Aeroporto - Bellini "Non sono ipotizzabili passi indietro. Lavoriamo per potenziare strutture e rotte da e per Sant'Egidio"
(Cittadino e Provincia) – Perugia 21 luglio 2020 - “Il rapporto One Works-Kpmg-Nomisma – afferma in una nota l’assessore alle societa’ partecipate della Provincia di Perugia Ornella Bellini - come tutti i rapporti, si basa su stime numeriche che hanno la loro importanza, ma che non dicono tutta la verità e soprattutto non tengono conto delle realtà territoriali. Sicuramente gli scali intercontinentali non potranno proliferare; sicuramente ci saranno aeroporti nazionali con un potenziale di traffico molto elevato, ma dire che l’aeroporto di Sant’Egidio è senza futuro equivale a non conoscere la realtà umbra e l’utilità di questo scalo per lo sviluppo dell’Umbria e dei territori limitrofi. L’Umbria, storicamente sganciata dall’alta velocità ferroviaria, con una ferrovia che risale alla seconda metà dell’Ottocento, con la E45 ormai diventata strada di collegamento nord-sud ed il raccordo Perugia-Bettolle per facilitare l’accesso all’A1, è letteralmente isolata dal resto del paese e d’Europa. Lo sanno bene le imprese che faticano a raggiungere il porto di Ancona o le capitali europee per lavoro; lo sanno bene i cittadini che hanno visto crescere in maniera abnorme il traffico pesante su strada con ripercussioni negative sull’ambiente e sulla sicurezza stradale; lo sanno bene gli operatori turistici che vedono nell’aeroporto un mezzo per incrementare una delle risorse economiche importanti per l’Umbria. Ecco allora che istituzioni pubbliche e private hanno fortemente voluto – e continuano a volerlo – questo aeroporto per fare uscire l’Umbria dall’isolamento e per dare al mondo economico ed ai cittadini una chance vera ai loro spostamenti. Dopo che i governi nazionali hanno assecondato questa programmazione mettendoci risorse finanziarie insieme ai soci; dopo che gli stessi soci hanno investito e stanno investendo sull’accessibilità allo scalo, non sono ipotizzabili passi indietro. Come Provincia di Perugia riconfermiamo la fiducia al management e diciamo che dobbiamo continuare a perseguire i tre obiettivi evidenziati anche nella recente assemblea: a) completare i lavori che in verità camminano con speditezza; b) aumentare i voli per collegare l’Umbria ad altre capitale europee; c) portare i bilanci a pareggio. Vigileremo anche affinché scelte programmatiche già fatte e che vanno nella direzione dello sviluppo del territorio di una macro-area non siano indebolite da riprogrammazioni delle politiche aeroportuali”.
Tra109046.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 21 luglio 2020 - “Il rapporto One Works-Kpmg-Nomisma – afferma in una nota l’assessore alle societa’ partecipate della Provincia di Perugia Ornella Bellini - come tutti i rapporti, si basa su stime numeriche che hanno la loro importanza, ma che non dicono tutta la verità e soprattutto non tengono conto delle realtà territoriali. Sicuramente gli scali intercontinentali non potranno proliferare; sicuramente ci saranno aeroporti nazionali con un potenziale di traffico molto elevato, ma dire che l’aeroporto di Sant’Egidio è senza futuro equivale a non conoscere la realtà umbra e l’utilità di questo scalo per lo sviluppo dell’Umbria e dei territori limitrofi. L’Umbria, storicamente sganciata dall’alta velocità ferroviaria, con una ferrovia che risale alla seconda metà dell’Ottocento, con la E45 ormai diventata strada di collegamento nord-sud ed il raccordo Perugia-Bettolle per facilitare l’accesso all’A1, è letteralmente isolata dal resto del paese e d’Europa. Lo sanno bene le imprese che faticano a raggiungere il porto di Ancona o le capitali europee per lavoro; lo sanno bene i cittadini che hanno visto crescere in maniera abnorme il traffico pesante su strada con ripercussioni negative sull’ambiente e sulla sicurezza stradale; lo sanno bene gli operatori turistici che vedono nell’aeroporto un mezzo per incrementare una delle risorse economiche importanti per l’Umbria. Ecco allora che istituzioni pubbliche e private hanno fortemente voluto – e continuano a volerlo – questo aeroporto per fare uscire l’Umbria dall’isolamento e per dare al mondo economico ed ai cittadini una chance vera ai loro spostamenti. Dopo che i governi nazionali hanno assecondato questa programmazione mettendoci risorse finanziarie insieme ai soci; dopo che gli stessi soci hanno investito e stanno investendo sull’accessibilità allo scalo, non sono ipotizzabili passi indietro. Come Provincia di Perugia riconfermiamo la fiducia al management e diciamo che dobbiamo continuare a perseguire i tre obiettivi evidenziati anche nella recente assemblea: a) completare i lavori che in verità camminano con speditezza; b) aumentare i voli per collegare l’Umbria ad altre capitale europee; c) portare i bilanci a pareggio. Vigileremo anche affinché scelte programmatiche già fatte e che vanno nella direzione dello sviluppo del territorio di una macro-area non siano indebolite da riprogrammazioni delle politiche aeroportuali”.
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