Nel suo percorso di visita e conoscenza del territorio del Trasimeno il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi ha fatto tappa nel comune di Magione dove ha incontrato la cooperativa di pescatori di San Feliciano e alcuni operatori turistici
(Cittadino e Provincia) – San Feliciano, 23 luglio ’09 – Per salvaguardare e ridare smalto al mestiere che più di altri identifica storicamente il Trasimeno, la pesca, la parola d’ordine sembra essere diversificazione. Lo ha ribadito il presidente della cooperativa “Alba del Trasimeno” Aurelio Cocchini, quando nei giorni scorsi, ha ricevuto in visita presso la sede di San Feliciano (Magione) il presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi. Una visita, quella di Guasticchi, inserita in un più ampio percorso conoscitivo del territorio lacustre, per incontrare le diverse realtà socio-economiche del luogo e toccare con mano le problematiche maggiormente avvertite. Con un 90% di addetti ai lavori (che in totale sono una cinquantina) già in pensione, l’attività ittica al Trasimeno, sulla quale da tempo le istituzioni umbre stanno investendo, soffre di un progressivo depauperamento di personale. Per rivitalizzare il settore, negli ultimi anni sono state fatte due scommesse, risultate vincenti: la trasformazione del prodotto (con il progetto pilota dell’affumicatura di tinca e anguilla) e l’introduzione della pescaturismo. Due novità che, come ricordato dallo stesso Cocchini, hanno incontrato il favore del mercato, come dimostrano anche i numerosi turisti che nella stagione estiva ogni giorno scelgono di fare l’esperienza sul lago di “Pescatori per un giorno”. Ma ciò non basta. Una nuova “frontiera” potrebbe ora essere rappresentata dalla lavorazione e commercializzazione a fini alimentari del carassio, presente in alti numeri al Trasimeno e tradizionalmente considerato una specie infestante. “In realtà – ha spiegato Cocchini – questo tipo di pesce, come attestato da studi dell’Università di Perugia, ha elevate qualità dietetico-nutrizionali dal momento che è a basso contenuto di colesterolo e ad alto contenuto di omega-3”. In sostanza, se opportunamente lavorato (con la sua carne già si ricavano filetti e si producono hamburger, bastoncini e crocchette), il carassio può diventare uno dei prodotti alimentari di punta nelle mense delle scuole, dei comuni e degli ospedali umbri. Secondo quanto riferito da Cocchini, nelle mense scolastiche del Trasimeno già si consumano questi prodotti: l’auspicio è che l’esempio sia seguito anche dalle altre mense della regione. Il presidente Guasticchi, nell’annunciare che presto visiterà anche l’altra cooperativa di pescatori presente al Trasimeno (Stella del Lago), ha concordato sulla necessità di trovare nuove formule per salvaguardare questa antica professione e per restituirle una capacità attrattiva sia dal punto di vista occupazionale che turistico. Nel corso del sopralluogo nel comune di Magione il presidente della Provincia ha avuto anche un primo confronto con gli operatori turistici non associati alle confederazioni di categoria che hanno esposto le proprie osservazioni e denunce di criticità relative alla stagione turistica in corso derivanti dal basso livello del lago. Il Presidente a tal proposito ha annunciato la convocazione di una riunione con i Comuni e la Comunità Montana per individuare soluzioni nel breve periodo. Sono inoltre stati illustrati i programmi di intervento in corso per la manutenzione spondale, sul reticolo idrografico di competenza provinciale e su quello minore, a cui gli operatori turistici attribuiscono grande importanza per i maggiori afflussi idrici al lago. Guasticchi ha infine assicurato l’impegno dell’Ente “nell’allestire un percorso tecnico-amministrativo che possa superare le osservate difficoltà derivanti dai ritardi nella messa a disposizione dei flussi finanziari occorrenti ed assicurare pertanto risorse certe in tempi certi”.
LAG09030.ET
(Cittadino e Provincia) – San Feliciano, 23 luglio ’09 – Per salvaguardare e ridare smalto al mestiere che più di altri identifica storicamente il Trasimeno, la pesca, la parola d’ordine sembra essere diversificazione. Lo ha ribadito il presidente della cooperativa “Alba del Trasimeno” Aurelio Cocchini, quando nei giorni scorsi, ha ricevuto in visita presso la sede di San Feliciano (Magione) il presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi. Una visita, quella di Guasticchi, inserita in un più ampio percorso conoscitivo del territorio lacustre, per incontrare le diverse realtà socio-economiche del luogo e toccare con mano le problematiche maggiormente avvertite. Con un 90% di addetti ai lavori (che in totale sono una cinquantina) già in pensione, l’attività ittica al Trasimeno, sulla quale da tempo le istituzioni umbre stanno investendo, soffre di un progressivo depauperamento di personale. Per rivitalizzare il settore, negli ultimi anni sono state fatte due scommesse, risultate vincenti: la trasformazione del prodotto (con il progetto pilota dell’affumicatura di tinca e anguilla) e l’introduzione della pescaturismo. Due novità che, come ricordato dallo stesso Cocchini, hanno incontrato il favore del mercato, come dimostrano anche i numerosi turisti che nella stagione estiva ogni giorno scelgono di fare l’esperienza sul lago di “Pescatori per un giorno”. Ma ciò non basta. Una nuova “frontiera” potrebbe ora essere rappresentata dalla lavorazione e commercializzazione a fini alimentari del carassio, presente in alti numeri al Trasimeno e tradizionalmente considerato una specie infestante. “In realtà – ha spiegato Cocchini – questo tipo di pesce, come attestato da studi dell’Università di Perugia, ha elevate qualità dietetico-nutrizionali dal momento che è a basso contenuto di colesterolo e ad alto contenuto di omega-3”. In sostanza, se opportunamente lavorato (con la sua carne già si ricavano filetti e si producono hamburger, bastoncini e crocchette), il carassio può diventare uno dei prodotti alimentari di punta nelle mense delle scuole, dei comuni e degli ospedali umbri. Secondo quanto riferito da Cocchini, nelle mense scolastiche del Trasimeno già si consumano questi prodotti: l’auspicio è che l’esempio sia seguito anche dalle altre mense della regione. Il presidente Guasticchi, nell’annunciare che presto visiterà anche l’altra cooperativa di pescatori presente al Trasimeno (Stella del Lago), ha concordato sulla necessità di trovare nuove formule per salvaguardare questa antica professione e per restituirle una capacità attrattiva sia dal punto di vista occupazionale che turistico. Nel corso del sopralluogo nel comune di Magione il presidente della Provincia ha avuto anche un primo confronto con gli operatori turistici non associati alle confederazioni di categoria che hanno esposto le proprie osservazioni e denunce di criticità relative alla stagione turistica in corso derivanti dal basso livello del lago. Il Presidente a tal proposito ha annunciato la convocazione di una riunione con i Comuni e la Comunità Montana per individuare soluzioni nel breve periodo. Sono inoltre stati illustrati i programmi di intervento in corso per la manutenzione spondale, sul reticolo idrografico di competenza provinciale e su quello minore, a cui gli operatori turistici attribuiscono grande importanza per i maggiori afflussi idrici al lago. Guasticchi ha infine assicurato l’impegno dell’Ente “nell’allestire un percorso tecnico-amministrativo che possa superare le osservate difficoltà derivanti dai ritardi nella messa a disposizione dei flussi finanziari occorrenti ed assicurare pertanto risorse certe in tempi certi”.
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