(Cittadino e Provincia) – Perugia, 30 agosto 2013 - “Ribadisco il punto di vista del Gruppo provinciale del PRC sull’aumento delle tariffe di biglietti e abbonamenti del trasporto pubblico urbano ed extraurbano – afferma in una interrogazione il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - Lo faccio una volta di più, con l’immutabile coerenza che sempre mi ha contraddistinto, vista l’eco che tali provvedimenti, presi o in via di licenziamento, stanno avendo nei vari territori e che chiamano in causa chi la politica la fa, specie chi ogni giorno la fa e la vive a contatto coi cittadini e non sopra le loro teste e dai cittadini riceve sollecitazioni, proposte, critiche . Reputo profondamente sbagliato andare a ritoccare le tariffe di biglietti e abbonamenti dopo che per cinque anni, in considerazione della funzione sociale del trasporto pubblico, esse, anche grazie all’azione del PRC e mia personale, erano rimaste ferme, con in più l’aumento dell’offerta del servizio in molti territori . Ritengo che su questi aspetti si debba pronunciare il Consiglio provinciale, e non con Mozioni e Ordini del Giorno, ma su delibere specifiche, visto che queste investono la vita quotidiana di tante persone . Il processo di razionalizzazione, col quale si sono tolte alcune linee caratterizzate da bassa presenza di utenza, mi ha visto costruttivamente impegnato e consenziente, specie rispetto ad alcune situazioni non difendibili che rappresentavano una palla al piede per le esigenze di rafforzamento del trasporto pubblico dove questo più serve . In presenza di tariffe costanti, tale processo era giusto e condivisibile. Ora che le tariffe, come sembra, aumenteranno, mi pare ci siano diverse decisioni da rivedere. Se per il trasporto urbano, dove la competenza è dei Comuni, si è trovato un equilibrio accettabile, allungando il tempo di validità dei titoli di viaggio in presenza di tariffe maggiorate, per il trasporto extraurbano le prospettive mi paiono diverse : a mio giudizio occorre evitare ogni aumento almeno degli abbonamenti, in particolare quelli scolastici, specie per quei territori che sono più penalizzati dall’assenza di agevoli vie di comunicazione. Discutere di aumenti legati all’Istat o meno mi pare sterile : i cittadini che pagheranno biglietti e abbonamenti più di prima, non faranno di queste distinzioni ! Anzi, noteranno come i messaggi venuti dalla Provincia circa un non aumento dei titoli di viaggio siano stati disattesi dai fatti, dal momento che si era detto che mai gli abbonamenti sarebbero stati ritoccati . Gli abbonamenti vengono sottoscritti, com’è logico, da chi il trasporto pubblico lo usa con frequenza, cioè a soggetti che in questa fase, invece di essere penalizzati, dovrebbero essere premiati . E’ bene che si sappia che, per quanto mi riguarda, non partecipo a tali scelte e, se non sarà dato modo al Consiglio provinciale di esprimersi in merito, tornerò a chiedere :
- L’abbattimento dei compensi dei dirigenti di Umbriamobilità . E’ immorale che questi rimangano al riparo da ogni razionalizzazione, mentre gli utenti vedono piovere aumenti sulle loro teste;
- Una lotta all’evasione del pagamento dei titoli di viaggio, facendo presidiare gli autobus, come avveniva un tempo, da controllori in servizi permanente, utilizzando il personale in sovrannumero degli uffici ;
- Il ripristino di alcune corse dirette, come quelle che collegano, ad esempio, l’Ospedale Santa Maria della Misericordia ( Silvestrini ) ad alcuni territori, oltretutto penalizzati da isolamento e assenza di rapidi collegamenti alternativi .
Non si può certo aumentare le tariffe e ridurre i servizi : tutto deve essere bilanciato , come è stato fatto nei mesi di maggio e giugno, con un lavoro certosino e scrupoloso dell’Assessore Della Vecchia e della sua struttura . Da lì si deve ripartire, Gli utenti non possono pagare la crisi di un’azienda non da loro dipesa, o perlomeno non possono essere gli unici a farlo, mentre altri si godono paghe da nababbi e gli stipendi di autisti e personale dipendente sono in forse ogni mese.
