Porzi: "Il cammino della legalità passa anche attraverso il messaggio pubblicitario"
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 4 marzo 2014 - “La vicenda di “ Umbriamobilità “, nella positiva conclusione per quanto concerne gli accordi sindacali e il destino dell’assetto proprietario, così come emerso negli ultimi giorni, non può far abbassare però la guardia in ordine ad alcuni aspetti non di poco conto – afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli –. Il Gruppo provinciale del PRC ( ne fanno fede incontestabile atti e interventi pubblici , che sono a disposizione di chiunque li voglia vedere ) si è sempre battuto per la puntuale corresponsione di stipendi e quattordicesima ai dipendenti, anche nel bel mezzo della crisi più forte per l’azienda, quella dell’estate – autunno 2012, quando grazie al prestito ponte della Provincia di Perugia “ Umbriamobilità “ potè evitare la sorte di tantissime aziende italiane del trasporto pubblico, da nord a sud, ossia il fallimento, con i libri in Tribunale. Allo stesso modo, il Gruppo provinciale del PRC ha sempre sottolineato l’esigenza assoluta di dare una seria sforbiciata agli stipendi del personale dirigente e di ridurre il peso dell’evasione del pagamento dei titoli di viaggio , tassa che pesa in maniera rilevante sui bilanci dell’azienda . Su questo fronte si sono raggiunti risultati importanti : il Cda di oggi costa molto meno rispetto a quello di prima, anche in virtù di una scelta precisa degli Enti concedenti , ben oltre i parametri fissati dalla “ spending review “ . Egualmente, grazie a maggiori controlli, è stato ridotto della metà il fenomeno dei “portoghesi”. Tutto ciò, però, al di là della legittima soddisfazione, non può far adottare toni trionfalistici : da parte del Governo nazionale non vi è l’intenzione di rimuovere il principale elemento di difficoltà per le aziende del trasporto pubblico locale, ossia il taglio drastico di fondi a beneficio del trasporto pubblico locale . E’ questo elemento, assieme all’insolvenza del sistema romano, che ha determinato la forte crisi di “ Umbriamobilità “. Nel 2013, il 41 % delle aziende del settore aveva i conti in rosso, contro il 32 % del 2009, un dato che si accompagna a fallimenti in massa, qui in Umbria evitati solo grazie al forte impegno istituzionale . Dati che si commentano da soli . Su questo fronte è ora di aprire una vertenza a livello nazionale, visto il disinteresse che le forze parlamentari, tutte senza distinzione, sembrano riservare a tale aspetto . Assieme a questo, il Gruppo provinciale del PRC respinge nella maniera più netta le prese di posizione dei livelli dirigenziali su orari di lavoro e tariffe : le garanzie per i lavoratori, che in questi anni hanno sopportato e sopportano sacrifici considerevoli, vanno ribadite, come da intesa sottoscritta, senza null’altro aggiungere . Sono i maxistipendi, piuttosto, che vanno rivisti e la pianta organica che deve essere rivisitata, sfoltendo uffici e apparati burocratici dove possibile . Assieme a questo, i titoli di viaggio non vanno aumentati : gli utenti non sono responsabili della crisi dell’azienda e già hanno sopportato aumenti nel mese di settembre scorso, rispetto ai quali il Gruppo provinciale del PRC ha presentato in Provincia interrogazioni e proposte. Si è detto che tali aumenti erano transitori e comunque legati alla ridefinizione del sistema tariffario complessivo . Si riducano allora le corse che viaggiano vuote, già sfoltite di molto col positivo processo di razionalizzazione dell’estate 2013 e si vada allora al biglietto unico regionale, potenziando l’intermodalità e premiando lavoratori , studenti e fasce deboli . Ogni euro recuperato dalla lotta all’evasione deve tradursi in miglioramenti del servizio e in riduzioni mirate delle tariffe. Guai dimenticare che il trasporto pubblico locale non è solo un’ attività economica ma è , prima di tutto, un servizio sociale, in cui il profitto deve essere subordinato alla soddisfazione dell’utenza e alla salvaguardia dei diritti all’accesso al servizio medesimo” .
