Sarà un centro sportivo turistico aperto tutto l'anno
(Cittadino e Provincia) – Perugia 14 febbraio 2013 – “Rispetto alla realizzazione futura della E 78 –afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale - , per la quale mi sono sempre, nel mio piccolo, battuto anche come Consigliere delegato ai rapporti con i territori, partecipando a importanti riunioni a Roma con l’Assessore Provinciale alla viabilità, saluto con favore la nascita della Società pubblica di progetto formata dalle Regioni Umbria, Toscana e Marche, ma ribadisco che le risorse private e gli interessi dei privati non debbono entrare nella realizzazione di questo importantissimo, strategico corridoio europeo . Le risorse impiegate debbono essere interamente pubbliche, attinte da tutti i possibili capitoli nazionali ed europei di bilancio . Se così non fosse, avremmo le spese a carico del pubblico e i profitti nelle tasche dei privati, ottenuti per giunta tartassando i cittadini e le imprese con i pedaggi, in una fase non certo florida economicamente. Utilizzerei, per coloro i quali hanno pensato unicamente a questa soluzione, il famoso slogan –“ ti piace vincere facile ! “, dal momento che sarebbe semplice e finanche scontato garantire il successo della realizzazione della E 78 con i denari del pedaggio pagato dai cittadini. Se è vero come è vero che la E 78 è inserita da tempo nel quadro dei grandi corridoi europei , se è vero che rappresenta un pezzo di quel grande Ponte geoeconomico eurasiatico che da Barcellona si protende fino a Kiev attraverso Tirreno , Adriatico e Balcani, allora il progetto e la sua conseguente, doverosa realizzazione, non possono che tramutarsi in realtà con risorse interamente pubbliche, nazionali ed europee. Si lavori a questo obiettivo, si sondi ogni possibilità tramite uffici, rappresentanze diplomatiche, delegazioni in sede europea. Il pedaggio sarebbe un danno, un balzello col quale i cittadini riempirebbero solo e soltanto le tasche di grandi imprese interessate alla realizzazione dell’opera, le quali tra l’altro già godono di incentivi fiscali per questi tipi di intervento e quindi guadagnerebbero due volte sulla pelle dei cittadini e dei contribuenti. Su questo tema stimolerò una discussione in sede di Consiglio : l’organo di indirizzo e controllo non può restare a guardare rispetto a un tema fondamentale !”.
Gc13065.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 14 febbraio 2013 – “Rispetto alla realizzazione futura della E 78 –afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale - , per la quale mi sono sempre, nel mio piccolo, battuto anche come Consigliere delegato ai rapporti con i territori, partecipando a importanti riunioni a Roma con l’Assessore Provinciale alla viabilità, saluto con favore la nascita della Società pubblica di progetto formata dalle Regioni Umbria, Toscana e Marche, ma ribadisco che le risorse private e gli interessi dei privati non debbono entrare nella realizzazione di questo importantissimo, strategico corridoio europeo . Le risorse impiegate debbono essere interamente pubbliche, attinte da tutti i possibili capitoli nazionali ed europei di bilancio . Se così non fosse, avremmo le spese a carico del pubblico e i profitti nelle tasche dei privati, ottenuti per giunta tartassando i cittadini e le imprese con i pedaggi, in una fase non certo florida economicamente. Utilizzerei, per coloro i quali hanno pensato unicamente a questa soluzione, il famoso slogan –“ ti piace vincere facile ! “, dal momento che sarebbe semplice e finanche scontato garantire il successo della realizzazione della E 78 con i denari del pedaggio pagato dai cittadini. Se è vero come è vero che la E 78 è inserita da tempo nel quadro dei grandi corridoi europei , se è vero che rappresenta un pezzo di quel grande Ponte geoeconomico eurasiatico che da Barcellona si protende fino a Kiev attraverso Tirreno , Adriatico e Balcani, allora il progetto e la sua conseguente, doverosa realizzazione, non possono che tramutarsi in realtà con risorse interamente pubbliche, nazionali ed europee. Si lavori a questo obiettivo, si sondi ogni possibilità tramite uffici, rappresentanze diplomatiche, delegazioni in sede europea. Il pedaggio sarebbe un danno, un balzello col quale i cittadini riempirebbero solo e soltanto le tasche di grandi imprese interessate alla realizzazione dell’opera, le quali tra l’altro già godono di incentivi fiscali per questi tipi di intervento e quindi guadagnerebbero due volte sulla pelle dei cittadini e dei contribuenti. Su questo tema stimolerò una discussione in sede di Consiglio : l’organo di indirizzo e controllo non può restare a guardare rispetto a un tema fondamentale !”.
Gc13065.red