, Art. 1.
1. La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
2. Nella giornata di cui al comma 1 sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero.
Sangius22007.IlariaCesaroni