Guasticchi "Istituiremo tavolo permanente e intitoleremo sala a Falcone e Borsellino"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 26 agosto 2010) – ‘Provincia di Perugia cuore della controffensiva nei confronti della malavita organizzata’. Il capoluogo umbro sarà sede di un tavolo permanente per la prevenzione della malavita e la formazione di una cultura della legalità. Inoltre, presso il Palazzo della Provincia, sarà intitolata una sala, con molta probabilità quella della Partecipazione, ai giudici uccisi dalla mafia Falcone e Borsellino. Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa di presentazione del progetto “Lo Stato siamo noi – La legalità per il bene di tutti”, che per il presidente Marco Vinicio Guasticchi costituisce l’azione più importante fin qui messa in campo dall’Amministrazione provinciale, poiché rivolta ad aggredire il più grave dei problemi che attanagliano il Paese, l’illegalità diffusa. Una battaglia che non può essere condotta con iniziative isolate, ma attraverso azioni concordate e mirate. Il progetto “Lo Stato siamo noi” vede, a fianco della Provincia di Perugia, le Province di Palermo e Catania, e si attua nel quadro di una collaborazione con il Centro Studi Parlamento della Legalità. Nasce con l'intento di rapportare due realtà diverse che possono crescere scambiandosi opinioni ed esperienze sul tema della legalità. Vista la lontananza tra i due territori, il progetto intende creare un processo di dialogo interculturale ed intergiovanile connotato di carattere innovativo e tecnologico, attraverso l'utilizzazione dei nuovi canali del web. E’ convinzione dei promotori che l'educazione alla legalità non può essere il semplice risultato di una serie di regole e di proibizioni imposte autoritariamente, ma che la naturale predisposizione al rispetto delle leggi debba essere stimolata da un incessante lavoro educativo da iniziare fin da i primi anni della scuola di base. Per tale motivo il progetto si rivolge in primo luogo alle scuole, ma anche alle associazioni culturali e di categoria, alle cooperative sociali o a chiunque possa dare un contributo utile su questo terreno. Tutti settori dai quali, secondo le anticipazioni dell’assessore provinciale con delega alle Politiche Giovanili, Donatella Porzi, già stanno giungendo numerose adesioni e proposte concrete. “Il progetto sta suscitando notevole interesse – sono state le sue parole – e si stanno creando le premesse per la nascita di una grande rete per la difesa e la promozione di una cultura della legalità”. Cultura della legalità intesa come rispetto in senso generalizzato ed esteso a tutto e a tutti, come migliore qualità della vita, con un'attenzione all'ambiente, alla salute e al rispetto dell'altro, come garanzia di pace e dunque dello sviluppo sociale, culturale ed economico. A questo proposito sono stati individuati alcuni percorsi-guida quali lotta per la giustizia e la legalità, per liberare l'economia dai traffici illeciti, per il rispetto dei diritti dei lavoratori e della tutela sul lavoro, contro la disoccupazione ed il precariato, contro l'usura, ecc. “Non è un caso – ha spiegato Guasticchi – che una battaglia di tale natura parta dall’Umbria. La nostra non è una regione impermeabile ai problemi malavitosi: al contrario per le sue caratteristiche è un territorio molto appetibile per le organizzazioni criminali che scelgono di fare investimenti lontano dalle terre di origine”. Un plauso all’iniziativa è giunto anche dal direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate Gennaro Esposito per il quale la Provincia di Perugia ha avuto una grande intuizione a farsi promotrice di un problema dai contorni nazionali. Il prologo dell'intero progetto è rappresentato dalla mostra del pittore Gaetano Porcasi, autore delle opere che costituiscono il Museo della Legalità, collocato nella casa confiscata a Provenzano nel comune di Corleone. Quella di Porcasi è una pittura di denuncia che attraverso i colori fa rivivere fatti ed episodi che hanno segnato tragicamente la storia della Sicilia. Le sue opere saranno esposte in contemporanea al Cerp di Perugia (inaugurazione sabato 28 agosto alle ore 10,30), a Palermo e a Gela.
