(Cittadino e Provincia) Perugia, 15 novembre '13 – “Chi ha il diabete oggi non corre da solo”. Sono queste le parole contenute nel video che ha aperto l'incontro informativo e di sensibilizzazione sul diabete giovanile, nell'aula magna dell'Istituto tecnico tecnologico statale “A. Volta” di Perugia. Una vera e propria lezione di vita promossa dal Presidio del volontariato dell’AGD Umbria, per fare luce su una patologia che colpisce anche i giovani fin dall’età infantile. I ragazzi con il diabete possono condurre una vita normale e attiva come tutti i loro coetanei: possono fare sport, frequentare amici e pensare al loro futuro. Tutto ciò di cui hanno bisogno sono dosi giornalieri di insulina, una corretta alimentazione e attività fisica senza dimenticare il buon senso e la serenità di chi li circonda. All’incontro oltre al presidente dell’Associazione giovani diabetici dell’Umbria Enrico Piano che ha illustrato la patologia, Dino Iorio giovane tutor nei campi scuola e Lucia Medici infermiera dell’associazione, hanno partecipato la vicepresidente della Regione Umbria Carla Casciari, il vicepresidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi, la vicepreside dell’Istituto Paola Maurizi e Serena Colaianni del Cesvol. Nel corso dell’evento, creato ad hoc per gli studenti del Volta, le tante domande hanno mostrato l’interesse sul tema e la voglia di sapere. Il vicepresidente della Provincia ha invitato tutti i presenti a mettersi in gioco per trovare le risposte giuste e affrontare la situazione. “Cosa posso fare io? E' questa la domanda che tutti dovremmo porci – ha esordito Rossi rivolto alla platea – e non pensare che sarà qualcun altro ad attivarsi per risolvere il problema. Quando in classe o in altri contesti ci troviamo vicini a persone con patologie che non comportano rischi per gli altri, non bisogna aver paura, ma pretendere che esperti vengano a scuola per spiegare in cosa consiste la malattia per poi essere in grado di agire in caso di necessità. La conoscenza è l’unico strumento per arginare la discriminazione. Con il diabete – ha concluso Rossi – non solo si può convivere, ma si possono promuovere stili di vita sani”. Casciari ha definito l’incontro “una giornata di formazione e prevenzione, finalizzata a capire che una corretta alimentazione e un po’ di movimento fisico possono aiutare nel prevenire questa malattia”.
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(Cittadino e Provincia) Perugia, 15 novembre '13 – “Chi ha il diabete oggi non corre da solo”. Sono queste le parole contenute nel video che ha aperto l'incontro informativo e di sensibilizzazione sul diabete giovanile, nell'aula magna dell'Istituto tecnico tecnologico statale “A. Volta” di Perugia. Una vera e propria lezione di vita promossa dal Presidio del volontariato dell’AGD Umbria, per fare luce su una patologia che colpisce anche i giovani fin dall’età infantile. I ragazzi con il diabete possono condurre una vita normale e attiva come tutti i loro coetanei: possono fare sport, frequentare amici e pensare al loro futuro. Tutto ciò di cui hanno bisogno sono dosi giornalieri di insulina, una corretta alimentazione e attività fisica senza dimenticare il buon senso e la serenità di chi li circonda. All’incontro oltre al presidente dell’Associazione giovani diabetici dell’Umbria Enrico Piano che ha illustrato la patologia, Dino Iorio giovane tutor nei campi scuola e Lucia Medici infermiera dell’associazione, hanno partecipato la vicepresidente della Regione Umbria Carla Casciari, il vicepresidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi, la vicepreside dell’Istituto Paola Maurizi e Serena Colaianni del Cesvol. Nel corso dell’evento, creato ad hoc per gli studenti del Volta, le tante domande hanno mostrato l’interesse sul tema e la voglia di sapere. Il vicepresidente della Provincia ha invitato tutti i presenti a mettersi in gioco per trovare le risposte giuste e affrontare la situazione. “Cosa posso fare io? E' questa la domanda che tutti dovremmo porci – ha esordito Rossi rivolto alla platea – e non pensare che sarà qualcun altro ad attivarsi per risolvere il problema. Quando in classe o in altri contesti ci troviamo vicini a persone con patologie che non comportano rischi per gli altri, non bisogna aver paura, ma pretendere che esperti vengano a scuola per spiegare in cosa consiste la malattia per poi essere in grado di agire in caso di necessità. La conoscenza è l’unico strumento per arginare la discriminazione. Con il diabete – ha concluso Rossi – non solo si può convivere, ma si possono promuovere stili di vita sani”. Casciari ha definito l’incontro “una giornata di formazione e prevenzione, finalizzata a capire che una corretta alimentazione e un po’ di movimento fisico possono aiutare nel prevenire questa malattia”.
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