Le parole del Presidente Guasticchi a ricordo del 'maestro' Cerami: “Con la scomparsa di Vincenzo Cerami l’Umbria perde un uomo di cultura, di altissima cultura, che si è adoperato in ogni modo per far crescere il nostro territorio e farlo dialogare, come esso merita, con i più elevati livelli di produzione artistica e letteraria della Nazione”. Nella sua qualità di assessore alla cultura del Comune di Spoleto ho avuto modo di incontrarlo e di condividere con lui idee e progettualità all’inizio dei nostri rispettivi mandati. Era il 2009 e poter dialogare con lo sceneggiatore del film ‘La vita è bella’ ha rappresentato per me un ampliamento dei confini amministrativi verso una plasticità degli spazi istituzionali che solo da grandi esperienze culturali nazionali come la sua è stato possibile declinare in successiva azione politica di spessore, capace di incidere sulla realtà dei fenomeni culturali cari alla comunità umbra. Il Comune di Spoleto per la sua diretta azione, la Provincia di Perugia per la positiva ricaduta della sua presenza, tutta l’Umbria ha avuto modo di crescere e di diventare più consapevole dei propri mezzi grazie alla vicinanza, al contatto con un uomo forte e determinato, attento e intelligente come Vincenzo Cerami. E in alcune occasioni egli mi è stato vicino per il mio lavoro di scrittore quanto basta per incoraggiarmi e darmi impressioni, giudizi dei quali credo di avere potuto fare grande tesoro”.
Le parole del Presidente Guasticchi a ricordo del 'maestro' Cerami: “Con la scomparsa di Vincenzo Cerami l’Umbria perde un uomo di cultura, di altissima cultura, che si è adoperato in ogni modo per far crescere il nostro territorio e farlo dialogare, come esso merita, con i più elevati livelli di produzione artistica e letteraria della Nazione”. Nella sua qualità di assessore alla cultura del Comune di Spoleto ho avuto modo di incontrarlo e di condividere con lui idee e progettualità all’inizio dei nostri rispettivi mandati. Era il 2009 e poter dialogare con lo sceneggiatore del film ‘La vita è bella’ ha rappresentato per me un ampliamento dei confini amministrativi verso una plasticità degli spazi istituzionali che solo da grandi esperienze culturali nazionali come la sua è stato possibile declinare in successiva azione politica di spessore, capace di incidere sulla realtà dei fenomeni culturali cari alla comunità umbra. Il Comune di Spoleto per la sua diretta azione, la Provincia di Perugia per la positiva ricaduta della sua presenza, tutta l’Umbria ha avuto modo di crescere e di diventare più consapevole dei propri mezzi grazie alla vicinanza, al contatto con un uomo forte e determinato, attento e intelligente come Vincenzo Cerami. E in alcune occasioni egli mi è stato vicino per il mio lavoro di scrittore quanto basta per incoraggiarmi e darmi impressioni, giudizi dei quali credo di avere potuto fare grande tesoro”.