(Cittadino e Provincia) – Perugia 16 febbraio 2013 - “E’ stata discussa in consiglio provinciale – afferma in una nota il capogruppo dei socialisti riformisti in Provincia di Perugia - un’interrogazione del capogruppo Enrico Bastioli avente ad oggetto le norme relative ai cani da caccia e d’affezione. Il documento chiedeva di conoscere se la Provincia di Perugia si era attivata al fine di definire una norma complessiva chiara ed univoca che potesse dettare linee omogenee di applicazione delle leggi e dei regolamenti sul ricovero dei cani da caccia e di affezione su tutto il territorio regionale. A seguito della risposta dell’assessore competente che ha detto che il disegno di legge è tutt’ora al vaglio della commissione consiliare regionale competente, il capogruppo del psi ha dichiarato che presenterà al più presto un Ordine del Giorno urgente affinché in sede di commissione provinciale venga ascoltato il presidente di quella regionale per definire una volta per tutte i tempi per l’approvazione della legge e soprattutto capire come poter inserire le modifiche alla legge che già il consiglio provinciale aveva fatto proprie con precedenti deliberazioni. Ricordiamo infatti che con un precedente Ordine del Giorno approvato in consiglio provinciale si auspicava: - la riformulazione dell’Art. 10, comma 2, della Legge regionale del 19 luglio 1994, numero 19, prevedendo contestualmente la possibilità, anche per chi non sia titolare di impresa agricola (squadre di caccia, singoli amatori, tartufai ecc..) di costruire agevolmente, senza inutili proibizioni e intralci burocratici, adeguate strutture di ricovero per gli animali, attraverso lo strumento del permesso a costruire in deroga, preceduto dalla Conferenza dei servizi, ai sensi della Legge 241/90; - la modifica dell’Art. 21 del Regolamento regionale 3 novembre 2008, n° 9, sulle “Opere pertinenziali “, estendendo la superficie utile coperta massima consentita per i manufatti adibiti a ricovero di animali domestici o da compagnia da mq. 4,00 a mq. 8,00 per unita immobiliare”.
Gc13067.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 16 febbraio 2013 - “E’ stata discussa in consiglio provinciale – afferma in una nota il capogruppo dei socialisti riformisti in Provincia di Perugia - un’interrogazione del capogruppo Enrico Bastioli avente ad oggetto le norme relative ai cani da caccia e d’affezione. Il documento chiedeva di conoscere se la Provincia di Perugia si era attivata al fine di definire una norma complessiva chiara ed univoca che potesse dettare linee omogenee di applicazione delle leggi e dei regolamenti sul ricovero dei cani da caccia e di affezione su tutto il territorio regionale. A seguito della risposta dell’assessore competente che ha detto che il disegno di legge è tutt’ora al vaglio della commissione consiliare regionale competente, il capogruppo del psi ha dichiarato che presenterà al più presto un Ordine del Giorno urgente affinché in sede di commissione provinciale venga ascoltato il presidente di quella regionale per definire una volta per tutte i tempi per l’approvazione della legge e soprattutto capire come poter inserire le modifiche alla legge che già il consiglio provinciale aveva fatto proprie con precedenti deliberazioni. Ricordiamo infatti che con un precedente Ordine del Giorno approvato in consiglio provinciale si auspicava: - la riformulazione dell’Art. 10, comma 2, della Legge regionale del 19 luglio 1994, numero 19, prevedendo contestualmente la possibilità, anche per chi non sia titolare di impresa agricola (squadre di caccia, singoli amatori, tartufai ecc..) di costruire agevolmente, senza inutili proibizioni e intralci burocratici, adeguate strutture di ricovero per gli animali, attraverso lo strumento del permesso a costruire in deroga, preceduto dalla Conferenza dei servizi, ai sensi della Legge 241/90; - la modifica dell’Art. 21 del Regolamento regionale 3 novembre 2008, n° 9, sulle “Opere pertinenziali “, estendendo la superficie utile coperta massima consentita per i manufatti adibiti a ricovero di animali domestici o da compagnia da mq. 4,00 a mq. 8,00 per unita immobiliare”.
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