(Cittadino e Provincia) Perugia 2 febbraio ’12 – I dati lasciano poco spazio all’immaginazione e la fotografia del trasporto merci nella provincia attraverso l’analisi dell’Albo dei Trasporti di competenza della Provincia di Perugia, fa capire bene come la crisi economica generale si abbatta pesantemente su settore trasporto su gomma. Oggi in una conferenza stampa convocata dall'Assessore provinciale alla mobilità e ai trasporti Luciano Della Vecchia, alla quale hanno partecipato le associazioni di categoria CNA (Pasquale Trottolini), Cinfindustria (Giacomo Buini) e Confartigianato (Marco Barberini) e i dirigenti Provinciali, sono stati presentati i seguenti dati: ditte iscritte dal 01/01/2005 al 31/12/2011 472, ditte cancellate dal 01/01/2005 al 31/12/2011 1086. Totale ditte attive al 31/12/2005 2.214. Ditte iscritte dal 01/01/2010 al 31/12/2010 65, ditte cancellate dal 01/01/2010 al 31/12/2010 136, ditte iscritte dal 01/01/2011 al 31/12/2011è di 46. Totale ditte attive al 31/12/2010 1761. “Il decremento da 2.214 a 1.761 ditte iscritte all’albo dei trasporti dal 2005 al 2011, fa capire bene – ha affermato Della Vecchia - quanto a causa della crisi economica, il settore del piccolo trasporto abbia avuto una notevole flessine in diminuzione. Quello che serve in questo settore è una pianificazione dell’Italia mediana e una maggiore attività consortile. Piccolo nei trasporti non è uguale a bello, perché spesso il piccolo autotrasportatore lavora molto e guadagna poco. Serve una legge speciale sulla logistica dei trasporti che riqualifichi e riorganizzi le imprese che lavorano nei trasporti. Molte imprese di autotrasporto, si trovano a dover competere sul mercato attuale in condizioni negative di concorrenza ricorrendo a delle offerte ai limiti della copertura dei costi in continuo aumento, soprattutto sul fronte dei carburanti e delle manutenzioni. Il completamento delle infrastrutture viarie come la Perugia-Ancona e l'ammodernamento e la messa in sicurezza delle esistenti, così come il completamento delle piastre logistiche già programmate, sono essenziali per restituire al settore locale del trasporto merci una possibilità di restare sul mercato e di intercettare nuove traiettorie di sviluppo. Tali interventi costituiscono la base per rilanciare una programmazione intermodale che, abbattendo costi e tempi di percorrenza, guardi alle direttrici internazionali e mediterranee del traffico delle merci, in un contesto di integrazione logistica tra trasporto su gomma, su rotaia e via mare. Quanto detto va realizzato in forte sinergia con le altre Istituzioni e le forze economiche e sociali, senza con ciò eludere la riapertura di un confronto con il governo che porti a una rivisitazione delle politiche e dei provvedimenti fin qui adottati che appaiono fortemente penalizzanti per operatori già provati dalla crisi strutturale dell'economia”. In chiusura ad intervenire sono state le associazioni di categoria che hanno ringraziato Della vecchia e la Provincia per aver centrato alla perfezione quali sono i problemi del settore trasporti “La Provincia di Perugia potrebbe avere un ruolo di coordinamento e di proposta per cercare di rilanciare il settore del piccolo trasporto in Umbria. Occorrono misure di sostegno vere che tengano conto delle esigenze degli autotrasportatori, come per esempio aumentare il livello professionale e di informazione degli stessi”.
tra12004.DB
(Cittadino e Provincia) Perugia 2 febbraio ’12 – I dati lasciano poco spazio all’immaginazione e la fotografia del trasporto merci nella provincia attraverso l’analisi dell’Albo dei Trasporti di competenza della Provincia di Perugia, fa capire bene come la crisi economica generale si abbatta pesantemente su settore trasporto su gomma. Oggi in una conferenza stampa convocata dall'Assessore provinciale alla mobilità e ai trasporti Luciano Della Vecchia, alla quale hanno partecipato le associazioni di categoria CNA (Pasquale Trottolini), Cinfindustria (Giacomo Buini) e Confartigianato (Marco Barberini) e i dirigenti Provinciali, sono stati presentati i seguenti dati: ditte iscritte dal 01/01/2005 al 31/12/2011 472, ditte cancellate dal 01/01/2005 al 31/12/2011 1086. Totale ditte attive al 31/12/2005 2.214. Ditte iscritte dal 01/01/2010 al 31/12/2010 65, ditte cancellate dal 01/01/2010 al 31/12/2010 136, ditte iscritte dal 01/01/2011 al 31/12/2011è di 46. Totale ditte attive al 31/12/2010 1761. “Il decremento da 2.214 a 1.761 ditte iscritte all’albo dei trasporti dal 2005 al 2011, fa capire bene – ha affermato Della Vecchia - quanto a causa della crisi economica, il settore del piccolo trasporto abbia avuto una notevole flessine in diminuzione. Quello che serve in questo settore è una pianificazione dell’Italia mediana e una maggiore attività consortile. Piccolo nei trasporti non è uguale a bello, perché spesso il piccolo autotrasportatore lavora molto e guadagna poco. Serve una legge speciale sulla logistica dei trasporti che riqualifichi e riorganizzi le imprese che lavorano nei trasporti. Molte imprese di autotrasporto, si trovano a dover competere sul mercato attuale in condizioni negative di concorrenza ricorrendo a delle offerte ai limiti della copertura dei costi in continuo aumento, soprattutto sul fronte dei carburanti e delle manutenzioni. Il completamento delle infrastrutture viarie come la Perugia-Ancona e l'ammodernamento e la messa in sicurezza delle esistenti, così come il completamento delle piastre logistiche già programmate, sono essenziali per restituire al settore locale del trasporto merci una possibilità di restare sul mercato e di intercettare nuove traiettorie di sviluppo. Tali interventi costituiscono la base per rilanciare una programmazione intermodale che, abbattendo costi e tempi di percorrenza, guardi alle direttrici internazionali e mediterranee del traffico delle merci, in un contesto di integrazione logistica tra trasporto su gomma, su rotaia e via mare. Quanto detto va realizzato in forte sinergia con le altre Istituzioni e le forze economiche e sociali, senza con ciò eludere la riapertura di un confronto con il governo che porti a una rivisitazione delle politiche e dei provvedimenti fin qui adottati che appaiono fortemente penalizzanti per operatori già provati dalla crisi strutturale dell'economia”. In chiusura ad intervenire sono state le associazioni di categoria che hanno ringraziato Della vecchia e la Provincia per aver centrato alla perfezione quali sono i problemi del settore trasporti “La Provincia di Perugia potrebbe avere un ruolo di coordinamento e di proposta per cercare di rilanciare il settore del piccolo trasporto in Umbria. Occorrono misure di sostegno vere che tengano conto delle esigenze degli autotrasportatori, come per esempio aumentare il livello professionale e di informazione degli stessi”.
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