Una seduta del Consiglio dedicata al Maestro Giancarlo Menotti, uno straordinario protagonista della vita musicale del XX secolo
(Cittadino e Provincia) – Perugia 26 gennaio 2012 – “Nel contesto della discussione sul riordino del Sistema Sanitario umbro, con l’ipotesi di due Asl su base regionale, in sostituzione delle quattro attualmente esistenti, con le idee di altro tenore che pur circolano negli ambienti politici, sindacali e nella società civile – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - urge la convocazione di un Consiglio provinciale aperto sul tema, preceduto da un adeguato approfondimento nelle Commissioni permanenti . La Provincia, come Ente intermedio e come prima Istituzione sovracomunale storicamente presente sul territorio, non può essere scavalcata nella discussione su un tema così delicato. Occorre sentire il parere di tutti i soggetti interessati e di tutte le Istituzioni se si vuole condurre in porto una riforma seria, organicamente strutturata e realmente orientata verso gli interessi dei cittadini, che talvolta sembrano essere i grandi assenti del dibattito in corso. Nel balletto delle cifre riguardanti apparati e dirigenze nessuno ci ha ancora detto, da Palazzo Cesaroni, quali misure si pensa di attuare per accorciare in maniera sensibile le liste d’attesa ; quali strategie si pensa di portare a compimento per far sì che si attui una vera e propria medicina preventiva articolata sui territori, a partire dai luoghi di lavoro. Nessuno ci ha ancora detto se e in quali termini l’auspicato riordino inciderà sul livello dei servizi e se e in quale misura cambieranno le condizioni di accesso dei cittadini ai servizi stessi; nessuno ci ha esaurientemente spiegato se e in quale misura conosceranno sviluppo sui territori le cure a domicilio, vitali se si vuole ridurre, come sta avvenendo , il regime dell’ospedalizzazione senza lasciar scoperte ampie fasce bisognose comunque di assistenza. Per questo è utile e anzi necessario avere un momento di ascolto e di confronto e la Provincia , al di là del comodo recinto delle competenze, non può tirarsi indietro rispetto a questa urgenza : senza indugi, in un rinnovato spirito di unità d’intenti e di fattiva collaborazione insteristituzionale, in primis con la Regione Umbria, si organizzi quindi in tempi brevi una riunione delle Commissioni e una seduta del Consiglio provinciale sul tema del riordino del Sistema sanitario umbro. Sarà il momento per uscire concordi e uniti dalla palude delle polemiche e delle bordate, riorientando la proposta e l’azione politica sugli interessi più concreti delle nostre comunità, da San Giustino a Massa Martana passando per Gubbio, Perugia, Foligno, Spoleto”.
Gc12027.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 26 gennaio 2012 – “Nel contesto della discussione sul riordino del Sistema Sanitario umbro, con l’ipotesi di due Asl su base regionale, in sostituzione delle quattro attualmente esistenti, con le idee di altro tenore che pur circolano negli ambienti politici, sindacali e nella società civile – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - urge la convocazione di un Consiglio provinciale aperto sul tema, preceduto da un adeguato approfondimento nelle Commissioni permanenti . La Provincia, come Ente intermedio e come prima Istituzione sovracomunale storicamente presente sul territorio, non può essere scavalcata nella discussione su un tema così delicato. Occorre sentire il parere di tutti i soggetti interessati e di tutte le Istituzioni se si vuole condurre in porto una riforma seria, organicamente strutturata e realmente orientata verso gli interessi dei cittadini, che talvolta sembrano essere i grandi assenti del dibattito in corso. Nel balletto delle cifre riguardanti apparati e dirigenze nessuno ci ha ancora detto, da Palazzo Cesaroni, quali misure si pensa di attuare per accorciare in maniera sensibile le liste d’attesa ; quali strategie si pensa di portare a compimento per far sì che si attui una vera e propria medicina preventiva articolata sui territori, a partire dai luoghi di lavoro. Nessuno ci ha ancora detto se e in quali termini l’auspicato riordino inciderà sul livello dei servizi e se e in quale misura cambieranno le condizioni di accesso dei cittadini ai servizi stessi; nessuno ci ha esaurientemente spiegato se e in quale misura conosceranno sviluppo sui territori le cure a domicilio, vitali se si vuole ridurre, come sta avvenendo , il regime dell’ospedalizzazione senza lasciar scoperte ampie fasce bisognose comunque di assistenza. Per questo è utile e anzi necessario avere un momento di ascolto e di confronto e la Provincia , al di là del comodo recinto delle competenze, non può tirarsi indietro rispetto a questa urgenza : senza indugi, in un rinnovato spirito di unità d’intenti e di fattiva collaborazione insteristituzionale, in primis con la Regione Umbria, si organizzi quindi in tempi brevi una riunione delle Commissioni e una seduta del Consiglio provinciale sul tema del riordino del Sistema sanitario umbro. Sarà il momento per uscire concordi e uniti dalla palude delle polemiche e delle bordate, riorientando la proposta e l’azione politica sugli interessi più concreti delle nostre comunità, da San Giustino a Massa Martana passando per Gubbio, Perugia, Foligno, Spoleto”.
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