Gc13412.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 30 agosto 2013 - “Ribadisco il punto di vista del Gruppo provinciale del PRC sull’aumento delle tariffe di biglietti e abbonamenti del trasporto pubblico urbano ed extraurbano – afferma in una interrogazione il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - Lo faccio una volta di più, con l’immutabile coerenza che sempre mi ha contraddistinto, vista l’eco che tali provvedimenti, presi o in via di licenziamento, stanno avendo nei vari territori e che chiamano in causa chi la politica la fa, specie chi ogni giorno la fa e la vive a contatto coi cittadini e non sopra le loro teste e dai cittadini riceve sollecitazioni, proposte, critiche . Reputo profondamente sbagliato andare a ritoccare le tariffe di biglietti e abbonamenti dopo che per cinque anni, in considerazione della funzione sociale del trasporto pubblico, esse, anche grazie all’azione del PRC e mia personale, erano rimaste ferme, con in più l’aumento dell’offerta del servizio in molti territori . Ritengo che su questi aspetti si debba pronunciare il Consiglio provinciale, e non con Mozioni e Ordini del Giorno, ma su delibere specifiche, visto che queste investono la vita quotidiana di tante persone . Il processo di razionalizzazione, col quale si sono tolte alcune linee caratterizzate da bassa presenza di utenza, mi ha visto costruttivamente impegnato e consenziente, specie rispetto ad alcune situazioni non difendibili che rappresentavano una palla al piede per le esigenze di rafforzamento del trasporto pubblico dove questo più serve . In presenza di tariffe costanti, tale processo era giusto e condivisibile. Ora che le tariffe, come sembra, aumenteranno, mi pare ci siano diverse decisioni da rivedere. Se per il trasporto urbano, dove la competenza è dei Comuni, si è trovato un equilibrio accettabile, allungando il tempo di validità dei titoli di viaggio in presenza di tariffe maggiorate, per il trasporto extraurbano le prospettive mi paiono diverse : a mio giudizio occorre evitare ogni aumento almeno degli abbonamenti, in particolare quelli scolastici, specie per quei territori che sono più penalizzati dall’assenza di agevoli vie di comunicazione. Discutere di aumenti legati all’Istat o meno mi pare sterile : i cittadini che pagheranno biglietti e abbonamenti più di prima, non faranno di queste distinzioni ! Anzi, noteranno come i messaggi venuti dalla Provincia circa un non aumento dei titoli di viaggio siano stati disattesi dai fatti, dal momento che si era detto che mai gli abbonamenti sarebbero stati ritoccati . Gli abbonamenti vengono sottoscritti, com’è logico, da chi il trasporto pubblico lo usa con frequenza, cioè a soggetti che in questa fase, invece di essere penalizzati, dovrebbero essere premiati . E’ bene che si sappia che, per quanto mi riguarda, non partecipo a tali scelte e, se non sarà dato modo al Consiglio provinciale di esprimersi in merito, tornerò a chiedere :
- L’abbattimento dei compensi dei dirigenti di Umbriamobilità . E’ immorale che questi rimangano al riparo da ogni razionalizzazione, mentre gli utenti vedono piovere aumenti sulle loro teste;
- Una lotta all’evasione del pagamento dei titoli di viaggio, facendo presidiare gli autobus, come avveniva un tempo, da controllori in servizi permanente, utilizzando il personale in sovrannumero degli uffici ;
- Il ripristino di alcune corse dirette, come quelle che collegano, ad esempio, l’Ospedale Santa Maria della Misericordia ( Silvestrini ) ad alcuni territori, oltretutto penalizzati da isolamento e assenza di rapidi collegamenti alternativi .
Non si può certo aumentare le tariffe e ridurre i servizi : tutto deve essere bilanciato , come è stato fatto nei mesi di maggio e giugno, con un lavoro certosino e scrupoloso dell’Assessore Della Vecchia e della sua struttura . Da lì si deve ripartire, Gli utenti non possono pagare la crisi di un’azienda non da loro dipesa, o perlomeno non possono essere gli unici a farlo, mentre altri si godono paghe da nababbi e gli stipendi di autisti e personale dipendente sono in forse ogni mese.
Gc13412.red