“La scienza è per persone dedicate e determinate. È per persone che hanno le caratteristiche e la creatività per essere scienziate. Se pensate di avere queste doti e di esser convinte di voler intraprendere una strada in salita, fatelo perché vi garantisco che vi divertirete moltissimo”. Parole di Ilaria Capua, nota virologa e veterinaria italiana, tra i 50 scienziati top di Scientific American, testimonial in una clip della campagna “Science:it’s a girl thing” lanciata dalla Commissione europea per fare della scienza e dell’innovazione “un gioco da ragazze” (http://science-girl-thing.eu).
Non è solo un gioco ma è soprattutto una sfida quella che l’UE lancia, aumentare il numero di ricercatori, un milione in più entro il 2020. E spingere soprattutto le ragazze a orientare i propri studi verso materie scientifiche in grado di offrire occupazione ma anche un contributo importante per la società e per il futuro dell’Europa. Perché le ragazze? Perché nonostante oltre la metà della popolazione studentesca europea e il 45% dei titolari di dottorato siano donne, solo un terzo del totale intraprendono una carriera da ricercatrici.
Obiettivo della campagna, che avrà una durata triennale, sarà dunque quello di interessare le adolescenti impegnate negli studi secondari allo studio della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica perché è soprattutto tra i 13 e i 17 anni che i giovani compiono scelte determinanti ai fini della carriera professionale. Successivamente, la campagna sposterà l’attenzione all’intera popolazione studentesca femminile, incoraggiandola a prendere in considerazione la professione di ricercatrice.
Come ricordava Ilaria Capua, la scienza è divertente e può offrire straordinarie opportunità, ma la ricerca e l’innovazione sono soprattutto essenziali per trovare soluzioni concrete alle sfide comuni, quali la sicurezza alimentare ed energetica, l’ambiente e i cambiamenti climatici o il miglioramento dell’assistenza sanitaria.
La campagna interesserà tutti e 27 gli Stati membri dell’UE nel 2012 e 2013. In una prima fase, saranno organizzati eventi in 6 paesi: Austria, Germania, Italia, Paesi Bassi e Polonia; tra settembre e dicembre sono previste iniziative in 9 città tra le quali Milano e Roma.
La campagna viene lanciata contemporaneamente alla presentazione, da parte della Commissione, del programma Orizzonte 2020, che mira ad accrescere i finanziamenti europei per la ricerca e l’innovazione, portandoli a 80 miliardi di euro per il periodo 2014-2020.
“La scienza è per persone dedicate e determinate. È per persone che hanno le caratteristiche e la creatività per essere scienziate. Se pensate di avere queste doti e di esser convinte di voler intraprendere una strada in salita, fatelo perché vi garantisco che vi divertirete moltissimo”. Parole di Ilaria Capua, nota virologa e veterinaria italiana, tra i 50 scienziati top di Scientific American, testimonial in una clip della campagna “Science:it’s a girl thing” lanciata dalla Commissione europea per fare della scienza e dell’innovazione “un gioco da ragazze” (http://science-girl-thing.eu).
Non è solo un gioco ma è soprattutto una sfida quella che l’UE lancia, aumentare il numero di ricercatori, un milione in più entro il 2020. E spingere soprattutto le ragazze a orientare i propri studi verso materie scientifiche in grado di offrire occupazione ma anche un contributo importante per la società e per il futuro dell’Europa. Perché le ragazze? Perché nonostante oltre la metà della popolazione studentesca europea e il 45% dei titolari di dottorato siano donne, solo un terzo del totale intraprendono una carriera da ricercatrici.
Obiettivo della campagna, che avrà una durata triennale, sarà dunque quello di interessare le adolescenti impegnate negli studi secondari allo studio della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica perché è soprattutto tra i 13 e i 17 anni che i giovani compiono scelte determinanti ai fini della carriera professionale. Successivamente, la campagna sposterà l’attenzione all’intera popolazione studentesca femminile, incoraggiandola a prendere in considerazione la professione di ricercatrice.
Come ricordava Ilaria Capua, la scienza è divertente e può offrire straordinarie opportunità, ma la ricerca e l’innovazione sono soprattutto essenziali per trovare soluzioni concrete alle sfide comuni, quali la sicurezza alimentare ed energetica, l’ambiente e i cambiamenti climatici o il miglioramento dell’assistenza sanitaria.
La campagna interesserà tutti e 27 gli Stati membri dell’UE nel 2012 e 2013. In una prima fase, saranno organizzati eventi in 6 paesi: Austria, Germania, Italia, Paesi Bassi e Polonia; tra settembre e dicembre sono previste iniziative in 9 città tra le quali Milano e Roma.
La campagna viene lanciata contemporaneamente alla presentazione, da parte della Commissione, del programma Orizzonte 2020, che mira ad accrescere i finanziamenti europei per la ricerca e l’innovazione, portandoli a 80 miliardi di euro per il periodo 2014-2020.