OI10387.ET
(Cittadino e Provincia – Perugia, 26 agosto 2010) – ‘Provincia di Perugia cuore della controffensiva nei confronti della malavita organizzata’. Il capoluogo umbro sarà sede di un tavolo permanente per la prevenzione della malavita e la formazione di una cultura della legalità. Inoltre, presso il Palazzo della Provincia, sarà intitolata una sala, con molta probabilità quella della Partecipazione, ai giudici uccisi dalla mafia Falcone e Borsellino. Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa di presentazione del progetto “Lo Stato siamo noi – La legalità per il bene di tutti”, che per il presidente Marco Vinicio Guasticchi costituisce l’azione più importante fin qui messa in campo dall’Amministrazione provinciale, poiché rivolta ad aggredire il più grave dei problemi che attanagliano il Paese, l’illegalità diffusa. Una battaglia che non può essere condotta con iniziative isolate, ma attraverso azioni concordate e mirate. Il progetto “Lo Stato siamo noi” vede, a fianco della Provincia di Perugia, le Province di Palermo e Catania, e si attua nel quadro di una collaborazione con il Centro Studi Parlamento della Legalità. Nasce con l'intento di rapportare due realtà diverse che possono crescere scambiandosi opinioni ed esperienze sul tema della legalità. Vista la lontananza tra i due territori, il progetto intende creare un processo di dialogo interculturale ed intergiovanile connotato di carattere innovativo e tecnologico, attraverso l'utilizzazione dei nuovi canali del web. E’ convinzione dei promotori che l'educazione alla legalità non può essere il semplice risultato di una serie di regole e di proibizioni imposte autoritariamente, ma che la naturale predisposizione al rispetto delle leggi debba essere stimolata da un incessante lavoro educativo da iniziare fin da i primi anni della scuola di base. Per tale motivo il progetto si rivolge in primo luogo alle scuole, ma anche alle associazioni culturali e di categoria, alle cooperative sociali o a chiunque possa dare un contributo utile su questo terreno. Tutti settori dai quali, secondo le anticipazioni dell’assessore provinciale con delega alle Politiche Giovanili, Donatella Porzi, già stanno giungendo numerose adesioni e proposte concrete. “Il progetto sta suscitando notevole interesse – sono state le sue parole – e si stanno creando le premesse per la nascita di una grande rete per la difesa e la promozione di una cultura della legalità”. Cultura della legalità intesa come rispetto in senso generalizzato ed esteso a tutto e a tutti, come migliore qualità della vita, con un'attenzione all'ambiente, alla salute e al rispetto dell'altro, come garanzia di pace e dunque dello sviluppo sociale, culturale ed economico. A questo proposito sono stati individuati alcuni percorsi-guida quali lotta per la giustizia e la legalità, per liberare l'economia dai traffici illeciti, per il rispetto dei diritti dei lavoratori e della tutela sul lavoro, contro la disoccupazione ed il precariato, contro l'usura, ecc. “Non è un caso – ha spiegato Guasticchi – che una battaglia di tale natura parta dall’Umbria. La nostra non è una regione impermeabile ai problemi malavitosi: al contrario per le sue caratteristiche è un territorio molto appetibile per le organizzazioni criminali che scelgono di fare investimenti lontano dalle terre di origine”. Un plauso all’iniziativa è giunto anche dal direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate Gennaro Esposito per il quale la Provincia di Perugia ha avuto una grande intuizione a farsi promotrice di un problema dai contorni nazionali. Il prologo dell'intero progetto è rappresentato dalla mostra del pittore Gaetano Porcasi, autore delle opere che costituiscono il Museo della Legalità, collocato nella casa confiscata a Provenzano nel comune di Corleone. Quella di Porcasi è una pittura di denuncia che attraverso i colori fa rivivere fatti ed episodi che hanno segnato tragicamente la storia della Sicilia. Le sue opere saranno esposte in contemporanea al Cerp di Perugia (inaugurazione sabato 28 agosto alle ore 10,30), a Palermo e a Gela.
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