L'apprezzamento del Presidente dell'ANM Luca Palamara per il progetto
(Cittadino e Provincia – Perugia, 11 febbraio ’12) - “Il coinvolgimento di molti comuni, ma soprattutto il confronto con i ragazzi costituiscono un momento fondamentale per l’affermazione del principio di legalità nel nostro paese”. Con queste precise parole, poste all’interno di una nota più ampia, il Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Luca Palamara, ha ben definito intenti e finalità del progetto “Lo Stato siamo noi. La legalità per il bene di tutti”. Questo passaggio, infatti, parte di una nota più ampia di apprezzamento per il progetto stesso, ne qualificano perfettamente intenti e finalità perché, proprio un coinvolgimento largo del territorio italiano e, al suo interno, soprattutto delle giovani generazioni, sul problema della difesa della legalità, erano e sono la meta da raggiungere. Un progetto, quello citato da Palamara, guidato dall’assessore alla cultura e alle politiche giovanili della Provincia di Perugia, Donatella Porzi, messo in campo nel 2010, proprio con l’intento di creare un processo di dialogo interculturale ed intergiovanile, connotato da un carattere tecnologico ed innovativo, quale l’utilizzo di quell’autentica piazza virtuale che possono essere i social network. Il progetto, che è fatto di più sollecitazioni, da conferenze, dibattiti, manifestazioni culturali a incontri con i protagonisti dell’antimafia, si avvale anche del supporto vitale delle opere di Gaetano Porcasi, pittore dell’antimafia le cui opere sono state esposte al Cerp della Rocca Paolina di Perugia e a Villa Fidelia di Spello e che, in una sorta di itinerario virtuoso dell’arte, hanno accompagnato anche gli incontri dell’assessore Porzi, in Sicilia, con numerose autorità locali. Incontri che sono poi stati la base di partenza per intese e protocolli pi ampi. Tra le tante manifestazioni svolte, poi, vanno ricordate ad esempio “Battiti di Legalità”, una settimana, in cui, tra gennaio e febbraio 2011, si è discusso appunto di legalità, presentando film di grande impatto, come “I cento passi”, senza però trascurare anche alcuni aspetti che andassero oltre il fenomeno mafia, quale i dibattiti sulla violenza negli stadi, la discriminazione razziale, o addirittura la tutela dell’ambiente, così attuale, così insidiata dalla illegalità. Ci piace ricordare, ancora, gli incontri con alcune personalità di grande rilievo, quali Ferdinando Imposimato, la sorella di del Giudice Borsellino, Rita, il presidente dell’associazione Peppino Impastato, Salvo Vitale, o, addirittura campioni dello sport come Fabrizio Ravanelli. Un dialogo dunque molto articolato sul problema della legalità, ancora aperto a nuovi sviluppi, se è vero come ha affermato il Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, nel presentare il progetto“ il rispetto della legalità non può essere demandato a puri strumenti repressivi, ma deve essere sollecitato da un permanente processo educativo”.
CL12010.CC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 11 febbraio ’12) - “Il coinvolgimento di molti comuni, ma soprattutto il confronto con i ragazzi costituiscono un momento fondamentale per l’affermazione del principio di legalità nel nostro paese”. Con queste precise parole, poste all’interno di una nota più ampia, il Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Luca Palamara, ha ben definito intenti e finalità del progetto “Lo Stato siamo noi. La legalità per il bene di tutti”. Questo passaggio, infatti, parte di una nota più ampia di apprezzamento per il progetto stesso, ne qualificano perfettamente intenti e finalità perché, proprio un coinvolgimento largo del territorio italiano e, al suo interno, soprattutto delle giovani generazioni, sul problema della difesa della legalità, erano e sono la meta da raggiungere. Un progetto, quello citato da Palamara, guidato dall’assessore alla cultura e alle politiche giovanili della Provincia di Perugia, Donatella Porzi, messo in campo nel 2010, proprio con l’intento di creare un processo di dialogo interculturale ed intergiovanile, connotato da un carattere tecnologico ed innovativo, quale l’utilizzo di quell’autentica piazza virtuale che possono essere i social network. Il progetto, che è fatto di più sollecitazioni, da conferenze, dibattiti, manifestazioni culturali a incontri con i protagonisti dell’antimafia, si avvale anche del supporto vitale delle opere di Gaetano Porcasi, pittore dell’antimafia le cui opere sono state esposte al Cerp della Rocca Paolina di Perugia e a Villa Fidelia di Spello e che, in una sorta di itinerario virtuoso dell’arte, hanno accompagnato anche gli incontri dell’assessore Porzi, in Sicilia, con numerose autorità locali. Incontri che sono poi stati la base di partenza per intese e protocolli pi ampi. Tra le tante manifestazioni svolte, poi, vanno ricordate ad esempio “Battiti di Legalità”, una settimana, in cui, tra gennaio e febbraio 2011, si è discusso appunto di legalità, presentando film di grande impatto, come “I cento passi”, senza però trascurare anche alcuni aspetti che andassero oltre il fenomeno mafia, quale i dibattiti sulla violenza negli stadi, la discriminazione razziale, o addirittura la tutela dell’ambiente, così attuale, così insidiata dalla illegalità. Ci piace ricordare, ancora, gli incontri con alcune personalità di grande rilievo, quali Ferdinando Imposimato, la sorella di del Giudice Borsellino, Rita, il presidente dell’associazione Peppino Impastato, Salvo Vitale, o, addirittura campioni dello sport come Fabrizio Ravanelli. Un dialogo dunque molto articolato sul problema della legalità, ancora aperto a nuovi sviluppi, se è vero come ha affermato il Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, nel presentare il progetto“ il rispetto della legalità non può essere demandato a puri strumenti repressivi, ma deve essere sollecitato da un permanente processo educativo”.
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