(Cittadino e Provincia) – Perugia, 9 agosto ‘22 – La Sagra della fojata e dell’attorta torna a Sellano, nel suo format originale, da giovedì 11 a domenica 14 agosto al villaggio della Protezione civile, in località Villamagina, per offrire ai turisti la possibilità di assaggiare alcune delle specialità tipiche della Valnerina.
Tra queste, appunto, anche le due torte della tradizione locale, la fojata salata e l’attorta dolce, le cui ricette si tramandano da tempi remoti di generazione in generazione. E come ogni sagra che si rispetti, ad accompagnare il ricco menù serale ci sarà anche tutta una serie di intrattenimenti che sono stati presentati martedì 9 agosto nel palazzo della Provincia di Perugia dal vicesindaco e dal vicepresidente della Proloco Marco Massimiani. Proprio quest’ultimo ha ricordato come la fojata e l’attorta siano “le due punte di diamante del nostro territorio, piatti che vogliamo far conoscere e apprezzare anche a chi viene da fuori regione e che, in effetti, ogni anno attraggono una moltitudine di turisti desiderosi di degustare i sapori di una volta”. Entrambi questi piatti, infatti, venivano preparati dalle massaie, soprattutto in occasione delle festività religiose, e tutt’ora vengono realizzati in molte famiglie della Valnerina e, ultimamente, anche in alcuni ristoranti di Sellano.
La fojata è una torta realizzata con una sfoglia di pasta sottilissima ripiena di verdure, erbe, formaggio e uova, mentre l’attorta è costituita sempre da una sfoglia sottilissima ma farcita con mele, uva passa, frutta secca e alchermes. Due specialità che negli ultimi anni hanno anche ottenuto la Denominazione comunale di origine (Deco) dal Comune di Sellano. Accanto a queste, gli stand gastronomici offriranno anche fettuccine e gnocchi al tartufo, al cinghiale e al castrato, agnello scottadito e lumache al sugo.
“Questo evento, giunto alla diciannovesima edizione – ha spiegato Massimiani –, è molto sentito dalla popolazione locale. Ma il suo punto di forza è quello di riuscire ad attirare turisti da tutto il Paese e a far conoscere così l’intera Valnerina. Grazie a queste sagre promuoviamo il nostro territorio”.
Sellano22001.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 9 agosto ‘22 – La Sagra della fojata e dell’attorta torna a Sellano, nel suo format originale, da giovedì 11 a domenica 14 agosto al villaggio della Protezione civile, in località Villamagina, per offrire ai turisti la possibilità di assaggiare alcune delle specialità tipiche della Valnerina.
Tra queste, appunto, anche le due torte della tradizione locale, la fojata salata e l’attorta dolce, le cui ricette si tramandano da tempi remoti di generazione in generazione. E come ogni sagra che si rispetti, ad accompagnare il ricco menù serale ci sarà anche tutta una serie di intrattenimenti che sono stati presentati martedì 9 agosto nel palazzo della Provincia di Perugia dal vicesindaco e dal vicepresidente della Proloco Marco Massimiani. Proprio quest’ultimo ha ricordato come la fojata e l’attorta siano “le due punte di diamante del nostro territorio, piatti che vogliamo far conoscere e apprezzare anche a chi viene da fuori regione e che, in effetti, ogni anno attraggono una moltitudine di turisti desiderosi di degustare i sapori di una volta”. Entrambi questi piatti, infatti, venivano preparati dalle massaie, soprattutto in occasione delle festività religiose, e tutt’ora vengono realizzati in molte famiglie della Valnerina e, ultimamente, anche in alcuni ristoranti di Sellano.
La fojata è una torta realizzata con una sfoglia di pasta sottilissima ripiena di verdure, erbe, formaggio e uova, mentre l’attorta è costituita sempre da una sfoglia sottilissima ma farcita con mele, uva passa, frutta secca e alchermes. Due specialità che negli ultimi anni hanno anche ottenuto la Denominazione comunale di origine (Deco) dal Comune di Sellano. Accanto a queste, gli stand gastronomici offriranno anche fettuccine e gnocchi al tartufo, al cinghiale e al castrato, agnello scottadito e lumache al sugo.
“Questo evento, giunto alla diciannovesima edizione – ha spiegato Massimiani –, è molto sentito dalla popolazione locale. Ma il suo punto di forza è quello di riuscire ad attirare turisti da tutto il Paese e a far conoscere così l’intera Valnerina. Grazie a queste sagre promuoviamo il nostro territorio”.
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