(Cittadino e Provincia) – Perugia, 23 luglio 2013 - “ Senza voler fare allarmismi inutili e dannosi – afferma in mozione il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - che i recenti eventi sismici avvenuti nella Regione Marche pongono con forza l’esigenza di arrivare in tempi rapidi ad un Piano nazionale di consolidamento antisismico degli edifici, a cominciare da scuole e ospedali. Di ciò si parla ormai da anni e che alle parole, tuttavia, non sono mai seguiti fatti concreti, secondo una prassi consolidata nel costume politico nazionale, quello degli annunci eclatanti. Le Province hanno compiuto, negli anni passati, ingenti sforzi per la messa in sicurezza di edifici ad uso pubblico, in particolar modo quelli ospitanti le scuole secondarie , ereditate dai Comuni in condizioni spesso ai limiti della fatiscenza. Questa politica ha dato i suoi frutti, ma va corroborata ulteriormente da risorse provenienti dal bilancio nazionale, per renderla più organica ed estesa a tutto il patrimonio edilizio nazionale, in ordine al quale periodicamente, in seguito al verificarsi di eventi infausti, emergono criticità e mancanze anche gravi nei criteri costruttivi. Nella fattispecie, in Italia vi sono 10.700.000 case a rischio sismico e che il 60 % degli edifici risale a prima del 1971, mentre il Presidente del Consiglio nazionale dei geologi Gian Vito Graziano, in una sua relazione, ha parlato di 27.920 edifici scolastici ricadenti in aree ad elevato rischio sismico, molti dei quali costruiti prima del 1974, anno dell’entrata in vigore delle prime organiche leggi antisismiche, mentre 500 ospedali su tutto il territorio nazionale non hanno i requisiti antisismici. Si pone ormai da più parti, in maniera forte, l’esigenza di estendere la validità dell’ecobonus con agevolazione al 65 % ( v. Decreto Legge 63 / 2013 ), previsto ora anche per i lavori di consolidamento antisismico degli immobili, ben oltre l’anno 2013, come indicato in recenti misure varate dal Parlamento , bensì almeno fino al 2020, con risorse adeguate e linee di indirizzo chiare e articolate nel tempo, come auspicato in questi giorni da un nutrito gruppo di parlamentari. L’estensione dell’ecobonus nel tempo garantirebbe, tra l’altro, secondo studi effettuati, un aumento del PIL dello 0,6 %, con l’accensione di un volano di 240 miliardi di euro e la creazione di 1,6 milioni di posti di lavoro su tutto il territorio nazionale”. il Gruppo provinciale del PRC chide quindi un impegno alla Giunta Provinciale a : “Chiedere al Parlamento e al Governo, assieme alla Regione , all’Anci, all’Uncem ed all’Upi, la formulazione di un Piano di consolidamento antisismico organico e strutturato a livello nazionale, partecipato dagli Enti locali, con il potenziamento del Fondo per la mitigazione del rischio sismico istituito nel 2009, fondo che ha stanziato, per 7 anni, solo 963 milioni di euro e a rivolgere, ai medesimi livelli istituzionali nazionali, la richiesta di rendere effettiva in tempi rapidi la formula dell’ecobonus per i consolidamenti antisismici, con agevolazione al 65 %, estendendola oltre l’anno 2013 , con il potenziamento, quindi, di quanto previsto dal Decreto Legge 63 / 2013, che a sua volta recepisce la direttiva 2010 / 31 / UE sulla prestazione energetica in edilizia” .
Gc13352.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 23 luglio 2013 - “ Senza voler fare allarmismi inutili e dannosi – afferma in mozione il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - che i recenti eventi sismici avvenuti nella Regione Marche pongono con forza l’esigenza di arrivare in tempi rapidi ad un Piano nazionale di consolidamento antisismico degli edifici, a cominciare da scuole e ospedali. Di ciò si parla ormai da anni e che alle parole, tuttavia, non sono mai seguiti fatti concreti, secondo una prassi consolidata nel costume politico nazionale, quello degli annunci eclatanti. Le Province hanno compiuto, negli anni passati, ingenti sforzi per la messa in sicurezza di edifici ad uso pubblico, in particolar modo quelli ospitanti le scuole secondarie , ereditate dai Comuni in condizioni spesso ai limiti della fatiscenza. Questa politica ha dato i suoi frutti, ma va corroborata ulteriormente da risorse provenienti dal bilancio nazionale, per renderla più organica ed estesa a tutto il patrimonio edilizio nazionale, in ordine al quale periodicamente, in seguito al verificarsi di eventi infausti, emergono criticità e mancanze anche gravi nei criteri costruttivi. Nella fattispecie, in Italia vi sono 10.700.000 case a rischio sismico e che il 60 % degli edifici risale a prima del 1971, mentre il Presidente del Consiglio nazionale dei geologi Gian Vito Graziano, in una sua relazione, ha parlato di 27.920 edifici scolastici ricadenti in aree ad elevato rischio sismico, molti dei quali costruiti prima del 1974, anno dell’entrata in vigore delle prime organiche leggi antisismiche, mentre 500 ospedali su tutto il territorio nazionale non hanno i requisiti antisismici. Si pone ormai da più parti, in maniera forte, l’esigenza di estendere la validità dell’ecobonus con agevolazione al 65 % ( v. Decreto Legge 63 / 2013 ), previsto ora anche per i lavori di consolidamento antisismico degli immobili, ben oltre l’anno 2013, come indicato in recenti misure varate dal Parlamento , bensì almeno fino al 2020, con risorse adeguate e linee di indirizzo chiare e articolate nel tempo, come auspicato in questi giorni da un nutrito gruppo di parlamentari. L’estensione dell’ecobonus nel tempo garantirebbe, tra l’altro, secondo studi effettuati, un aumento del PIL dello 0,6 %, con l’accensione di un volano di 240 miliardi di euro e la creazione di 1,6 milioni di posti di lavoro su tutto il territorio nazionale”. il Gruppo provinciale del PRC chide quindi un impegno alla Giunta Provinciale a : “Chiedere al Parlamento e al Governo, assieme alla Regione , all’Anci, all’Uncem ed all’Upi, la formulazione di un Piano di consolidamento antisismico organico e strutturato a livello nazionale, partecipato dagli Enti locali, con il potenziamento del Fondo per la mitigazione del rischio sismico istituito nel 2009, fondo che ha stanziato, per 7 anni, solo 963 milioni di euro e a rivolgere, ai medesimi livelli istituzionali nazionali, la richiesta di rendere effettiva in tempi rapidi la formula dell’ecobonus per i consolidamenti antisismici, con agevolazione al 65 %, estendendola oltre l’anno 2013 , con il potenziamento, quindi, di quanto previsto dal Decreto Legge 63 / 2013, che a sua volta recepisce la direttiva 2010 / 31 / UE sulla prestazione energetica in edilizia” .
Gc13352.red