Gc14088.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 4 marzo 2014 - “La vicenda di “ Umbriamobilità “, nella positiva conclusione per quanto concerne gli accordi sindacali e il destino dell’assetto proprietario, così come emerso negli ultimi giorni, non può far abbassare però la guardia in ordine ad alcuni aspetti non di poco conto – afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli –. Il Gruppo provinciale del PRC ( ne fanno fede incontestabile atti e interventi pubblici , che sono a disposizione di chiunque li voglia vedere ) si è sempre battuto per la puntuale corresponsione di stipendi e quattordicesima ai dipendenti, anche nel bel mezzo della crisi più forte per l’azienda, quella dell’estate – autunno 2012, quando grazie al prestito ponte della Provincia di Perugia “ Umbriamobilità “ potè evitare la sorte di tantissime aziende italiane del trasporto pubblico, da nord a sud, ossia il fallimento, con i libri in Tribunale. Allo stesso modo, il Gruppo provinciale del PRC ha sempre sottolineato l’esigenza assoluta di dare una seria sforbiciata agli stipendi del personale dirigente e di ridurre il peso dell’evasione del pagamento dei titoli di viaggio , tassa che pesa in maniera rilevante sui bilanci dell’azienda . Su questo fronte si sono raggiunti risultati importanti : il Cda di oggi costa molto meno rispetto a quello di prima, anche in virtù di una scelta precisa degli Enti concedenti , ben oltre i parametri fissati dalla “ spending review “ . Egualmente, grazie a maggiori controlli, è stato ridotto della metà il fenomeno dei “portoghesi”. Tutto ciò, però, al di là della legittima soddisfazione, non può far adottare toni trionfalistici : da parte del Governo nazionale non vi è l’intenzione di rimuovere il principale elemento di difficoltà per le aziende del trasporto pubblico locale, ossia il taglio drastico di fondi a beneficio del trasporto pubblico locale . E’ questo elemento, assieme all’insolvenza del sistema romano, che ha determinato la forte crisi di “ Umbriamobilità “. Nel 2013, il 41 % delle aziende del settore aveva i conti in rosso, contro il 32 % del 2009, un dato che si accompagna a fallimenti in massa, qui in Umbria evitati solo grazie al forte impegno istituzionale . Dati che si commentano da soli . Su questo fronte è ora di aprire una vertenza a livello nazionale, visto il disinteresse che le forze parlamentari, tutte senza distinzione, sembrano riservare a tale aspetto . Assieme a questo, il Gruppo provinciale del PRC respinge nella maniera più netta le prese di posizione dei livelli dirigenziali su orari di lavoro e tariffe : le garanzie per i lavoratori, che in questi anni hanno sopportato e sopportano sacrifici considerevoli, vanno ribadite, come da intesa sottoscritta, senza null’altro aggiungere . Sono i maxistipendi, piuttosto, che vanno rivisti e la pianta organica che deve essere rivisitata, sfoltendo uffici e apparati burocratici dove possibile . Assieme a questo, i titoli di viaggio non vanno aumentati : gli utenti non sono responsabili della crisi dell’azienda e già hanno sopportato aumenti nel mese di settembre scorso, rispetto ai quali il Gruppo provinciale del PRC ha presentato in Provincia interrogazioni e proposte. Si è detto che tali aumenti erano transitori e comunque legati alla ridefinizione del sistema tariffario complessivo . Si riducano allora le corse che viaggiano vuote, già sfoltite di molto col positivo processo di razionalizzazione dell’estate 2013 e si vada allora al biglietto unico regionale, potenziando l’intermodalità e premiando lavoratori , studenti e fasce deboli . Ogni euro recuperato dalla lotta all’evasione deve tradursi in miglioramenti del servizio e in riduzioni mirate delle tariffe. Guai dimenticare che il trasporto pubblico locale non è solo un’ attività economica ma è , prima di tutto, un servizio sociale, in cui il profitto deve essere subordinato alla soddisfazione dell’utenza e alla salvaguardia dei diritti all’accesso al servizio medesimo” .
Gc14088.red