(Cittadino e Provincia) – Perugia, 28 gennaio 2014 - “Nella Giornata della Memoria, il Gruppo provinciale del PRC commemora le vittime della barbarie nazifascista , la peste nera che al mondo è costata milioni e milioni di vittime ( ebrei, slavi, europei, zingari ecc.. ) in guerre, persecuzioni, invasioni di Paesi liberi e sovrani in nome del “nuovo ordine europeo “, della lotta al “ bolscevismo “, del “drang nach osten” , la spinta verso est teorizzata da Hitler per asservire i popoli slavi e rapinare le risorse naturali dell’est europeo e dell’URSS – afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli –. Il monito “ mai più “ deve risuonare forte specie di questi tempi, in cui la crisi del capitalismo globale minaccia di portare alla ribalta fascismi vecchi e nuovi, ideologie razziste, xenofobe e suprematiste , che vanno combattute sempre e comunque, con l’arma della mobilitazione popolare, della vigilanza democratica e dell’impegno antifascista. Ipocrita sarebbe ricordare quel che avvenne ieri senza volgere lo sguardo ai fatti di oggi, confinando comodamente il fascismo nell’alveo del passato : il sistema economico imperante, squilibrato, disordinato, incentrato sulla rapina imperialista delle risorse del sud del mondo, sulla speculazione, sullo sfruttamento, sull’impoverimento delle più vaste masse, sull’estensione selvaggia del precariato, è e sarà sempre, se non superato, un incubatore di fascismo . Le pseudoriforme che in Italia stanno coartando il sistema democratico – rappresentativo , in barba alla Costituzione e ai suoi valori, sono, in questo senso, un segnale oltremodo allarmante di normalizzazione autoritaria del quadro politico, tesa a soffocare ogni voce di dissenso e di conflitto sociale . Di qui la necessità di un rinnovato impegno a difesa della Costituzione repubblicana e dei presidi di partecipazione democratica. Contro ogni revisionismo, inoltre, va ricordato il ruolo della gloriosa Armata Rossa, l’Esercito degli operai e dei contadini che sopportò il peso più grande nella lotta al nazifascismo, liberando l’URSS e metà Europa, abbattendo i cancelli di Auschwitz e di altri lager, aprendo al mondo, al prezzo di 20 milioni di morti, orizzonti di libertà , sovranità, progresso ed emancipazione mai visti prima” .
Gc14038.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 28 gennaio 2014 - “Nella Giornata della Memoria, il Gruppo provinciale del PRC commemora le vittime della barbarie nazifascista , la peste nera che al mondo è costata milioni e milioni di vittime ( ebrei, slavi, europei, zingari ecc.. ) in guerre, persecuzioni, invasioni di Paesi liberi e sovrani in nome del “nuovo ordine europeo “, della lotta al “ bolscevismo “, del “drang nach osten” , la spinta verso est teorizzata da Hitler per asservire i popoli slavi e rapinare le risorse naturali dell’est europeo e dell’URSS – afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli –. Il monito “ mai più “ deve risuonare forte specie di questi tempi, in cui la crisi del capitalismo globale minaccia di portare alla ribalta fascismi vecchi e nuovi, ideologie razziste, xenofobe e suprematiste , che vanno combattute sempre e comunque, con l’arma della mobilitazione popolare, della vigilanza democratica e dell’impegno antifascista. Ipocrita sarebbe ricordare quel che avvenne ieri senza volgere lo sguardo ai fatti di oggi, confinando comodamente il fascismo nell’alveo del passato : il sistema economico imperante, squilibrato, disordinato, incentrato sulla rapina imperialista delle risorse del sud del mondo, sulla speculazione, sullo sfruttamento, sull’impoverimento delle più vaste masse, sull’estensione selvaggia del precariato, è e sarà sempre, se non superato, un incubatore di fascismo . Le pseudoriforme che in Italia stanno coartando il sistema democratico – rappresentativo , in barba alla Costituzione e ai suoi valori, sono, in questo senso, un segnale oltremodo allarmante di normalizzazione autoritaria del quadro politico, tesa a soffocare ogni voce di dissenso e di conflitto sociale . Di qui la necessità di un rinnovato impegno a difesa della Costituzione repubblicana e dei presidi di partecipazione democratica. Contro ogni revisionismo, inoltre, va ricordato il ruolo della gloriosa Armata Rossa, l’Esercito degli operai e dei contadini che sopportò il peso più grande nella lotta al nazifascismo, liberando l’URSS e metà Europa, abbattendo i cancelli di Auschwitz e di altri lager, aprendo al mondo, al prezzo di 20 milioni di morti, orizzonti di libertà , sovranità, progresso ed emancipazione mai visti prima” .
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