(Cittadino e Provincia) – Todi, 9 maggio ‘24 - Una “stanza”, un luogo protetto realizzato all'interno delle Caserme dei Carabinieri e degli Uffici di Polizia per accogliere e ascoltare le donne, incoraggiarle a rivolgersi alle Forze dell'Ordine nei casi di violenza e abusi e sostenerle nel delicato momento della denuncia.
Da oggi anche la Compagnia dei Carabinieri di Todi ha questo spazio dove le vittime di violenza potranno sporgere denuncia. L’arredamento è pensato per rendere l’ambiente familiare, simile ad un soggiorno di casa più che un ufficio, dove le donne che potrebbero avere con sé anche figli minori potranno sentirsi protette ed ascoltate. Questa stanza è dotata anche di un avanzato sistema informatico che permette la registrazione video-audio degli interrogatori, garantendo la correttezza e l’integrità delle testimonianze raccolte.
Il taglio del nastro della “Stanza tutta per sé” è avvenuto nella mattinata odierna su iniziativa del Soroptimist International Club Perugia, accogliendo la richiesta del Comandante della Compagnia Carabinieri di Todi, Capitano Giovanni De Liso di realizzare questo ambiente che sarà al servizio del comprensorio di Todi e Marsciano.
Le finalità di questo progetto sono state illustrate da Gabriella Agnusdei, presidente del Soroptimist Club di Perugia affiancata dal Procuratore della Repubblica di Spoleto, Dr. Claudio Cicchella e il Comandante Provinciale dell’Arma di Perugia, Colonnello Sergio Molinari.
Anche la Provincia di Perugia, con la consigliera provinciale delegata alle Pari Opportunità era presente alla cerimonia insieme a numerose personalità politiche, civili e militari.
La Stanza di Todi è la seconda nel perugino, dopo quella presso la Questura di Perugia del 2019.
Per il suo allestimento sono stati utilizzati fondi ottenuti dalla vendita di grembiuli da cucina, confezionati dalle detenute della Casa Circondariale di Perugia, di complementi di arredo realizzati dalle stesse e di cinque xilografie sul tema degli olivi, donate da Maria Elisa Leboroni, artista e socia del Club.
Negli ultimi anni il progetto “Stanza tutta per sé è stato ampliato con "Una stanza tutta per sé, portatile": una valigetta con kit informatico audio-video per la verbalizzazione e registrazione delle denunce per i casi in cui risulti preferibile raccogliere la testimonianza in luogo diverso da quello istituzionale (per es. abitazione, pronto soccorso o altro ambiente in grado di supportare al meglio la vittima) al fine di raggiungere in ogni caso e in modo più immediato le vittime vulnerabili.
Todi24001.RB
(Cittadino e Provincia) – Todi, 9 maggio ‘24 - Una “stanza”, un luogo protetto realizzato all'interno delle Caserme dei Carabinieri e degli Uffici di Polizia per accogliere e ascoltare le donne, incoraggiarle a rivolgersi alle Forze dell'Ordine nei casi di violenza e abusi e sostenerle nel delicato momento della denuncia.
Da oggi anche la Compagnia dei Carabinieri di Todi ha questo spazio dove le vittime di violenza potranno sporgere denuncia. L’arredamento è pensato per rendere l’ambiente familiare, simile ad un soggiorno di casa più che un ufficio, dove le donne che potrebbero avere con sé anche figli minori potranno sentirsi protette ed ascoltate. Questa stanza è dotata anche di un avanzato sistema informatico che permette la registrazione video-audio degli interrogatori, garantendo la correttezza e l’integrità delle testimonianze raccolte.
Il taglio del nastro della “Stanza tutta per sé” è avvenuto nella mattinata odierna su iniziativa del Soroptimist International Club Perugia, accogliendo la richiesta del Comandante della Compagnia Carabinieri di Todi, Capitano Giovanni De Liso di realizzare questo ambiente che sarà al servizio del comprensorio di Todi e Marsciano.
Le finalità di questo progetto sono state illustrate da Gabriella Agnusdei, presidente del Soroptimist Club di Perugia affiancata dal Procuratore della Repubblica di Spoleto, Dr. Claudio Cicchella e il Comandante Provinciale dell’Arma di Perugia, Colonnello Sergio Molinari.
Anche la Provincia di Perugia, con la consigliera provinciale delegata alle Pari Opportunità era presente alla cerimonia insieme a numerose personalità politiche, civili e militari.
La Stanza di Todi è la seconda nel perugino, dopo quella presso la Questura di Perugia del 2019.
Per il suo allestimento sono stati utilizzati fondi ottenuti dalla vendita di grembiuli da cucina, confezionati dalle detenute della Casa Circondariale di Perugia, di complementi di arredo realizzati dalle stesse e di cinque xilografie sul tema degli olivi, donate da Maria Elisa Leboroni, artista e socia del Club.
Negli ultimi anni il progetto “Stanza tutta per sé è stato ampliato con "Una stanza tutta per sé, portatile": una valigetta con kit informatico audio-video per la verbalizzazione e registrazione delle denunce per i casi in cui risulti preferibile raccogliere la testimonianza in luogo diverso da quello istituzionale (per es. abitazione, pronto soccorso o altro ambiente in grado di supportare al meglio la vittima) al fine di raggiungere in ogni caso e in modo più immediato le vittime vulnerabili.
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