(Cittadino e Provincia) – Perugia 11 marzo 2013 – “Giudico grave l’atteggiamento tenuto dal vertice di “ Umbriamobilità “ sulla partita della omogeneizzazione delle retribuzioni dei dipendenti – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - confluiti , al momento della fondazione dell’azienda unica, da varie aziende del trasporto pubblico locale. Il principio “ a parità di lavoro, parità di salario “ sembra essere per i vertici dell’azienda un concetto sconosciuto . Si rifiuta ogni negoziato ragionevole, da parte della dirigenza, proponendo contropartite inaccettabili su orari e retribuzioni in cambio della tanto agognata “ omogeneizzazione “ ! Intanto, quella stessa dirigenza, eccezion fatta per i membri del Consiglio di Amministrazione i cui compensi sono stati decurtati per effetto dei provvedimenti presi dal Governo Monti, continua a percepire compensi stratosferici, persino insultanti in un momento di così acuta crisi. Finchè perdurerà questa situazione di intollerabili privilegi, nessuno sarà moralmente legittimato a chiedere ai lavoratori di “ Umbriamobilità “ alcun sacrificio. L’omogeneizzazione deve partire subito, magari con tappe progressive, ma deve essere un obiettivo da portare a casa quanto prima e senza contropartite da chiedere al personale di “ Umbriamobilità”, men che meno ai conducenti ! Resta un mistero davvero grande capire come si possano chiedere, da parte della dirigenza, il blocco degli straordinari, riposi forzati e simili misure, quando l’azienda già è sotto organico per quanto riguarda il personale conducente. La politica fino ad ora ha fatto bene il suo lavoro, monitorando la situazione in continuo, intraprendendo i passi necessari per fornire ossigeno finanziario all’Azienda pur con alcune contraddizioni, evitando tra l’altro a “ Umbriamobilità “ il destino di altre aziende del trasporto pubblico del territorio nazionale , fallite o in procinto di esserlo. Ora si deve richiamare il management dell’Azienda alle sue responsabilità e gli Enti soci, a partire dalla Provincia, hanno il diritto / dovere di farlo . I lavoratori debbono avere quanto spetta loro e fino all’ultimo euro ! I privilegi e compensi eccessivi dei dirigenti, non più giustificabili in alcun modo, vanno drasticamente decurtati , assieme all’avvio rapido di una razionalizzazione non più rinviabile della rete del trasporto locale, senza penalizzazione per gli utenti né dal punto di vista tariffario né da quello del livello complessivo dei servizi offerti”.
Gc13097.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 11 marzo 2013 – “Giudico grave l’atteggiamento tenuto dal vertice di “ Umbriamobilità “ sulla partita della omogeneizzazione delle retribuzioni dei dipendenti – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - confluiti , al momento della fondazione dell’azienda unica, da varie aziende del trasporto pubblico locale. Il principio “ a parità di lavoro, parità di salario “ sembra essere per i vertici dell’azienda un concetto sconosciuto . Si rifiuta ogni negoziato ragionevole, da parte della dirigenza, proponendo contropartite inaccettabili su orari e retribuzioni in cambio della tanto agognata “ omogeneizzazione “ ! Intanto, quella stessa dirigenza, eccezion fatta per i membri del Consiglio di Amministrazione i cui compensi sono stati decurtati per effetto dei provvedimenti presi dal Governo Monti, continua a percepire compensi stratosferici, persino insultanti in un momento di così acuta crisi. Finchè perdurerà questa situazione di intollerabili privilegi, nessuno sarà moralmente legittimato a chiedere ai lavoratori di “ Umbriamobilità “ alcun sacrificio. L’omogeneizzazione deve partire subito, magari con tappe progressive, ma deve essere un obiettivo da portare a casa quanto prima e senza contropartite da chiedere al personale di “ Umbriamobilità”, men che meno ai conducenti ! Resta un mistero davvero grande capire come si possano chiedere, da parte della dirigenza, il blocco degli straordinari, riposi forzati e simili misure, quando l’azienda già è sotto organico per quanto riguarda il personale conducente. La politica fino ad ora ha fatto bene il suo lavoro, monitorando la situazione in continuo, intraprendendo i passi necessari per fornire ossigeno finanziario all’Azienda pur con alcune contraddizioni, evitando tra l’altro a “ Umbriamobilità “ il destino di altre aziende del trasporto pubblico del territorio nazionale , fallite o in procinto di esserlo. Ora si deve richiamare il management dell’Azienda alle sue responsabilità e gli Enti soci, a partire dalla Provincia, hanno il diritto / dovere di farlo . I lavoratori debbono avere quanto spetta loro e fino all’ultimo euro ! I privilegi e compensi eccessivi dei dirigenti, non più giustificabili in alcun modo, vanno drasticamente decurtati , assieme all’avvio rapido di una razionalizzazione non più rinviabile della rete del trasporto locale, senza penalizzazione per gli utenti né dal punto di vista tariffario né da quello del livello complessivo dei servizi offerti”.
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