I garanti chiedono di tutelare la riservatezza degli utenti: prima regola la trasparenza
(Cittadino e Provincia – Perugia, 12 ottobre ’09) - Difendere sempre e comunque la privacy delle persone, anche all’interno delle reti di social network che non sono dunque da considerare un mondo a parte. È questa l’opinione contenuta in un parere adottato dal gruppo dei garanti europei per la privacy, di cui ci dà notizia il centro Europe Direct Perugia della Provincia di Perugia. I garanti chiedono che i gestori dei siti, anche con sede legale extra-europea, si attengano alle disposizioni della direttiva dell’UE sulla protezione dei dati, e hanno elaborato una serie di indicazioni volte a tutelare la riservatezza degli utenti di social network, con una attenzione particolare ai minori. Regola fondamentale è la trasparenza: chi si iscrive a questi siti deve sapere esattamente come verranno utilizzati i propri dati e deve fornire il proprio consenso informato riguardo all’accesso da parte di terzi alle informazioni contenute nel proprio profilo. In caso di cancellazione, poi, i garanti chiedono che tutti i dati inseriti nei profili-utente vengano rimossi, con la sola eccezione della conservazione, in casi specifici, per il contrasto di comportamenti illeciti. Altra questione problematica è il ruolo dei motori di ricerca: i garanti chiedono ai gestori di social network di applicare dei filtri in modo tale da impedire ai motori esterni di indicizzare le informazioni contenute nei profili, salvo diversa indicazione dell'utente stesso. Il parere del gruppo dei garanti contiene anche una esplicita richiesta in materia di esercizio dei propri diritti da parte degli utenti (accesso, rettifica, cancellazione): si chiede infatti la predisposizione di strumenti facili e immediati come, ad esempio, l’istituzione di un unico sportello reclami raggiungibile da tutti i paesi. Un capitolo a parte è dedicato ai minori: i garanti europei ricordano infatti l’obbligo di adottare particolari cautele in questo ambito, soprattutto per quanto riguarda la verifica del consenso fornito da soggetti minorenni e si auspicano l’attivazione di una strategia articolata in vari livelli e che comprenda l’educazione all’uso dello strumento, lo sviluppo di tecnologie di protezione, la promozione dell’autoregolamentazione da parte dei gestori di social network, l’adozione di interventi normativi per scoraggiare e sanzionale le eventuali violazioni di legge. Gli utenti del web 2.0 avranno dunque più diritti, ma anche dei doveri: l’attenzione dei garanti europei si è infatti rivolta anche verso le specifiche responsabilità che sono in capo agli utenti di social network, prima fra tutte quella di chiedere il consenso delle persone i cui dati siano fatti circolare, soprattutto se il numero di contatti e “amici” è particolarmente elevato.
Com09082.SDP
(Cittadino e Provincia – Perugia, 12 ottobre ’09) - Difendere sempre e comunque la privacy delle persone, anche all’interno delle reti di social network che non sono dunque da considerare un mondo a parte. È questa l’opinione contenuta in un parere adottato dal gruppo dei garanti europei per la privacy, di cui ci dà notizia il centro Europe Direct Perugia della Provincia di Perugia. I garanti chiedono che i gestori dei siti, anche con sede legale extra-europea, si attengano alle disposizioni della direttiva dell’UE sulla protezione dei dati, e hanno elaborato una serie di indicazioni volte a tutelare la riservatezza degli utenti di social network, con una attenzione particolare ai minori. Regola fondamentale è la trasparenza: chi si iscrive a questi siti deve sapere esattamente come verranno utilizzati i propri dati e deve fornire il proprio consenso informato riguardo all’accesso da parte di terzi alle informazioni contenute nel proprio profilo. In caso di cancellazione, poi, i garanti chiedono che tutti i dati inseriti nei profili-utente vengano rimossi, con la sola eccezione della conservazione, in casi specifici, per il contrasto di comportamenti illeciti. Altra questione problematica è il ruolo dei motori di ricerca: i garanti chiedono ai gestori di social network di applicare dei filtri in modo tale da impedire ai motori esterni di indicizzare le informazioni contenute nei profili, salvo diversa indicazione dell'utente stesso. Il parere del gruppo dei garanti contiene anche una esplicita richiesta in materia di esercizio dei propri diritti da parte degli utenti (accesso, rettifica, cancellazione): si chiede infatti la predisposizione di strumenti facili e immediati come, ad esempio, l’istituzione di un unico sportello reclami raggiungibile da tutti i paesi. Un capitolo a parte è dedicato ai minori: i garanti europei ricordano infatti l’obbligo di adottare particolari cautele in questo ambito, soprattutto per quanto riguarda la verifica del consenso fornito da soggetti minorenni e si auspicano l’attivazione di una strategia articolata in vari livelli e che comprenda l’educazione all’uso dello strumento, lo sviluppo di tecnologie di protezione, la promozione dell’autoregolamentazione da parte dei gestori di social network, l’adozione di interventi normativi per scoraggiare e sanzionale le eventuali violazioni di legge. Gli utenti del web 2.0 avranno dunque più diritti, ma anche dei doveri: l’attenzione dei garanti europei si è infatti rivolta anche verso le specifiche responsabilità che sono in capo agli utenti di social network, prima fra tutte quella di chiedere il consenso delle persone i cui dati siano fatti circolare, soprattutto se il numero di contatti e “amici” è particolarmente elevato.
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