Appuntamento il 30 maggio in Comune con l’autore Ivano Rossi
(Cittadino e Provincia) – San Giustino, 28 maggio ‘25 – Il racconto di un bambino che ha fotografato con il suo sguardo gli eventi della Seconda Guerra Mondiale in Alto Tevere. E’ quanto racchiuso nell’agile volume di Ivano Rossi “Ho passato la guerra”, che verrà presentato a San Giustino venerdì 30 maggio alle ore 18.30 nella sala del Consiglio comunale.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Stefano Veschi, l’autore dialogherà col pubblico amabilmente sollecitato dalla figlia, la prof.ssa Federica Rossi che leggerà insieme alla dott.ssa Valeria Marri una breve antologia di brani tratti dal volume.
L’iniziativa rientra nelle celebrazioni per l’80° della Liberazione d’Italia dal nazifascismo, di cui quest’anno cade l’anniversario.
“La narrazione, leggera e curata, restituisce uno spaccato degli eventi bellici vissuti dall’autore, allora bambino, senza i filtri delle ideologie degli adulti e racconta la quotidiana ricerca di cibo e sicurezza di un nucleo familiare coeso e vissuto”, spiega l’assessora alla Cultura Loretta Zazzi. “Senza retorica, suggerisce la storia corale di una famiglia costretta ad affrontare il precipitare degli eventi senza rinunciare ai suoi valori”.
Sangiustino25022.IC
(Cittadino e Provincia) – San Giustino, 28 maggio ‘25 – Il racconto di un bambino che ha fotografato con il suo sguardo gli eventi della Seconda Guerra Mondiale in Alto Tevere. E’ quanto racchiuso nell’agile volume di Ivano Rossi “Ho passato la guerra”, che verrà presentato a San Giustino venerdì 30 maggio alle ore 18.30 nella sala del Consiglio comunale.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Stefano Veschi, l’autore dialogherà col pubblico amabilmente sollecitato dalla figlia, la prof.ssa Federica Rossi che leggerà insieme alla dott.ssa Valeria Marri una breve antologia di brani tratti dal volume.
L’iniziativa rientra nelle celebrazioni per l’80° della Liberazione d’Italia dal nazifascismo, di cui quest’anno cade l’anniversario.
“La narrazione, leggera e curata, restituisce uno spaccato degli eventi bellici vissuti dall’autore, allora bambino, senza i filtri delle ideologie degli adulti e racconta la quotidiana ricerca di cibo e sicurezza di un nucleo familiare coeso e vissuto”, spiega l’assessora alla Cultura Loretta Zazzi. “Senza retorica, suggerisce la storia corale di una famiglia costretta ad affrontare il precipitare degli eventi senza rinunciare ai suoi valori”.
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