Di oltre 115 milioni il volume delle gare gestite dalla Provincia nel 2022
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 27 settembre ‘23 – Il Consiglio provinciale di Perugia ha approvato lo schema di convenzione tra la Provincia e i Comuni/Enti del territorio per l’adesione alla Stazione Unica Appaltante dell’Ente.
Un passaggio che si è reso necessario a seguito dell’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti con il D.Lgs. 36/2023, e di particolare importanza in quanto, come sottolineato dalla presidente Stefania Proietti, riguarda uno dei settori in cui la Provincia esercita di più il ruolo di “Casa dei Comuni”.
Tra le principali novità introdotte dalla normativa, oltre allo snellimento delle procedure, anche l’obbligo per l’Ente appaltante di essere qualificato. A tal proposito il consigliere Francesco Zaccagni, delegato in materia, è intervenuto precisando che la Provincia ha ottenuto la massima qualificazione per l’affidamento di lavori, servizi e forniture. “Attualmente sono 30 i Comuni convenzionati con la nostra Stazione Unica Appaltante, sempre attiva e a disposizione di tutti”, ha reso noto il consigliere Zaccagni, che subito ha snocciolato all’assemblea numeri e dati rilevanti: “Nel 2022 il Servizio in totale ha svolto 114 procedure di gara, per un importo di oltre 115 milioni di euro. Nel dettaglio per gli Enti convenzionati sono state gestite 52 gare (35 per lavori e 17 per i servizi) per un importo appaltato di circa 62 milioni; mentre le procedure per l’Ente stesso sono state 62 (56 per lavori e 6 per servizi), per una cifra di quasi 54 milioni di euro. Un ruolo fondamentale, quello della Stazione Appaltante, visto che oggi più che mai la difficoltà per i Comuni non è tanto ottenere risorse, ma avere la capacità di concretizzarle in progetti e opere, in tempi stretti, in special modo per ciò che attiene ai fondi PNRR”.
Per quanto riguarda le spese di funzionamento del Servizio, la Convenzione non prevede costi per i Comuni fino a 5 mila abitanti. Soffermandosi, poi, sui criteri preferenziali per l’accoglimento delle richieste di svolgimento delle procedure di gara il consigliere ha detto che la priorità sarà data ai progetti del PNRR, al fine di non perdere le risorse, e ai Comuni non abilitati, che non possono procedere da soli.
La consigliera Catia Degli Esposti avrebbe auspicato un maggiore confronto relativo alla fissazione dei criteri. "Saremmo grati - ha detto - che il servizio svolto, anche con il PNRR, sia funzionale e funzionante per gli enti locali di minore dimensione che non hanno grandi possibilità in merito".
Oi23066.IC
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 27 settembre ‘23 – Il Consiglio provinciale di Perugia ha approvato lo schema di convenzione tra la Provincia e i Comuni/Enti del territorio per l’adesione alla Stazione Unica Appaltante dell’Ente.
Un passaggio che si è reso necessario a seguito dell’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti con il D.Lgs. 36/2023, e di particolare importanza in quanto, come sottolineato dalla presidente Stefania Proietti, riguarda uno dei settori in cui la Provincia esercita di più il ruolo di “Casa dei Comuni”.
Tra le principali novità introdotte dalla normativa, oltre allo snellimento delle procedure, anche l’obbligo per l’Ente appaltante di essere qualificato. A tal proposito il consigliere Francesco Zaccagni, delegato in materia, è intervenuto precisando che la Provincia ha ottenuto la massima qualificazione per l’affidamento di lavori, servizi e forniture. “Attualmente sono 30 i Comuni convenzionati con la nostra Stazione Unica Appaltante, sempre attiva e a disposizione di tutti”, ha reso noto il consigliere Zaccagni, che subito ha snocciolato all’assemblea numeri e dati rilevanti: “Nel 2022 il Servizio in totale ha svolto 114 procedure di gara, per un importo di oltre 115 milioni di euro. Nel dettaglio per gli Enti convenzionati sono state gestite 52 gare (35 per lavori e 17 per i servizi) per un importo appaltato di circa 62 milioni; mentre le procedure per l’Ente stesso sono state 62 (56 per lavori e 6 per servizi), per una cifra di quasi 54 milioni di euro. Un ruolo fondamentale, quello della Stazione Appaltante, visto che oggi più che mai la difficoltà per i Comuni non è tanto ottenere risorse, ma avere la capacità di concretizzarle in progetti e opere, in tempi stretti, in special modo per ciò che attiene ai fondi PNRR”.
Per quanto riguarda le spese di funzionamento del Servizio, la Convenzione non prevede costi per i Comuni fino a 5 mila abitanti. Soffermandosi, poi, sui criteri preferenziali per l’accoglimento delle richieste di svolgimento delle procedure di gara il consigliere ha detto che la priorità sarà data ai progetti del PNRR, al fine di non perdere le risorse, e ai Comuni non abilitati, che non possono procedere da soli.
La consigliera Catia Degli Esposti avrebbe auspicato un maggiore confronto relativo alla fissazione dei criteri. "Saremmo grati - ha detto - che il servizio svolto, anche con il PNRR, sia funzionale e funzionante per gli enti locali di minore dimensione che non hanno grandi possibilità in merito".
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