(Cittadino e Provincia) – Piegaro, 17 gennaio ’21 – A Pietrafitta e Castiglion Fosco approda la “Scuola senza zaino”.
Importanti novità attendono l’Infanzia e la Primaria delle due frazioni piegaresi.
Si tratta di una innovazione che mette in collegamento le scuole della Valnestore alle oltre trecento realtà italiane dove si sta già sperimentando una nuova metodologia didattica.
Il progetto “Scuola senza zaino” è nato a Lucca nel 2002 ed è basato sulla dimensione dell'ospitalità e sulla scuola come comunità di ricerca, dove viene favorita la responsabilità degli alunni e l'acquisizione delle competenze. La gestione della classe e la progettazione delle attività avvengono secondo il metodo dell'approccio globale al curricolo.
“La differenza – spiega il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di vallata Simone Casucci - non la fa solo la presenza o meno dello zaino, ma soprattutto una metodologia didattica che è il risultato di anni di studio e prende le mosse dalla pedagogia montessoriana”.
Il Modello di Scuola senza zaino mette l’accento sull’organizzazione dell’ambiente formativo, partendo dal presupposto che dall’allestimento del setting educativo dipendono sia il modello pedagogico-didattico che si intende proporre e adottare, sia il modello relazionale che sta alla base dei rapporti tra gli attori scolastici.
Questo metodo si fonda su tre valori: l'ospitalità, la responsabilità, la scuola come comunità di ricerca.
Nelle aule Senza Zaino si trova tutto ciò che occorre per affrontare una giornata scolastica: dai materiali comuni di cancelleria, ad arredi colorati e funzionali, a spazi adatti per accogliere sia il gruppo che la persona.
Nelle aule Senza Zaino le bambine e i bambini costruiscono, insieme ai propri insegnanti, le regole della convivenza: decidono insieme come muoversi all'interno dell'edificio e negli spazi dell'aula, come gestire i materiali comuni e individuali, come utilizzare gli strumenti didattici, come rapportarsi nel lavoro in coppia o nel piccolo gruppo.
Le classi Senza Zaino sono comunità di ricerca, luoghi dove si indaga e si esplora; dove il clima dominante è l'interesse, la curiosità, l'operosità.
Nei plessi di Pietrafitta e Castiglion Fosco la sperimentazione è già partita. Il percorso vede impegnati i docenti dei due plessi in una formazione-consulenza con i formatori della Rete scuole Senza Zaino. Un work in progress finalizzato alla realizzazione di un percorso educativo-didattico che prevede anche il coinvolgimento dell’intero territorio, delle amministrazioni locali, delle famiglie, dell’associazionismo, della comunità educante.
Piegaro22001.ET
(Cittadino e Provincia) – Piegaro, 17 gennaio ’21 – A Pietrafitta e Castiglion Fosco approda la “Scuola senza zaino”.
Importanti novità attendono l’Infanzia e la Primaria delle due frazioni piegaresi.
Si tratta di una innovazione che mette in collegamento le scuole della Valnestore alle oltre trecento realtà italiane dove si sta già sperimentando una nuova metodologia didattica.
Il progetto “Scuola senza zaino” è nato a Lucca nel 2002 ed è basato sulla dimensione dell'ospitalità e sulla scuola come comunità di ricerca, dove viene favorita la responsabilità degli alunni e l'acquisizione delle competenze. La gestione della classe e la progettazione delle attività avvengono secondo il metodo dell'approccio globale al curricolo.
“La differenza – spiega il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di vallata Simone Casucci - non la fa solo la presenza o meno dello zaino, ma soprattutto una metodologia didattica che è il risultato di anni di studio e prende le mosse dalla pedagogia montessoriana”.
Il Modello di Scuola senza zaino mette l’accento sull’organizzazione dell’ambiente formativo, partendo dal presupposto che dall’allestimento del setting educativo dipendono sia il modello pedagogico-didattico che si intende proporre e adottare, sia il modello relazionale che sta alla base dei rapporti tra gli attori scolastici.
Questo metodo si fonda su tre valori: l'ospitalità, la responsabilità, la scuola come comunità di ricerca.
Nelle aule Senza Zaino si trova tutto ciò che occorre per affrontare una giornata scolastica: dai materiali comuni di cancelleria, ad arredi colorati e funzionali, a spazi adatti per accogliere sia il gruppo che la persona.
Nelle aule Senza Zaino le bambine e i bambini costruiscono, insieme ai propri insegnanti, le regole della convivenza: decidono insieme come muoversi all'interno dell'edificio e negli spazi dell'aula, come gestire i materiali comuni e individuali, come utilizzare gli strumenti didattici, come rapportarsi nel lavoro in coppia o nel piccolo gruppo.
Le classi Senza Zaino sono comunità di ricerca, luoghi dove si indaga e si esplora; dove il clima dominante è l'interesse, la curiosità, l'operosità.
Nei plessi di Pietrafitta e Castiglion Fosco la sperimentazione è già partita. Il percorso vede impegnati i docenti dei due plessi in una formazione-consulenza con i formatori della Rete scuole Senza Zaino. Un work in progress finalizzato alla realizzazione di un percorso educativo-didattico che prevede anche il coinvolgimento dell’intero territorio, delle amministrazioni locali, delle famiglie, dell’associazionismo, della comunità educante.
Piegaro22001.ET